Merate: PM 10 superati i 35 giorni oltre il limite di 50 mµ/mc. Città ''fuorilegge'' rispetto alla legislazione italiana e europea

In due soli mesi Merate ha superato il limite dei 35 giorni concessi dall'Unione Europea agli Stati membri, di superamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili nell'atmosfera. Esattamente nei primi 59 giorni del 2017 la media si è assestata a 64,85 mµ/mc con un totale di 37 superamenti. Merate, dunque, è formalmente fuori legge rispetto ai trattati europei e alla legislazione italiana, in materia di contenimento dell'inquinamento atmosferico. E, come noto, l'Amministrazione in carica ha già spiegato che non attuerà alcun provvedimento limitandosi a pubblicare sul sito del comune una sorta di decalogo rivolto ai cittadini per un uso misurato delle auto, del riscaldamento e così via. La situazione statistica ha visto punte anche drammaticamente elevate con il record di 210 mµ/mc di media giornaliera registrato il 31 gennaio. L'andamento di febbraio è stato appena migliore con 16 superamenti su 28 giorni e una media di 61,97 mµ/mc contro la media di gennaio di 67,46 mµ/mc. Le punte massime si sono registrate l'1 e 2 del mese con, valori rispettivamente pari a 186 e 111. E' seguita poi una settimana di tregua grazie alla pioggia e al vento e poi di nuovo su fino a toccare una media giornaliera di 90. Va aggiunto che la normativa prevede che la media annua di PM 10 non superi i 40 mµ/mc. Le principali città italiane a partire da Milano hanno introdotto una serie di limitazioni al fine di tentare di contrastare questo inquinamento che, secondo l'Agenzia Europea per l'Ambiente, nel 2013 ha provocato nell'area UE 467mila morti premature.
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