Smog: aria irrespirabile in Lombardia. Milano da oggi è fuori legge, superati 35 giorni di sforamento
DEI LIVELLI DI PM10 CONSENTITI DALLA LEGGE
Cremona e Brescia a quota 11 giorni consecutivi. A Bergamo
ieri registrata la qualità dell'aria peggiore in Lombardia
Legambiente: "Game Over. Regione Lombardia se ci sei batti un colpo per vincere l'inquinamento!"
L'aria in Lombardia continua ad essere irrespirabile. Ieri anche Milano ha consumato la franchigia annuale dei 35 giorni ammessi dalla legge per il superamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10. Da oggi il capoluogo lombardo è fuori legge, così come Cremona, che registra il 42esimo giorno di sforamento da inizio anno. Nell'ultima settimana a Milano non è passato giorno senza che almeno una centralina Arpa registrasse valori sopra i limiti e a Brescia e Cremona sono addirittura 11 i giorni consecutivi di aria malsana. Una situazione che mette in evidenza come, non solo non esistano misure strutturali per combattere lo smog, ma che anche il Protocollo Aria si sia dimostrato fallimentare.
La Commissione Europea ha avviato la seconda fase della procedura di infrazione contro l'Italia e altri Paesi Europei rispetto all'eccesso di biossido di azoto anche per l'area padana dovuto, in particolare, alla mobilità soprattutto legata ai motori diesel. Il Governo italiano ha tempo due mesi per dichiarare quali azioni metterà in campo per non essere multata e censurata nuovamente.
"Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che, nonostante le continue sollecitazioni, Regione Lombardia si è dimostrata incapace di agire in maniera risolutiva sulla questione inquinamento dell'aria - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Torniamo ancora a chiedere la convocazione urgente di un Tavolo Aria che coinvolga tutti i Comuni dell'area critica per la definizione di nuove e più stringenti misure strutturali, che non si fermino al mero intervento d'emergenza. L'area padana è salita sul banco degli imputati attraverso l'apertura di una procedura d'infrazione per quanto riguarda il biossido di azoto. Ma ancora una volta la Regione non ha bloccato i diesel, che rappresentano la fonte principale di emissione, come invece previsto da una delle misure contenute nel Piano Aria. Lo smog non si ferma ai confini territoriali: solo l'azione unitaria può contrastare una situazione che rischia di diventare drammatica per la salute dei cittadini".
La situazione è ancora più allarmante se si considera l'impatto che ha l'inquinamento atmosferico in termini di patologie cardiovascolari, malattie dell'apparato respiratorio, tumori ai polmoni e sclerosi. Come dimostrano i dati dello studio condotto nel 2012 dall'Università degli studi di Milano, con ogni aumento di 10 microgrammi di Pm10, si registra una crescita della mortalità dello 0,25% su base nazionale e dello 0,30% in Lombardia, con un conseguente aggravio per il sistema sanitario nazionale.