Ablazioni cardiache all'ospedale ''Mandic'': integrazione con l’Elettrofisiologia del Manzoni

Il primario di Merate Stefano Maggiolini
Proficua, e sempre più attiva, la collaborazione tra gli specialisti lecchesi e meratesi dell'Elettrofisiologia, la branca della Cardiologia che si occupa del trattamento interventistico delle aritmie cardiache, quelle alterazioni del ritmo cardiaco che possono modificare il normale funzionamento del cuore.

"In questi ultimi anni - spiega Stefano Maggiolini, Primario della Cardiologia dell'Ospedale Mandic di Merate - con i colleghi di Lecco abbiamo deciso di discutere insieme i casi dei pazienti più complessi dei nostri Ospedali e di effettuare alcune procedure diagnostiche o interventistiche con la presenza di personale di entrambe le équipe". "Lo scopo - continua il cardiologo meratese - è quello di assicurare, ai pazienti della nostra ASST, una qualità professionale di alto livello con il contributo, là dove servono, delle eccellenze. Non solo: la fortificazione della collaborazione delle due équipe ci permette di garantire anche ai pazienti del meratese un servizio ed una professionalità sempre migliore, in questo particolare ambito della Cardiologia". Un particolare interesse è presto alle aritmie sopra ventricolari che sono comuni nella popolazione generale e sono spesso causa di accessi al Pronto Soccorso. Tali aritmie non sempre si associano a cardiopatie strutturali ed interessano soggetti di tutte le età. Spesso la presentazione clinica è di carattere improvviso ed il trattamento può essere effettuato efficacemente nella fase acuta con manovre vagali, farmaci per via endovenosa, stimolazione endoesofagea o mediante cardioversione elettrica. Un trattamento alternativo e potenzialmente definitivo rispetto alla terapia farmacologica, che nella prevenzione delle recidive può avere un'efficacia solo parziale e può causare effetti collaterali, è l'ablazione transcatetere mediante radiofrequenza: "questa procedura, - chiarisce Maggiolini - , eseguita dagli specialisti dell'ASST con una elevata percentuale di successo ed un basso rischio di complicanze, viene consigliata generalmente quando si evidenziano recidive frequenti dell'aritmia nonostante una terapia farmacologica o nel caso in cui la recidiva dell'aritmia provoca sintomi rilevanti". "Collaborando attivamente per fornire agli utenti del meratese il miglior trattamento possibile, anche presso la nostra Cardiologia abbiamo iniziato a trattare pazienti con queste problematiche con la metodica di ablazione transcatetere" illustra il Primario di Largo Mandic. Dalla fine dello scorso anno, infatti, sono stati avviati ad ablazione presso la Cardiologia di Merate quattro pazienti trattati con successo e si prevede di continuare questo programma con una seduta mensile di ablazione a cui parteciperà Antonio Pani, responsabile del laboratorio di elettrofisiologia del Manzoni. "Aumentare la capacità di intervento presso la Cardiologia meratese è un fattore determinante che consente di vedere nell'Ospedale Mandic un Presidio in grado di affrontare situazioni complesse permettendogli di raccogliere una casistica sempre più ampia per prestazioni che possono essere effettuate nel Dipartimento Cardiovascolare dell'ASST. Tutti noi ci crediamo e mi permetto di ringraziare Stefano Savonitto, Primario della Cardiologia del Manzoni, e Amando Gamba, Primario della Cardiochirurgia di Via dell'Eremo, sempre disponibili ad una integrazione e collaborazione che consente di dare ai pazienti del meratese un servizio ed una professionalità ancora migliori all'interno della struttura dove abitualmente si riferiscono per tutte le altre problematiche cardiologiche" puntualizza Stefano Maggiolini.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.