Merate: un lungo corteo con fiaccole e tricolore apre la festa per i 95 anni della sezione alpini di Lecco
Sono incominciati da piazza degli Eroi a Merate i festeggiamenti per il 95esimo anniversario dalla fondazione della Sezione Alpini di Lecco. Insieme, venerdì 20 gennaio, gli alpini di tutto il territorio Lecchese hanno onorato con una serie di celebrazioni e momenti solenni anche il 74esimo anniversario della Battaglia di Nikolajewka, combattuta in Russia il 26 gennaio del 1943, lo scontro al fronte tra lo schieramento italo-tedesco-ungherese e l'Armata Rossa che viene ricordato come uno dei momenti più drammatici per la storia alpina, nel quale persero la vita o vennero imprigionate migliaia di Penne Nere.
L'adunata alpina si è riunita, alle 20, di fronte al Municipio di Merate, illuminato dal tricolore italiano. Le diverse Sezioni Alpine accorse per le celebrazioni (oltre a quelle del Lecchese, hanno partecipato anche da Bergamo e Monza), si sono schierate in posizione al grido di "attenti" lanciato dal direttore cerimoniere di Lecco Mauro Farina, preparandosi all'alza bandiera e all'Inno di Mameli.
VIDEO - L'alzabandiera e il corteo
Gli Alpini hanno poi sfilato per le vie del centro storico meratese, arrivando intorno alle 20.45 alla chiesa di Sant'Ambrogio a Merate. Don Luigi Peraboni ha celebrato una messa in onore di tutte le Penne Nere italiane, ricordando a più riprese la figura di Don Carlo Gnocchi (cappellano militare degli Alpini durante la Seconda Guerra Mondiale). Il prevosto, durante la cerimonia, ha poi benedetto il nuovo Vessillo della Sezione Alpini di Lecco.
Presenti al fianco degli alpini le maggiori cariche civili e militari del territorio: il vicesindaco di Merate Massimiliano Vivenzio e la maggior parte dei sindaci del Meratese, il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano, il comandante Roberto De Paoli e il maresciallo Capo Edonio Pecoraro dei Carabinieri di Merate, una rappresentanza della Guardia di Finanza, oltre alle cariche alpine con il presidente della Sezione di Lecco Marco Magni, il vicepresidente dell'Associazione Nazionale Giorgio Sonzogni e il capogruppo di Merate Claudio Ripamonti. Alcuni di loro sono intervenuti durante la Messa celebrando l'importanza del "corpo".
"Credo che la parola doverosa sia quella del grazie - ha detto il vicesindaco Vivenzio - Noi amministratori della società civile condividiamo con gli Alpini gli stessi valori sui quali si fonda la Nazione, sui quali si basa il vostro coraggio, la solidarietà e lo spirito di servizio dei quali voi, oggi, siete i portavoce in tempo di pace, ma anche testimoni di chi, con sacrificio, ha trasmesso gli stessi valori in tempo di guerra".
VIDEO - L'intervento delle autorità
Il presidente della Provincia Flavio Polano ha detto agli Alpini che sono "di esempio per tutta la Nazione, ma soprattutto una testimonianza importante per le giovani generazioni, che hanno bisogno di imparare da voi i valori della solidarietà, del sacrificio e dell'altruismo".
Marco Magni dopo aver ringraziato gli Alpini di Merate per aver ospitato in paese le prime celebrazioni per l'anniversario della fondazione del gruppo lecchese, ha ricordato "la forza, la concretezza e l'umiltà di quei ragazzi caduti sui campi di battaglia e che in quel momento particolare hanno lottato con le intemperie della Russia, dove molti di loro hanno lasciato la vita. Come anche il prevosto don Luigi ha ricordato più volte, quei ragazzi sono stati accompagnati nella loro tragedia, ma anche nella felicità, da Don Gnocchi il quale diceva degli Alpini 'Quando li guardavo negli occhi vedevo volto di Cristo".
VIDEO - La benedizione del vessillo e la preghiera dell'alpino
"Patria" è invece il termine che secondo Giorgio Sonzoni, vicepresidente dell'ANA, "da troppo tempo è andato in disuso, ma l'Associazione Nazionale Alpini ha sempre mantenuto ed espresso con la propria attività. Abbiamo sempre parlato di Patria - ha aggiunto Sonzoni - perché sta a significare, oltre che la terra dei nostri padri, il luogo in cui tutti i cittadini italiani sono nati e vivono, e dove hanno il diritto universale alla libertà perché i nostri 'vecchi' lo hanno conquistato, in passato, per noi".
VIDEO - Il concerto del Coro Stelutis
Le celebrazioni, di quel che è solo l'inizio di un anno all'insegna della celebrazione Alpina, specialmente nel territorio di Lecco, che festeggia un compleanno molto importante, si sono poi concluse con l'esibizione del Coro Alpino Stelius di Brivio.
L'adunata alpina si è riunita, alle 20, di fronte al Municipio di Merate, illuminato dal tricolore italiano. Le diverse Sezioni Alpine accorse per le celebrazioni (oltre a quelle del Lecchese, hanno partecipato anche da Bergamo e Monza), si sono schierate in posizione al grido di "attenti" lanciato dal direttore cerimoniere di Lecco Mauro Farina, preparandosi all'alza bandiera e all'Inno di Mameli.
VIDEO - L'alzabandiera e il corteo
Gli Alpini hanno poi sfilato per le vie del centro storico meratese, arrivando intorno alle 20.45 alla chiesa di Sant'Ambrogio a Merate. Don Luigi Peraboni ha celebrato una messa in onore di tutte le Penne Nere italiane, ricordando a più riprese la figura di Don Carlo Gnocchi (cappellano militare degli Alpini durante la Seconda Guerra Mondiale). Il prevosto, durante la cerimonia, ha poi benedetto il nuovo Vessillo della Sezione Alpini di Lecco.
Presenti al fianco degli alpini le maggiori cariche civili e militari del territorio: il vicesindaco di Merate Massimiliano Vivenzio e la maggior parte dei sindaci del Meratese, il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano, il comandante Roberto De Paoli e il maresciallo Capo Edonio Pecoraro dei Carabinieri di Merate, una rappresentanza della Guardia di Finanza, oltre alle cariche alpine con il presidente della Sezione di Lecco Marco Magni, il vicepresidente dell'Associazione Nazionale Giorgio Sonzogni e il capogruppo di Merate Claudio Ripamonti. Alcuni di loro sono intervenuti durante la Messa celebrando l'importanza del "corpo".
"Credo che la parola doverosa sia quella del grazie - ha detto il vicesindaco Vivenzio - Noi amministratori della società civile condividiamo con gli Alpini gli stessi valori sui quali si fonda la Nazione, sui quali si basa il vostro coraggio, la solidarietà e lo spirito di servizio dei quali voi, oggi, siete i portavoce in tempo di pace, ma anche testimoni di chi, con sacrificio, ha trasmesso gli stessi valori in tempo di guerra".
VIDEO - L'intervento delle autorità
Il presidente della Provincia Flavio Polano ha detto agli Alpini che sono "di esempio per tutta la Nazione, ma soprattutto una testimonianza importante per le giovani generazioni, che hanno bisogno di imparare da voi i valori della solidarietà, del sacrificio e dell'altruismo".
Marco Magni dopo aver ringraziato gli Alpini di Merate per aver ospitato in paese le prime celebrazioni per l'anniversario della fondazione del gruppo lecchese, ha ricordato "la forza, la concretezza e l'umiltà di quei ragazzi caduti sui campi di battaglia e che in quel momento particolare hanno lottato con le intemperie della Russia, dove molti di loro hanno lasciato la vita. Come anche il prevosto don Luigi ha ricordato più volte, quei ragazzi sono stati accompagnati nella loro tragedia, ma anche nella felicità, da Don Gnocchi il quale diceva degli Alpini 'Quando li guardavo negli occhi vedevo volto di Cristo".
VIDEO - La benedizione del vessillo e la preghiera dell'alpino
"Patria" è invece il termine che secondo Giorgio Sonzoni, vicepresidente dell'ANA, "da troppo tempo è andato in disuso, ma l'Associazione Nazionale Alpini ha sempre mantenuto ed espresso con la propria attività. Abbiamo sempre parlato di Patria - ha aggiunto Sonzoni - perché sta a significare, oltre che la terra dei nostri padri, il luogo in cui tutti i cittadini italiani sono nati e vivono, e dove hanno il diritto universale alla libertà perché i nostri 'vecchi' lo hanno conquistato, in passato, per noi".
VIDEO - Il concerto del Coro Stelutis
Le celebrazioni, di quel che è solo l'inizio di un anno all'insegna della celebrazione Alpina, specialmente nel territorio di Lecco, che festeggia un compleanno molto importante, si sono poi concluse con l'esibizione del Coro Alpino Stelius di Brivio.
A.S.