Sala: l’assessore Gallera spera che la riforma sanitaria cambi la situazione ma non c’è un’azione che vada in questo senso

Il Pronto Soccorso dell'ospedale di Merate in questi giorni ha subito una pressione da parte dell'utenza.

E' vero che anche altri ospedali sono stati oggetto di una richiesta di interventi notevoli.

E' vero che ci sono state molte festività ravvicinate che non hanno permesso l'accesso ai medici di base.

E' vero che c'è stato il gelo e cento altre difficoltà.

E' altrettanto vero, però, che la Regione ha effettuato in questi anni una politica di centralizzazione verso gli ospedali, trascurando il territorio. Anche, dopo la legge 23/2015, tutto è rimasto immobile, non si è passati alla sua applicazione. Inoltre ha effettuato una stretta micidiale sull'assunzione del personale. Nulla di concreto sul fronte del coinvolgimento dei medici di base.

Sono sconcertato quando leggo le dichiarazioni dell'Assessorato Regionale che spera nella riforma per cambiare lo stato di fatto, però non c'è un gesto, una azione, anche sperimentale, che contribuisca a trasformare la speranza in realtà.

Cerco di fare discorsi concreti riguardanti il Mandic e l'ambito meratese. E' chiaro che, per le proposte minimali che farò, occorre investire.

In prima istanza va sostituito il personale mancante in Pronto Soccorso. La sostituzione, però, deve esserci offrendo contratti a tempo indeterminato. Le soluzioni con i precari è che, appena possono gli operatori vanno dove c'è un posto certo.

Tutto ciò, però, non è sufficiente. Va prevenuto l'accesso al pronto soccorso attraverso i medici di base che "governino", almeno, i cronici.

Non sono numeri di poco conto. Confrontando il 2006 ed il 2012 si scoprono dati interessanti. Nella Provincia/Distretto di Lecco:

· Gli assistiti sono passati da 332.867 a 345.350 - + 12.483.

· I cronici sono passati da 88.356 a 100.736 - + 12.380.

· I consumatore senza patologie diminuiscono vanno da 183.573 a 180.473 - -3.100.

· I non consumatori diminuiscono drasticamente passano da 55.134 a 28.421 - - 26.713.

L'assessore Giulio Gallera
Anche dal punto di vista economico i costi sono lievitati:

I cronici sono passati da € 195.118.660 a € 235.207.137,60 - +€ 40.088.477,77.

I consumatori senza patologie, pur diminuendo di numero, passano da € 69.764.240 a € 75.806.293,30 con un aumento di € 6.042.052,98.

Il Servizio sanitario è passato da € 291.679.472 ad € 340.301.775,90 con un aumento di € 48.622.303,79.

E' evidente che è in corso un processo di aumento delle patologie croniche e che centrare tutto sull'ospedale non risolveva il problema, anzi lo aggravava mettendo in difficoltà le strutture dei presidi con sempre meno personale. Non solo, ma cambiando prima la legge si sarebbero risparmiati decine di milioni di euro nella sola Provincia di Lecco.

I soldi che si risparmieranno con la riforma vanno, però, investiti nel personale e negoziando con i medici di base la nascita di "punti di prima urgenza" aperti 24 ore e per 7 giorni. Comunque qualche soldo la Regione dovrà anticiparlo perché non si può "cambiare" la legge senza partire o aspettare che qualcun finanzi.

L'Assessorato al Welfare provi a partire dal Mandic e dall' ambito Meratese.

Ambrogio Sala
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