Merate: polveri sottili alle stelle (91 µg/mc). La (poca) neve unica speranza per la salute
Siamo appesi...al tempo, inutile negarlo.
E la conferma è arrivata dalla giornata di ieri quando le polveri sottili che per i primi 8 giorni erano state a livelli contenuti, hanno subito un'impennata paurosa di cui nessuno parla, nessuno prende provvedimenti, nessuno avverte la popolazione di prestare attenzione a passeggiate "salutari" nelle ore e lungo le strade più trafficate e inquinate della città.
La concentrazione di particolato sottile nell'aria ha toccato quota 91 µg/mc e trattandosi di una media sulle 24 ore, c'è da ritenere che ci siano state delle fasce della giornata dove le PM10 siano andate ben oltre i valori di 200 µg/mc.
Valori tanto negativi ieri si sono registrati a Merate come ad Arese (103 µg/mc), Meda (92 µg/mc), Como centro (91 µg/mc), Gallarate (105 µg/mc), Saronno (95 µg/mc).
Le settimane di dicembre sono state preoccupanti dal punto di vista dell'inquinamento: nei primi 11 giorni del mese, i superamenti sono stati 10 con punte ben oltre i 90 µg/mc e la situazione non è di certo migliorata. Eppure nulla è stato fatto per avvertire la popolazione dei pericoli per la salute. Ad oggi 10 gennaio si è esattamente come un mese fa, sia dal punto di vista dell'aria cattiva che della mancanza di provvedimenti.
Qualche speranza arriva dal tempo, come accennato.
Il 5 gennaio la presenza del vento di favonio, secco e più mite, ha contribuito a spazzare via la "cappa" che da settimane stagnava sul meratese, con un crollo delle polveri sottili misurate in soli 7 µg/mc quale media delle 24 ore.
Oggi il beneficio è arrivato dal nevischio caduto, seppur debolissimo, sul territorio.
L'aria si mostra già più fresca, respirabile, meno secca e greve.
Non resta dunque che sperare in un proseguimento dell'ondata di freddo e maltempo per poter respirare a pieni polmoni.
E la conferma è arrivata dalla giornata di ieri quando le polveri sottili che per i primi 8 giorni erano state a livelli contenuti, hanno subito un'impennata paurosa di cui nessuno parla, nessuno prende provvedimenti, nessuno avverte la popolazione di prestare attenzione a passeggiate "salutari" nelle ore e lungo le strade più trafficate e inquinate della città.
Valori in µg/mc per i primi 9 giorni dell'anno, misurati alla centralina Arpa di Merate
La concentrazione di particolato sottile nell'aria ha toccato quota 91 µg/mc e trattandosi di una media sulle 24 ore, c'è da ritenere che ci siano state delle fasce della giornata dove le PM10 siano andate ben oltre i valori di 200 µg/mc.
Valori tanto negativi ieri si sono registrati a Merate come ad Arese (103 µg/mc), Meda (92 µg/mc), Como centro (91 µg/mc), Gallarate (105 µg/mc), Saronno (95 µg/mc).
Le settimane di dicembre sono state preoccupanti dal punto di vista dell'inquinamento: nei primi 11 giorni del mese, i superamenti sono stati 10 con punte ben oltre i 90 µg/mc e la situazione non è di certo migliorata. Eppure nulla è stato fatto per avvertire la popolazione dei pericoli per la salute. Ad oggi 10 gennaio si è esattamente come un mese fa, sia dal punto di vista dell'aria cattiva che della mancanza di provvedimenti.
Qualche speranza arriva dal tempo, come accennato.
Il 5 gennaio la presenza del vento di favonio, secco e più mite, ha contribuito a spazzare via la "cappa" che da settimane stagnava sul meratese, con un crollo delle polveri sottili misurate in soli 7 µg/mc quale media delle 24 ore.
Oggi il beneficio è arrivato dal nevischio caduto, seppur debolissimo, sul territorio.
L'aria si mostra già più fresca, respirabile, meno secca e greve.
Non resta dunque che sperare in un proseguimento dell'ondata di freddo e maltempo per poter respirare a pieni polmoni.