PS Mandic: un medico presenta la malattia e in corsia resta il collega solo tutto il pomeriggio. Gialli in attesa fino a 105 minuti
Le attese di passione in pronto soccorso nella giornata di domenica 8 dicembre sono state peggiori di quelle dello scorso 28 dicembre quando su 141 accessi, si erano registrati ben 47 abbandoni, in pratica 1 su 3 se ne era andato.
A dieci giorni da quanto accaduto e nonostante le rassicurazioni giunte a mezzo comunicato stampa da parte dei direttori generali di ASST Stefano Manfredi e ATS Massimo Giupponi, la situazione che si è riproposta al presidio Mandic è stata grave e causata da un "imprevisto" che, sostanzialmente da quanto si apprende, non è stato gestito. Quando infatti il medico smontante del mattino, un chirurgo di quelli in appoggio al PS, alle 14 finito il turno se ne è andato, si è scoperto che il secondo medico aveva presentato la "malattia".
E quindi in servizio fino alle 18 è rimasto un solo dottore con la gestione di tutto quanto è approdato anche da altri ospedali, che venivano già definiti saturi a metà pomeriggio. Alle 18 il collega che avrebbe dovuto iniziare due ore dopo, ha anticipato la timbratura consentendo così di dare un supporto a smaltire i pazienti in attesa da ore. E arriviamo, dunque, alle attese. I numeri parlano di 95/100 accessi, 20 abbandoni e poco meno di una decina di ricoveri, quindi valori abbastanza in linea e non particolarmente fuori norma, se non fosse stato per la presenza di un solo medico in corsia.
I codici gialli sono stati quelli che, nonostante la priorità assegnata per via della gravità, hanno subito lunghe attese da parte dei pazienti. La media è stata di 56 minuti, contro un protocollo che prevede un massimo di 15/20 minuti. Il picco è stato raggiunto nella fascia 20-mezzanotte, dove si è arrivati fino a 105 minuti di attesa. I codici azzurri, quelli per pazienti fragili (bambini e anziani), hanno avuto una media di attesa di 110 minuti con picchi fino a 135 minuti. Infine i codici verdi con 225 minuti di media e picchi fino a 468 minuti di attesa.
Numerose le lamentele e i borbottii nella sala di attesa del Mandic che alle 22 risultava ancora satura, con persone presenti fin dal pomeriggio e alcune dal mattino stesso.
A dieci giorni da quanto accaduto e nonostante le rassicurazioni giunte a mezzo comunicato stampa da parte dei direttori generali di ASST Stefano Manfredi e ATS Massimo Giupponi, la situazione che si è riproposta al presidio Mandic è stata grave e causata da un "imprevisto" che, sostanzialmente da quanto si apprende, non è stato gestito. Quando infatti il medico smontante del mattino, un chirurgo di quelli in appoggio al PS, alle 14 finito il turno se ne è andato, si è scoperto che il secondo medico aveva presentato la "malattia".
E quindi in servizio fino alle 18 è rimasto un solo dottore con la gestione di tutto quanto è approdato anche da altri ospedali, che venivano già definiti saturi a metà pomeriggio. Alle 18 il collega che avrebbe dovuto iniziare due ore dopo, ha anticipato la timbratura consentendo così di dare un supporto a smaltire i pazienti in attesa da ore. E arriviamo, dunque, alle attese. I numeri parlano di 95/100 accessi, 20 abbandoni e poco meno di una decina di ricoveri, quindi valori abbastanza in linea e non particolarmente fuori norma, se non fosse stato per la presenza di un solo medico in corsia.
I codici gialli sono stati quelli che, nonostante la priorità assegnata per via della gravità, hanno subito lunghe attese da parte dei pazienti. La media è stata di 56 minuti, contro un protocollo che prevede un massimo di 15/20 minuti. Il picco è stato raggiunto nella fascia 20-mezzanotte, dove si è arrivati fino a 105 minuti di attesa. I codici azzurri, quelli per pazienti fragili (bambini e anziani), hanno avuto una media di attesa di 110 minuti con picchi fino a 135 minuti. Infine i codici verdi con 225 minuti di media e picchi fino a 468 minuti di attesa.
Numerose le lamentele e i borbottii nella sala di attesa del Mandic che alle 22 risultava ancora satura, con persone presenti fin dal pomeriggio e alcune dal mattino stesso.
S.V.