Merate: città nella morsa delle Polveri sottili, 11 superamenti su 12 giorni. Nel 2016 52 volte oltre la soglia limite di 50 µ/mc

Se non pioverà - e le previsioni dicono che fino al 26 dicembre almeno, non pioverà - rischiamo di dover uscire in strada con la mascherina. Ammesso che serva a contrastare le micidiali particelle microscopiche denominate PM 10, ovvero Materia Particolata del diametro di 10 millesimi di millimetro. Quelle, per intenderci, costituite da fumo e polveri che minacciano la salute di tutti a partire da anziani e bambini.


Il quadro rilevato dalla stazione cittadina - e lo ripetiamo ancora, nulla c'entra il fatto che sia posta vicino alla SP 342 dir., la situazione è la stessa a Verderio o Brivio - è a dir poco drammatico. Dunque a dicembre su 11 rilevazioni ben 10 volte l'indicatore ha superato il limite soglia di 50 microgrammi per metro cubo d'aria. E si tratta di superamenti medi, cioè calcolati nell'arco delle 24 ore. E' possibile che tra le 17 e le 19, le ore di punte, l'indicatore superi di 6-8 volte la soglia limite di 50 µ/mc. Dicembre si sta confermando uno dei mesi peggiori dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico. Ma il dato complessivo dell'anno è ancora più allarmante. Come noto sono "tollerati" superamenti per non più di 35 giorni l'anno con una media annua di 40 microgrammi per metro cubo. Ebbene , dati all'11 dicembre i superamenti registrati dall'Arpa a Merate sono già stati 52 su 346 rilevazioni, pur considerando che per 27 giorni la centralina non ha funzionato. La punta massima - ma sempre parlando di media giornaliera - è stata il 30 gennaio con ben 129 µ/mc.

A dicembre la punta più alta si è verificata il giorno 5 con 95, un dato a ridosso delle città più inquinate dell'area compresa tra Milano, Como, Lecco e Varese: Saronno, Meda e Vimercate. Non si hanno notizie di iniziative straordinarie da parte dell'assessorato all'Ambiente e Ecologia, anche se, francamente, non è chiaro che cosa possa fare un singolo comune contro un fenomeno di così devastanti proporzioni. Le fonti di riscaldamento di case, uffici, negozi e aziende sono la principale causa dell'inquinamento atmosferico, seguito - al 30% circa - dallo scarico dei veicoli. I dati sul numero di decessi sono contraddittori in base ai centri studi tuttavia le polveri sottili sono state inserite nel gruppo 1 fra i fattori di insorgenza del cancro. 
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