I prodotti del Parco diventano materia di studio all'alberghiero
“Siamo sempre attenti alle realtà lontane da noi. Questa volta abbiamo voluto fare il contrario”. Ovvero come vini, formaggi, salumi, erbe ortaggi, erbe officinali, tutti i prodotti del parco del Curone, nonchè delle province di Lecco e Como, sono diventate "materie di insegnamento" al Don Gnocchi, istituto alberghiero di Carate.
Dove giovedì sera, 17 novembre, studenti delle 5°, viticoltori e agricoltori si sono incontrati per una cena al "Saporinmente" ristorante didattico dell'istituto caratese. "E’ stata una prima conclusione del percorso che abbiamo cominciato in giugno, continuato in ottobre, e che ha visto i produttori iscritti al Consorzio Terre Lariane, diventare insegnanti - spiega Marco Riva, direttore del Consorzio che ha sede a Cascina Butto, e raccoglie 18 aziende di imprenditori agricoli - volevamo che gli studenti dell'istituto ascoltassero, direttamente da vignaioli e agricoltori, come nascono e crescono i prodotti che nelle loro mani diventano piatti. Dopo una lezione sulla viticoltura e la vinificazione (che nel parco è coltura prevalente ndr) nonchè con la gastronomia tipica del territorio, abbiamo pensato di organizzare due serate-cena. Abbiamo lavorato ad un menù dedicato. Ci sembrava un bel modo di capire se e come siamo riusciti ad insegnare e concludere questa prima parte di esperienza insieme. Nelle nostre "lezioni" e nelle cene, abbiamo potuto constatare le qualità di gestione già acquisite dagli studenti, che si sono anche raccontati”.
Dove giovedì sera, 17 novembre, studenti delle 5°, viticoltori e agricoltori si sono incontrati per una cena al "Saporinmente" ristorante didattico dell'istituto caratese. "E’ stata una prima conclusione del percorso che abbiamo cominciato in giugno, continuato in ottobre, e che ha visto i produttori iscritti al Consorzio Terre Lariane, diventare insegnanti - spiega Marco Riva, direttore del Consorzio che ha sede a Cascina Butto, e raccoglie 18 aziende di imprenditori agricoli - volevamo che gli studenti dell'istituto ascoltassero, direttamente da vignaioli e agricoltori, come nascono e crescono i prodotti che nelle loro mani diventano piatti. Dopo una lezione sulla viticoltura e la vinificazione (che nel parco è coltura prevalente ndr) nonchè con la gastronomia tipica del territorio, abbiamo pensato di organizzare due serate-cena. Abbiamo lavorato ad un menù dedicato. Ci sembrava un bel modo di capire se e come siamo riusciti ad insegnare e concludere questa prima parte di esperienza insieme. Nelle nostre "lezioni" e nelle cene, abbiamo potuto constatare le qualità di gestione già acquisite dagli studenti, che si sono anche raccontati”.
S.P.