Mandic: è ancora ''emergenza'' nei turni all'osso al Pronto soccorso
La giornata dell'1 novembre è stato il terzo caso che il rappresentante USB Francesco Scorzelli non ha esitato a bollare come esempio di "imprudenza, imperizia, negligenza o inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline".
Nelle 12 ore sono stati in servizio un medico di pronto soccorso e un medico della chirurgia di Lecco in fase di addestramento (senza autonomia operativa e quindi da considerarsi in affiancamento), situazione che ha portato a chiedere a tutti la "massima collaborazione" ai dirigenti in servizio, con l'accortezza di non superare i limiti del profilo professionale infermieristico. Un "disguido" che si è verificato per la notte di guardia in chirurgia generale del 31 ottobre e che avrebbe visto il medico smontante dal reparto, recarsi poi alle 8 e fino alle 20 in pronto soccorso. Un tour de forze improponibile che ha fatto ricorrere nuovamente a una soluzione di emergenza, con una pezza che non fa altro, conclude Scorzelli, che "mettere in seria difficoltà Dirigenti, personale del comparto, ma soprattutto gli utenti del Pronto Soccorso del presidio di Merate".
Nelle 12 ore sono stati in servizio un medico di pronto soccorso e un medico della chirurgia di Lecco in fase di addestramento (senza autonomia operativa e quindi da considerarsi in affiancamento), situazione che ha portato a chiedere a tutti la "massima collaborazione" ai dirigenti in servizio, con l'accortezza di non superare i limiti del profilo professionale infermieristico. Un "disguido" che si è verificato per la notte di guardia in chirurgia generale del 31 ottobre e che avrebbe visto il medico smontante dal reparto, recarsi poi alle 8 e fino alle 20 in pronto soccorso. Un tour de forze improponibile che ha fatto ricorrere nuovamente a una soluzione di emergenza, con una pezza che non fa altro, conclude Scorzelli, che "mettere in seria difficoltà Dirigenti, personale del comparto, ma soprattutto gli utenti del Pronto Soccorso del presidio di Merate".