La dr.ssa Lavinia Cappella
La dr.ssa Lavinia Cappella, dietista di AIC Lombardia, si è concentrata sull'unica terapia per la malattia celiaca: la dieta aglutinata. Il glutine è una sostanza che si trova in diversi alimenti, anche per contaminazione, ed è quindi molto importante capire quali alimenti sono permessi, quali sono a rischio e quali sono assolutamente vietati alle persone che soffrono di questa malattia.
"Gli alimenti assolutamente vietati - ricorda la dottoressa -
sono alcuni tipi di grano: segale, frumento, kamut, spelta, malto, triticale e avena. Bisogna quindi ricorrere a cereali alternativi, come il mais, il riso, il grano saraceno, il miglio, la quinoa, la manioca, che sono in grado di sostituire gli alimenti vietati apportando la giusta componente energetica. E poi pesce, uova, carne, frutta, verdura e alimenti da essi derivati, come la passata di pomodoro o il tonno in scatola, oltre ai legumi come carrube, arachidi, taccole, lupini, soia. Esistono poi dei prodotti a rischio, come la farina per la polenta, l'amido di mais o la fecola di patate che, seppur derivanti da materie prime originariamente senza glutine, possono essere entrate in contatto con la sostanza durante la loro trasformazione". La dottoressa ha poi elencato quali sono le indicazioni che le persone celiache possono seguire per capire se quell'alimento contiene o meno glutine: il prontuario AIC oppure la presenza di appositi simboli o scritte sulle etichette, come la celebre "spiga AIC".
Sono poi stati sfatati alcuni falsi miti:
"Molti pensano che cucinare per una persona celiaca sia un'impresa oltre che un costo elevato, ma non è così. Non è necessario avere una batteria di pentole dedicata o mestoli che si usano solamente per cucinare il pasto senza glutine: il glutine non è un batterio, è sufficiente lavare a mano o in lavastoviglie pentole e posate per garantire l'eliminazione di tutte le tracce della sostanza".
S.R.