Accadeva 30 anni fa/49: 15-30settembre: malavita scatenata Montanelli ricorda Rusca. La favola di Adriana da The Voice

La prima metà di settembre è funestata da una violenta rapina ai danni di un notissimo ristorante di Montevecchia. Poco dopo le 21 del 14 settembre un commando di tre uomini, armati di pistole e mitragliette, con i volti coperti da calze di nylon irrompe nei locali, blocca il personale al piano terra, poi sale al primo piano dopo stanno cenando una sessantina di persone. Sotto la minaccia delle armi tutti i presenti devono infilare in un sacco orologi, portafogli, oggetti preziosi. Sempre urlando e con le pistole spianate i banditi ripuliscono anche la cassa del ristorante, poi tagliano i fili dei telefoni e fuggono a bordo di una Golf con un complice al volante. Bottino stimato, oltre 10 milioni di lire.

Lecco si prepara a diventare provincia partecipando al vertice con Lodi, Rimini, Biella e Prato, le città che molti anni dopo verranno premiate con il più elevato livello istituzionale. Le città candidate, in origine, erano ben 33, scese poi a 18. Ma le "nostre" cinque reclamano una corsia privilegiata, cioè la promozione senza attendere la programmata riforma delle autonomie locali. Come detto, però, Lecco dovrà attendere altri 9 anni prima di diventare capoluogo di provincia.

A Lecco, intanto, è tutto pronto per aprire il gigantesco cantiere per la costruzione del nuovo ospedale. La struttura sanitaria sorgerà sull'area dell'Eremo, regalata dal Comune alla Ussl. L'avvio dei lavori è previsto per il 1987, il progetto contempla una dotazione di 740 posti letto che saliranno a 920. L'inaugurazione avverrà dopo una dozzina d'anni e ci si renderà conto dell'eccessivo dimensionamento della struttura che in effetti oggi ha attivi soltanto poco più di 500 posti letto, con ampi spazi vuoti ma assai costosi.

Il 21 settembre riapre la caccia e con essa le tradizionali polemiche. La regione però vieta l'attività venatoria dentro i 1.400 ettari di prati e boschi della Valfredda per consentire almeno il ripopolamento della fauna. L'oasi della Valfredda va a sostituire "l'oasi di rifugio di Merate" ritenuta dall'amministrazione provinciale non più rispondente ai requisiti richiesti in materia di ripopolamento e salvaguardia. Il numero dei cacciatori è in costante calo, ma resta tuttavia elevato in proporzione al territorio residuale utile ai fini della caccia. A Lecco le licenze sono 698, a Valgreghentino, il numero percentualmente più elevato rispetto ai residenti: 118. A Olgiate sono 106, a Brivio 105, a Verderio 50 tra Superiore e Inferiore, 30 a Viganò, 31 a Perego, 33 a Santa Maria Hoé, 31 a Cernusco Lombardone, 180 a Merate, quasi 200 a Casatenovo.


Per il trigesimo della morte del dottor Luigi Rusca, imprenditore di successo e grande benefattore dell'ospedale di Merate, arriva in città Indro Montanelli, direttore del "Il Giornale Nuovo". Il popolarissimo giornalista pronuncia un discorso in ricordo di Rusca nell'aula scientifica dell'ospedale. "Era un magnifico ‘pazzo' che sapeva osare, e riuscire in ogni opera intrapresa". Montanelli ricorda l'amicizia ultra decennale con il benefattore defunto, "prima di ogni decisione importante mi consultavo sempre con Gigi".

Indro Montanelli


La malavita non concede tregua. Il 19 settembre una commerciante di Brugarolo viene aggredita mentre sta entrando nel cancello della sua villetta. Era tornata col marito dal mercato di Vimercate e mentre l'uomo sistemava il furgone la moglie rientrava con l'incasso nell'abitazione dove ad attenderla c'erano i due figli piccoli. All'improvviso alle sue spalle sono piombati due giovani armati di pistola e con il viso scoperto che le hanno intimato di consegnare i soldi. Nel tentativo di resistere la donna veniva colpita più volte con schiaffi e pugni, una settimana di prognosi per le contusioni riportate al volto, finché i banditi riuscivano a impossessarsi del denaro, circa 2 milioni e mezzo.

Il Comitato di Gestione dell'Usl di Merate vara un imponente piano di ristrutturazione dell'ospedale cittadino, svincolato dal piano sanitario regionale che stenta ad andare in approvazione. Si tratta di un progetto, redatto dagli architetti Marchesi e Marcotti di Milano, che investe un po' tutti i reparti del presidio e che troverà progressiva attuazione nel corso dei successivi 20 anni. Il budget iniziale è di 15 miliardi di lire, 7.5 dei quali già disponibili grazie al lascito Rusca e all'alienazione di alcuno beni, tra i quali la grande area antistante l'ingresso del presidio, all'impresa Fumagalli che realizzerà poi il complesso Le Piazze. Operazione molto discutibile perché da più parti si chiedeva che il terreno venisse destinato a parcheggio al servizio del nosocomio. Il punto qualificante del piano riguardava la realizzazione della nuova Radiologia, espressamente voluta da Luigi Rusca, da intitolare poi alla moglie scomparsa. L'allora geometra Corno, poi architetto, tra i più alti dirigenti regionali nel settore dell'edilizia sanitaria e, infine, direttore generale dell'Istituto dei tumori di Milano, seguirà passo dopo passo lo sviluppo dei lavoro con occhio particolarmente attento e competente.


La cronaca dell'ultima settimana di settembre ci regala una bella storia, che raccontata oggi farebbe forse meno effetto, ma trent'anni fa aveva pochi paragoni: la storia di un'italiana "emigrata" in cerca di occasioni per esprimere il proprio talento, finita alla corte di Frank Sinatra. Lei è Adriana, la mamma l'indimenticata signora Bollani, la Bruna, una persona dotata di rara bontà e generosità, scomparsa da qualche anno. Adriana è una bella ragazza, seconda di quattro figli dei coniugi Bollani (il quarto, Massimo, è fondatore e titolare della scuola d'arte cittadina). E' una ragazza minuta, intelligente, con una strabordante voglia di fare qualcosa di diverso nella vita che l'impiegata in un oscuro ufficio. Decide così di cercare fortuna in America. Per qualche mese vive in casa di conoscenti, intanto impara bene la lingua e le abitudini della gente di Los Angeles. Si iscrive a un'agenzia di collocamento del lavoro, che poche settimane dopo la chiama per un posto di baby sitter presso la famiglia Goldwin, proprietaria della mitica Metro Goldwin Mayer. Di lì a poco le chiedono di dirigere un asilo a Beverly Hills. Adriana potrebbe fermarsi e accettare ma la sua voglia di fare è inarrestabile. Così risponde a un annuncio e partecipa al concorso per diventare assistente di Frank Sinatra. Il famosissimo cantante le parla, lei ha qualche difficoltà emotiva ma ben presto si scioglie e dimostra tutta la sua capacità. Sinatra non ha dubbi, sceglie lei.

Adriana e Frank Sinatra

E Adriana gli starà accanto per cinque lunghi anni accompagnandolo in tutti i concerti in giro per il mondo e fungendo anche da segretaria alla moglie Barbara. Poi il richiamo della sua famiglia americana e il desiderio di fermarsi per dare spazio al proprio privato la induce a malincuore a lasciare "The Voice" per andare a dirigere un grande albergo di proprietà di un amico di Sinatra. Nel corso dell'ultima visita della mamma Bruna con la zia, alla figlia - ha raccontato la signora Bollani - Sinatra le disse: "Non portarmela via, mamma. Adriana per noi ormai è come una figlia".
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