Arpa contro i Falò

L'assessorato all'Ambiente commissiona uno studio: stufe a legna e bruciature di stoppie tra i principali indiziati

Arpa Lombardia ha stimato che le emissioni di Pm10 di un singolo falò di stoppie sono circa 8 volte superiori a quelle che un comune di mille abitanti emetterebbe in un anno per riscaldare tutte le abitazioni a gas metano. È uno dei dati più eclatanti che emergono dagli studi legati all'aggiornamento dello stato di attuazione del Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria, il Pria, secondo monitoraggio relativo all'anno 2015.
La relazione sul Pria è stata presentata in Commissione Ambiente da Laura Barzaghi, componente del Comitato paritetico di controllo e valutazione che aveva il compito di verificare l'attuazione dei monitoraggi legati al Piano.
"Le indagini sono condotte da Arpa Lombardia assieme, questa volta, al Politecnico di Milano, su richiesta dell'assessorato regionale all'Ambiente guidato dalla leghista Claudia Terzi", tiene a precisare la Barzaghi, fatta oggetto di attacchi della Lega, durante la seduta della Commissione, solo per aver reso noti i dati della documentazione inviati dalla Giunta.
"Le principali evidenze che emergono sono che non si rilevano miglioramenti significativi nello stato di qualità dell'aria nell'ultimo triennio - racconta Barzaghi -. Anzi, nel 2015, si è registrato un episodio prolungato di superamento del limite giornaliero di Pm10 durato 36 giorni consecutivi, dovuto a condizioni meteo particolari. Inoltre, permangono superamenti, diffusi in molte zone della regione, del limite imposto per il biossido di azoto e dei giorni di superamento del limite ammesso per il Pm10 e per l'ozono. Giova ricordare che i diesel determinano il 57% delle emissioni relative agli ossidi di azoto, mentre la combustione da legna determina il 35% delle emissioni di monossido di carbonio e il 45% di Pm10".
A questo proposito, Barzaghi ha rilevato in Commissione e ribadisce che "gli studi e le analisi promossi da Regione Lombardia supportano l'evidenza scientifica del rilevante contributo della combustione domestica di biomassa legnosa e delle combustioni incontrollate all'aperto, come le bruciature di residui vegetali e i falò rituali, alle emissioni di Pm10 e benzo(a)pirene, due sostanze altamente cancerogene - sottolinea la consigliera Pd -. In particolare, questo è emerso da uno studio in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria civile e ambientale del Politecnico di Milano per stimare il contributo emissivo degli impianti per il riscaldamento domestico a biomassa legnosa mettendo a confronto due tipi di alimentazione, a pellet e a legna, da un censimento degli impianti a legna e da un'indagine sul contributo emissivo delle combustioni all'aperto legate a eventi occasionali".
Le analisi svolte dalla Direzione generale Ambiente e dall'Arpa hanno determinato che "il 5,6% delle emissioni di Pm10 è da attribuire alle combustioni all'aperto, come la bruciatura di stoppie, e che in occasione di eventi episodici come i falò rituali di Sant'Antonio del 17 gennaio, le concentrazioni di Pm10 rilevate aumentano di 4-5 volte in poche ore - continua Barzaghi -. Questi studi ci dicono anche che le emissioni del cancerogeno benzo(a)pirene sono da attribuire per l'80% alla combustione da biomassa legnosa. E che i maggiori contributi derivano da stufe a legna tradizionali (32%), camini chiusi (23%), caminetti aperti (19%), piccole caldaie industriali (8%), combustione all'aperto di residui agricoli (5%). Se si considera che il 14% delle famiglie lombarde utilizza la legna per riscaldarsi e che il dato aumenta nelle zone montane, il calcolo è presto fatto".
Intanto, perdura la "non conformità ai limiti fissati per i principali inquinanti che ha portato a due procedimenti di infrazione a carico di Regione Lombardia, ancora aperti - conclude Barzaghi -. Ho suggerito, perciò, di promuovere un'iniziativa per sensibilizzare i cittadini sul rilevante contributo di emissioni inquinanti dalle varie combustioni. Ma sono stata pesantemente attaccata dalla Lega che ha contestato ogni passo di uno studio commissionato da un assessore della Lega. Siamo alle solite".

Tratto da http://www.pdregionelombardia.it

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