Azienda Sociosanitaria: Piano strategico in fase di definizione. 2 dipartimenti chirurgici, uno affidato al meratese Carzaniga
Il direttore generale Stefano Manfredi
Ma qualche indiscrezione già trapela. Una su tutte, per quanto riguarda il San Leopoldo Mandic è la piena conferma della organizzazione attuale con tutte le prestazioni sin qui erogate dal presidio in forza del POA vigente redatto dall'ex Dg Mauro Lovisari. I dubbi che sussistevano circa la sorte della "Stroke Unit" in Neurologia e del servizio di Emodinamica sembrano dissolti. Il Mandic non dovrà rinunciare alla "Stroke" che è stata istituita proprio a Merate prima ancora che al Manzoni di Lecco. Un dato decisamente importante per la funzionalità del reparto di Neurologia che al momento è privo di un primario proprio (il reparto è affidato al primario di Lecco Andrea Salmaggi).
La struttura ospedaliera mantiene la sua organizzazione dipartimentale ma di natura "gestionale", senza dipartimenti funzionali ad esclusione di quello interaziendale di medicina trasfusionale e Ematologia. Il nuovo POAS prevede due dipartimenti chirurgici, uno per la "Chirurgia elettiva e specialistica" e l'altro per la "Chirurgia d'urgenza e robotica". E' presumibile che i capidipartimento siano Melchiorre Costa, già nella funzione e il meratese Pierluigi Carzaniga alla testa finora di un dipartimento funzionale sempre nell'ambito chirurgico. A livello di ipotesi il primo dipartimento potrebbe essere affidato proprio al dottor Carzaniga, il secondo al dottor Costa.
Pierluigi Carzaniga e Melchiorre Costa
L'organizzazione dipartimentale dovrebbe essere questa:
- "EMERGENZA-URGENZA" con i reparti di Anestesia e Rianimazione e Pronto soccorso (a Merate diretti, rispettivamente, da Marco Rataggi e Giovanni Buonocore - a Lecco da Francesco Lusenti - f.f. - e Luciano D'Angelo)
- "CARDIOVASCOLARE"con la Cardiochirurgia guidata da Armando Gamba e le Cardiologie di Lecco (Stefano Savonitto) e di Merate (Stefano maggiolini) e la Chirurgia vascolare (Giovanni Lorenzi).
- "NEUROSCIENZE" diretta da Andrea Salmaggi con la medicina Riabilitativa Neurochirurgia (Renato Galanti), le Neurologia di Lecco e Merate
- "DIAGNOSTICA IMMAGINI", capodipartimento il meratese Rodolfo Capialbi Milani con la medicina Nucleare (Claudio Di Leo), la Radiologia di Lecco (Paolo Faccioli), quella di Merate (Milani), la Neuroradiologia (Alessandro Lunghi)
- "MEDICO", capodipartimento Agostino Colli, con Dermatologia (Fabrizio Fantini), Malattie Infettive (Paolo Bonfanti), Medicina generale Lecco (Colli), medicina generale Merate (Maria Assunta Boscolo f.f.), Nefrologia e Dialisi (Giuseppe Pontoriero).
- "ONCOLOGICO" con Antonio Ardizzoia, l'Endoscopia (Fabrizio Parente), la Radioterapia (Carlo Pietro Soatti)
Tutti questi dipartimenti fanno capo alla direzione sanitaria aziendale. Con la riforma regionale all'interno delle ASST è stato inserita la direzione "Sociosanitaria" che sovrintende ai dipartimenti:
- "MATERNO INFANTILE" guidato da Rinaldo Zanini con la Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale (Roberto Bellù), Ostetricia e Ginecologia Lecco (Antonio Pellegrino), Ostetricia e Ginecologia Merate (Gregorio Del Boca), Pediatria Lecco (Bellù), Pediatria Merate (Felice Cogliati f.f.), Chirurgia Pediatrica (Marco Bernardi), Neuropsichiatria Infantile (Ottaviano Martinelli) .
- "SALUTE MENTALE E DELE DIPENDENZE" diretto da Antonio Lora con la Psichiatria (Lora).
- "CRONICITA' E FRAGILITA'" guidato (e "fondato") da Gianlorenzo Scaccabarozzi.
Nell'organizzazione attuale del dipartimento gestionale di Chirurgia sono afferiti: l'Oculistica di Lecco e Merate (Massimo Stefini), l'Ortopedia e traumatologia di Lecco e Merate (Poli), l'Otorinolaringoiatria di Lecco e Merate (Paolo Lovotti f.f.) e l'Urologia (Alberto Trinchieri).
In questo quadro ci sono da segnalare l'inserimento da pochissimi giorni di un medico al Pronto soccorso di Merate (che resta sotto organico), la volontà di dotare l'Ortopedia del Mandic di un primario (attualmente il ruolo è ricoperto dal dottor Piero poli, primario di Lecco) mentre si riflette sull'eventuale creazione di strutture semplici. Merate, ad esempio, ha avuto per molti anni la struttura semplice di Endoscopia (diretta da Carlo Borsa), afferita alla Chirurgia. Oggi l'importante servizio è assicurato da personale medico che si alterna tra i due presidi. Sarebbe auspicabile la creazione di una struttura semplice affidata a un medico già in servizio con una presenza continua al Mandic.
Il principio guida resta quello di "movimentare" i medici anziché i pazienti. E in questo senso l'importante dotazione di sale operatorie assolutamente moderne dell'ospedale di Merate può rispondere a questa necessità. Nel complesso la Direzione, che resta in carico fino al 31 dicembre 2018, dovrà operare al fine di assicurare un "ricambio generazionale", puntando ad una selezione di personale medico già con propria professionalità riconosciuta, in modo da aumentare la capacità attrattiva dei presidi ospedalieri dell'ASST.
L'Inrca di Casatenovo
Sullo sfondo resta tuttora - e inspiegabilmente - irrisolta la questione Inrca. E' di tutta evidenza che l'acuzie e la semintensiva debbono trovare posto al Mandic dove è stato allestito un apposito reparto al quinto piano, mentre Casatenovo potrebbe restare sede riabilitativa e presidio territoriale con le prestazioni finalizzate al rapporto ospedale-territorio e alcune diagnostiche al servizio della popolazione casatese. L'operazione appare lineare e conveniente (oltre 1 milione di fondi ex Asl oggi ATS finiscono alla sede di Ancora dell'Inrca quale quota per le "spese generali") ma nonostante le trattative siano state avviate ormai oltre dieci anni fa ancora non si è giunti ad una conclusione. E' necessario che il neo direttore generale dell'Agenzia di Tutela della Salute (ATS), Massimo Giupponi, prenda in mano la pratica con determinazione. L'ex AO di Lecco ha investito nel Mandic per creare il reparto di Pneumologia. Tenerlo vuoto è del tutto senza senso.