Mandic: ''primari'' di Ortopedia e Medicina La regione dà l’ok alle richieste di Manfredi

La Regione Lombardia ha risposto in termini positivi alla richiesta del direttore generale della Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) Stefano Manfredi di procedere alla copertura di tre posti di Direttore di Struttura complessa (primariati) "fuori sacco" nelle more della approvazione del Piano delle assunzioni 2016, la richiesta  più corposa che di solito viene autorizzata a fine anno per procedere alle assunzioni nei primi mesi dell'anno successivo.

Giuseppe Minnici e Pietro Poli
Si tratta di tre posizioni apicali di notevole rilevanza: i primari di Ortopedia e Medicina del Mandic e di Anestesia del Manzoni. Il dottor Manfredi è cosi autorizzato ad avviare le procedure per la copertura dei posti vacanti da mesi. Il reparto di ortopedia di Merate è senza direttore dal febbraio 2015, data del pensionamento del dottor Giuseppe Minnici. La direzione di questa struttura venne allora affidata dalla commissaria Giuseppina Panizzoli ad "interim" al primario della ortopedia  lecchese Piero Poli, una soluzione che alla lunga ha messo in evidenza non pochi problemi. Rimediare con un interim la continuità di un reparto che primari del calibro di Incerti e dello stesso Minnici avevano portato a livello di eccellenza alla lunga si è dimostrata una scelta poco razionale.


La medicina del Mandic è senza Direttore  dallo scorso giugno a seguito del pensionamento del dottor Massimo Vanoli e va dato atto a Stefano Manfredi di avere posto immediatamente il problema della continuità nella direzione di un reparto strategico.

Massimo Vanoli e Stefano Manfredi
Cosi come nel caso della Anestesia del Manzoni, senza primario dal marzo scorso. L'accoglimento  da parte della Regione dell'istanza del Direttore Generale della nostra ASST riveste particolare importanza per il Mandic.  Dall'approvazione della riforma sociosanitaria  le autorizzazioni per la copertura di posti di primario sono esaminate con particolare attenzione in quanto la riorganizzazione del sistema prevede la razionalizzazione della rete ospedaliera. Il ruolo di alcuni ospedali "periferici" verrà sicuramente messo in discussione. I "POAS", Piani di organizzazione aziendale che i direttori generali di ATS e ASST dovranno approvare il mese prossimo ci diranno quali presidi rischieranno i ridimensionamenti. Il segnale arrivato da Milano con le deroghe ai Piani di assunzione per i due reparti meratesi  e le continue rassicurazioni del dottor  Manfredi circa il ruolo che il "POAS" assegnerà al Mandic fanno ben sperare circa la possibilità che il presidio meratese mantenga la caratteristica  che la normativa nazionale in materia di classificazione degli ospedali riserva agli ospedali di "primo livello". A Stefano Manfredi il compito di mantenere questo livello anche nel rispetto della tradizione del San Leopoldo Mandic che ha sempre avuto tra le proprie risorse umane primari di grande e comprovata professionalità.
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