Accadeva 30 anni fa/48, 1-15 settembre:  nel trigesimo della morte Merate ricorda Luigi Rusca, benefattore dell’ospedale

Dopo la lunga pausa estiva, la cronaca locale tornava a irrompere nelle case delle famiglie del meratese. L'agosto 1986 era stato caratterizzato dall'alternarsi di giornate torride e devastanti temporali. Un po' come ora, giusto per sconfessare la tesi che soltanto da qualche anno "il tempo è cambiato". Ma una notizia su tutte aveva ammutolito la città: la scomparsa del dottor Luigi Rusca, benefattore dell'ospedale di Merate, cittadino emerito, uomo di cultura e di impresa. Rusca era stato ricoverato proprio nel "suo" ospedale all'inizio del mese. Soltanto il giorno prima della morte si era confidato con il presidente del Comitato di Gestione Sandro Cesana che ricorda così l'ultimo colloquio col benefattore. "Mi disse che il suo desiderio era che qualsiasi cosa si trovasse a fare, si sapesse che l'aveva fatta per bene". Rusca spirò nella notte tra l'8 e il 9 agosto. Classe 1894, figlio di una famiglia dell'alta borghesia milanese si era laureato in storia antica, divenendo in breve tempo un profondo conoscitore delle lingue. Amava molto la lingua e la cultura tedesca.  Imprenditore in diversi settori, attivo in associazioni come il Touring Club Italiano, "risanatore" di aziende in difficoltò, tra le quali la Mondadori dell'allora senatore Borletti e la Eiar che ribattezzò col nome di Rai, il dottor Rusca aveva in cima ai propri interessi l'ospedale di circolo di Merate di cui era stato presidente dal 1946 al 1975. Il "Breviario dei laici" resta uno dei suoi scritti più famosi. Ma è proprio al nostro ospedale che il Benefattore ha legato l'immagine sua e dell'amata moglie Carla, cui è intitolato il padiglione di Radiologia realizzato trent'anni fa grazie alla donazione di 2 miliardi di lire. Il primo apparato radiologico fu donato dal musicista Artuto Toscanini, grande amico di Luigi Rusca. Nel mese di settembre per commemorare l'uomo e l'amico vennero a Merate Indro Montanelli e Giancarlo Bellemo presidente della Popolare di Lecco. Nella prossima puntata gli interventi commemorativi e l'apertura del testamento.

Luigi Rusca

Ma dicevamo del maltempo che non è una novità degli ultimi anni. Difatti nella notte tra il 18 e il 19 agosto 1986 una vera e propria valanga d'acqua e grandine si abbatte sul meratese. Per ore la terra è flagellata dalla pioggia resa ancor più furiosa dalle raffiche di vento. Al mattino il bilancio è drammatico: allagamenti un po' ovunque, torrenti esondati, alberi abbattuti, energia elettrica sospesa.



La cronaca nera , come sempre, non era stata avara di tragedie, lutti e disastri. A fine luglio perdevano la vita in un incidente stradale due giovani di 18 e 16 anni, di ritorno da una gelateria, assieme ad altri due amici, fortunosamente rimasti illesi. A Barzago moriva un sedicenne travolto da un'auto mentre viaggiava in sella al proprio ciclomotore, a Casatenovo un 65 anni anch'egli vittima di un incidente auto-moto.

Numerosi gli incendi dovuti al grande caldo ma anche a gesti dolosi. A Verderio Inferiore le fiamme avevano distrutto un grande capannone di un'azienda milanese; sempre a Verderio andava a fuoco un fienile in via Fornace; il 17 in località Valfredda di Montevecchia bruciava un altro cascinale; e quasi contemporaneamente venivano divorati dalle fiamme quasi mille quintali di fieno di un'azienda agricola di Rovagnate in frazione Malnido.


Il coro "La Torr" festeggia i 10 anni dalla fondazione con una serie di concerti anche in città europee. Numerose le serate con cori stranieri al Manzoni, sempre affollato. Antonio Morganti guida con passione e entusiasmo il sodalizio. Da poco ha lasciato la direzione artistica il giovanissimo Giuseppe Caldirola, impegnato a assolvere gli obblighi militari. I 32 elementi del coro sono ora diretti dal maestro Emilio Mor di Missaglia. Per la città una serie di concerti di grande spessore e attrattiva.

Giuseppe Caldirola

Al Parco delle Piramidi si svolge la tradizionale "Festa dell'Amicizia". Ospite d'onore il vice presidente del Consiglio Arnaldo Forlani. Tra incontri, dibattiti, salamelle e musica si consumano dieci giorni di festa popolare. Sul palco si alternano personaggi come Scialpi e Wilma De Angelis. Conclusione domenica 7 con l'estrazione dei biglietti della lotteria.

Arnaldo Forlani

Il mondo del lavoro, però, è attraversato da una crisi sempre più grave che colpisce soprattutto il settore del tessile. La Galimberti di Osnago ha cessato l'attività. La Fumagalli di Missaglia intende chiudere definitivamente. La Cofran di Barzanò chiede il concordato preventivo con cessione dei beni. Anche la Diana avverte i primi scossoni e concorda col sindacato la cassa integrazione a rotazione per metà del personale, fino a novembre, con chiusura totale della produzione per almeno due settimane. Si calcola che nella Brianza meratese-casatese tra il 1984 e il 1986 siano andati perduti oltre 400 posti di lavoro nel solo comparto del tessile.

48/continua

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