Ospedale: c’è attesa per il 'Piano aziendale'. Il Mandic è troppo subalterno al Manzoni

L'aspettativa più diffusa al San Leopoldo Mandic è per il Poas, ovvero il Piano Organizzativo Aziendale Strategico, quello strumento di programmazione e pianificazione che disegna la struttura operativa dell'azienda e di ciascun presidio. Ed è un'aspettativa non priva di ansia perché da tempo ormai - un po' anche perché i riflettori sull'ospedale sono calati di intensità - il nosocomio di via Cerri è in affanno. E sempre più spesso ci si sente rispondere a domanda precisa che sì, una volta quella determinata prestazione veniva offerta anche dal Mandic ma ora non più, bisogna rivolgersi a Lecco. L'attenzione per il presidio meratese di Pietro Caltagirone e Mauro Lovisari (e nell'ultima parte del commissariamento anche di Giuseppina Panizzoli) sembra essere venuta meno col nuovo direttore generale Stefano Manfredi, un piemontese paracadutato per motivi che ancora nessuno ha compreso, in Lombardia, alla guida dell'azienda ospedaliera della provincia di Lecco, ora Asst (Azienda socio-sanitaria territoriale) scavalcando nella classifica del gradimento regionale la stessa dottoressa Panizzoli, ora a capo delle strutture ospedaliere della Valtellina, che pure negli ultimi mesi aveva stabilizzato numerosi contratti a termine e assicurato la continuità a reparti strategici come l'Ostetricia Ginecologia confermando il primariato quinquennale a Gregorio Del Boca (contro qualche autorevole parere interno). Dunque c'è capitato il dottor Manfredi, la cui presenza a Merate è ancor più rara di quella della Panizzoli. Eppure la struttura cittadina è strategica per Lecco che senza di essa sarebbe un presidio di 1° livello subordinato a Como. Nonostante ciò il conto dei direttori di struttura complessa mancanti è sempre più preoccupante. Oggi i reparti guidati da un primario effettivo sono: Cardiologia (Stefano Maggiolini), Ostetricia Ginecologia (Gregorio Del Boca), Pronto soccorso (Giovanni Buonocore), Chirurgia (Pierluigi Carzaniga), Anestesia e Rianimazione (Marco Rataggi), Radiologia (Rodolfo Milani Capialbi). Gli altri reparti sono coordinati da facenti funzione o primari di Lecco che "seguono" anche Merate: Ortopedia e Traumatologia (Piero Poli, primario al Manzoni), Neurologia (Andrea Salmaggi primario al Manzoni), Psichiatria (Antonio Lora, primario al Manzoni), Oculistica (Massimo Stefini, primario al Manzoni), Endoscopia (Fabrizio Parente, primario al Manzoni), Chirurgia vascolare (presente solo al Manzoni con Giovanni Lorenzi), Patologia clinica (Claudio Bonato, primario al Manzoni), Dermatologia (presente solo al Manzoni con Fabrizio Fantini), Oncologia (Fabrizio Ardizzoia, primario al Manzoni), Nefrologia e Dialisi (Giuseppe Pontoriero primario al Manzoni).

Stefano Maggiolini (Cardiologia), Marco Rataggi (Rianimazione), Rodolfo Capialbi Milani (Radiologia)


Al San Leopoldo Mandic, importanti reparti sono guidati da "facenti funzione": Felice Cogliati, colonna del presidio cittadino, da 40 anni in prima linea, sovrintende la Pediatria; Maria Assunta Boscolo, direttore f.f. in Medicina dopo il pensionamento del primario storico Massimo Vanoli.

Felice Cogliati e Maria Assunta Boscolo



Lo squilibrio tra i due presidi è quanto mai evidente e di questo passo l'impoverimento delle prestazioni erogate rischia di compromettere il mantenimento del presidio nella qualifica di 1° livello. Il caso più evidente è forse quello di Endoscopia, un tempo un fiore all'occhiello dell'azienda ospedaliera, struttura semplice con due medici e personale infermieristico a tempo pieno. Oggi il servizio è garantito dalla presenza di specialisti che arrivano da Lecco con evidente allungamento dei tempi delle visite programmate.

Il direttore generale dr. Stefano Manfredi


Non sono chiare le intenzioni del Direttore Generale che in questi otto mesi non ha diffuso alcun comunicato limitandosi a rilasciare interviste prive di reali contenuti. Col Poas di ottobre però ci si attende la svolta. E, nel solco della riforma sanitaria, sarebbe opportuno che la presidente dell'assemblea distrettuale incontri il dottor Manfredi per avere indicazioni precise circa l'orientamento strategico del vertice della ASST.
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