Accadeva 30 anni fa/47, 1-15 luglio: la 'classifica' dei redditi. La Pedemontana corre altrove, salta il nuovo ponte sull’Adda

La prima settimana di luglio, trent'anni fa, prima che la trasparenza invocata e sbandierata in realtà lo vietasse, era dedicata alla pubblicazione delle denunce dei redditi. Farlo ora è impossibile per le norme sottostanti la legge sull'accessibilità ai dati personali e societari. Non si trattava di dati "freschi", intendiamoci. Quelli pubblicati nel 1986 erano relativi ai redditi 1981, dichiarati nel 1982 e, finalmente disponibili in tabulati da consultare presso gli uffici comunali nel 1986. Dunque al primo posto tornava, dopo aver perso il podio più alto l'anno precedente, il notaio Modesto Bosisio con un reddito dichiarato di 253 milioni di lire, pari a circa 530mila euro di oggi considerando il cambio e il fattore tempo. Al secondo posto Luigi Rusca, vice presidente della Banca Popolare di Lecco, notissimo benefattore dell'ospedale di Merate con 178 milioni di lire (370mila euro circa). Al terzo posto Luigia Viganò casati, moglie del fondatore della Diana con 165 milioni di lire. Il primo (per importo dichiarato beninteso) del 1980, l'industriale Aldo Bandelli, figurava al quarto posto con 160 milioni. Al quinto un'altra esponente della famiglia di imprenditori Diana Spa, Fulvia Casati con 148 milioni. A seguire Enrico Corneo, consulente industriale (136 milioni), il conte Annibale Brivio (119 milioni), Angelo Tajoli, azionista della Calvi Spa (118 milioni), Gisella Casati, azionista (117 milioni) e moglie del manager Diana Michele Bechis (71 milioni). Tra gli amministratori la palma d'oro era andata all'industriale missino Renato Crippa con 56 milioni di lire (120mila euro), seguito dal professor Arturo Sartori, ex primario di chirurgia con 48 milioni e Vico Fresia, noto e stimato avvocato con 42 milioni.

Modesto Bosisio, Luigi Rusca e Arturo Sartori

Ma oltre alla classifica dei redditi - come detto quelli dichiarati - la cronaca ha dovuto registrare anche fatti di "nera": a soli 39 anni perdeva la vita un manager di Lomagna precipitando dal ghiacciaio Lobbia a 1.850 metri d'altezza. A Calco, invece, un camion in manovra agganciava il furgone di un ambulante durante il mercato settimanale, il mezzo carambolando investiva e feriva tre persone. A Merate, infine, nella notte tra il 5 e il 6 luglio un incendio divorava ben 900 quintali di fieno stivato nel capannone di una nota azienda agricola. Danni stimati in 70 milioni di lire.


L'ipotesi del nuovo ponte sull'Adda, che aveva tenuto banco per tutti i primi anni ottanta, tra progetti a nord e a sud dell'attuale, veniva bruscamente cancellata dal socialista Elio Panzeri, nominato da poco assessore provinciale ai lavori pubblici. La motivazione era che il tracciato della Pedemontana - di cui si parlava dagli anni cinquanta - pareva dovesse correre molto più a valle dell'attuale San Michele. E il ponte sarebbe stato costruito soltanto in virtù della realizzazione della nuova arteria. Trent'anni dopo la Pedemontana è ferma a Lentate mentre il proseguimento fino a Osio è tutto da progettare. Recentemente alla presidenza della società è stato chiamato Antonio Di Pietro, e questo fa ben sperare per la continuazione dei lavori e la trasparenza dei costi. Per passare dal meratese al bergamasco non resta che il glorioso ponte di ferro progettato quasi 130 anni fa e realizzato in poco più di 24 mesi.


Due buone notizie però arrivano da fronti diversi. Il lago di Sartirana, sentenzia l'Ussl 14, è balneabile, a dispetto dell'immagine paludosa. Dopo un paio d'anni di divieto di balneabilità per la presenza di streptococchi l'acqua, secondo gli esperti del laboratorio analisi di Como, è tornata pulita quindi è possibile riprendere i bagni. L'Amministrazione comunale, del resto, aveva effettuato importanti opere fognarie per ridurre l'immissione di liquami. Nel frattempo Luigi Zappa e Giliola Sironi, assessori alla pubblica istruzione di Comune e Provincia, con l'assistenza di Elio Panzeri, stavolta portatore di buone novità, annunciano l'avvio dei lavori per la costruzione del liceo cittadino. Il costo dell'opera stimato è di 4,5 miliardi a carico della provincia. Altri 3,2 miliardi statali per il Badoni e la palestra. Secondo la Sironi il cantiere aprirà nel 1987. Oggi la città è dotata di un polo scolastico di grande importanza, a dimostrazione di come quegli anni furono fruttuosi non solo per le maggiori possibilità economiche ma, soprattutto, per la capacità politica e la lungimiranza di amministratori come Zappa e la Sironi.

                                                                                            Giliola Panzeri, Luigi Zappa ed Elio Panzeri

Tra Perego e Rovagnate continua la discussione sui confini. C'è chi ha la casa in un comune e il giardino nell'altro. I sindaci Augusto Panzeri e Elio Galbusera si dichiarano possibilisti non escludendo la futura aggregazione con Santa Maria. Le situazioni da sanare sono molte. Ma anche le divergenze tra amministrazioni. Infatti la discussione andrà avanti ancora per 28 anni prima di arrivare con le sindache Paola Panzeri e Marina Galbusera (nei cognomi i ricorsi della storia) al referendum per la fusione da cui scaturirà il nuovo nome del comune: la Valletta Brianza.

                                                                       Elio Galbusera, Augusto Panzeri, Paola Panzeri, Marina Galbusera

A Montevecchia, in località quattro strade, chiude la bottega il barbiere Angelo Trezza. Notissimo per la sua abilità con le forbici e la sua formidabile capacità dialettica, il Trezza ha esercitato per 35 anni, i primi 12 a Cernusco, dove abitava con la moglie Carla e i figli Giovanni e Lorenzo in via Lecco, e poi nella bottega di Montevecchia, autentico punto di ritrovo della frazione. Chiude una leggenda, titola il settimanale locale. E in fondo è proprio così: "Il Trezza" era un luogo di socializzazione prima che un negozio di parrucchiere per uomo. Impossibile ritrovarlo altrove.


                                                                                                                   Angelo Trezza

47/continua

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