Mandic, Pronto Soccorso: una unità con il concorso. Ma l'organico resta in affanno
Con deliberazione n. 487 del 18 luglio 2016 è stata approvata la graduatoria per il conferimento di 4 incarichi a tempo indeterminato di dirigente medico per la medicina e chirurgia d'accettazione e emergenza.
Francesca Sandionigi (già in forze al Mandic), Valentina Rosti, Silvia Ebalginelli, Dario Dozio sono i candidati che dopo la prova scritta, quella pratica e infine quella orale hanno raggiunto il punteggio che li ha portati in testa alla graduatoria finale.
Di questi una unità è prevista in organico al pronto soccorso meratese che, inutile nasconderlo, sta passando un momento molto difficile, dove le coperture riescono a essere garantite a fronte di sforzi notevoli richiesti al personale, a ferie risicate, a turnazioni incastrate qua e là, e a un apporto dagli altri reparti che oggi è di fondamentale importanza (chirurgia e medicina).
Fino a 3 anni fa il Pronto soccorso poteva contare su un organico che era arrivato ad avere 9 unità proprie e un appoggio dalla chirurgia per un totale di 10 medici. Oggi la situazione è ridotta di quasi un terzo: i medici del PS sono 7 ma di fatto gli operativi sono 6, per via di una maternità, e diventeranno 7 con l'incremento della graduatoria, non arrivando di fatto a raggiungere i livelli di 3 anni fa. Ad oggi le turnazioni sono spalmate su due medici di giorno e uno la notte mentre resta abolito il turno S, quello dalle 17 alle 20 che serviva appunto da "sostegno" per smaltire le code del mattino e gli eventuali "ingorghi" del tardo pomeriggio.
La problematica, ben nota da tempo alla Direzione Aziendale, sembra però non avere trovato risposta in una programmazione vera e calibrata (la graduatoria di fatto servirà a sostituire la maternità), che punti ad un reale consolidamento delle figure professionali e a soddisfare le necessità non solo del bacino di utenza ma anche del personale in forze.
Francesca Sandionigi (già in forze al Mandic), Valentina Rosti, Silvia Ebalginelli, Dario Dozio sono i candidati che dopo la prova scritta, quella pratica e infine quella orale hanno raggiunto il punteggio che li ha portati in testa alla graduatoria finale.
Di questi una unità è prevista in organico al pronto soccorso meratese che, inutile nasconderlo, sta passando un momento molto difficile, dove le coperture riescono a essere garantite a fronte di sforzi notevoli richiesti al personale, a ferie risicate, a turnazioni incastrate qua e là, e a un apporto dagli altri reparti che oggi è di fondamentale importanza (chirurgia e medicina).
Fino a 3 anni fa il Pronto soccorso poteva contare su un organico che era arrivato ad avere 9 unità proprie e un appoggio dalla chirurgia per un totale di 10 medici. Oggi la situazione è ridotta di quasi un terzo: i medici del PS sono 7 ma di fatto gli operativi sono 6, per via di una maternità, e diventeranno 7 con l'incremento della graduatoria, non arrivando di fatto a raggiungere i livelli di 3 anni fa. Ad oggi le turnazioni sono spalmate su due medici di giorno e uno la notte mentre resta abolito il turno S, quello dalle 17 alle 20 che serviva appunto da "sostegno" per smaltire le code del mattino e gli eventuali "ingorghi" del tardo pomeriggio.
La problematica, ben nota da tempo alla Direzione Aziendale, sembra però non avere trovato risposta in una programmazione vera e calibrata (la graduatoria di fatto servirà a sostituire la maternità), che punti ad un reale consolidamento delle figure professionali e a soddisfare le necessità non solo del bacino di utenza ma anche del personale in forze.
S.V.