Cernusco: Giuseppe Maggioni, 81 anni, maestro nella costruzione delle meridiane
Gli amici raccontano che quando Giuseppe è in giro sparisce per andare a caccia di meridiane, ovunque esse siano: sulle case, sui campanili, sulle facciate dei municipi. Le guarda, le studia, le memorizza e le fotografa per poi stamparle e metterle nel suo archivio sterminato di immagini (un migliaio catalogate per luogo e anno), e prendere spunto per le sue realizzazioni future.
Ma Giuseppe Maggioni è anche un appassionato del traforo e le sue creazioni riempiono la casa e qualunque scaffale abbia un centimetro quadrato libero.
I suoi hobby sono iniziati da ragazzo quando la visita a un museo del presepe lo affascina al punto da voler approfondire ed emulare l'abilità e la fantasia di questi maestri delle statuette.
È con la pensione che, però, Giuseppe trova il tempo e libera la mente dai pensieri della professione per dedicarsi con più passione all'artigianato.
Inizia così a frequentare un negozio di Milano specializzato nel traforo: qui compra materiali, attrezzi, bozzetti, manuali e pian piano si specializza.
Calesse, monumenti noti (torre di Pisa, mole antonelliana,...), volti scolpiti nel legno, crocifissi, portavasi, quadri, case per le bambole con tutto l'arredo sono alcune delle realizzazioni che Giuseppe mostra con orgoglio nella sua abitazione.
Ma la vera specialità del cernuschese doc sono le meridiane, gli orologi del tempo che si regolano con una bacchetta e la sua ombra proiettata sul muro.
Sono piccole opere di ingegno, dove dietro ci sono studio, misure, conteggi, angolazioni tutt'altro che semplici e che Giuseppe ha imparato sui libri, sulle riviste, con l'osservazione e navigando in internet.
"L'importante - ci ha raccontato cercando di sintetizzare alcune regole per la costruzione della meridiana - è la declinazione in gradi della parete est-ovest. In base ai risultati si fa il tracciato, si calcolano le angolazioni e i punti dove posizionare le ore. A mezzogiorno il sole è oltre Trieste e ci impiega 22 minuti per arrivare qui da noi. Bisogna tenere conti di tutto questo per il disegno e poi la posa sulla parete".
Una vera e propria arte che Giuseppe ha imparato, affinato e ora fatto sua mettendoci una parte di sé che rende ogni sua opera unica.
Ma Giuseppe Maggioni è anche un appassionato del traforo e le sue creazioni riempiono la casa e qualunque scaffale abbia un centimetro quadrato libero.
Il signor Giuseppe
Classe 1935, tipografo, per quarant'anni ha lavorato quando ancora le pagine si componevano a mano, esercitando così l'ingegno, la manualità e puntando sempre alla precisione assoluta.I suoi hobby sono iniziati da ragazzo quando la visita a un museo del presepe lo affascina al punto da voler approfondire ed emulare l'abilità e la fantasia di questi maestri delle statuette.
È con la pensione che, però, Giuseppe trova il tempo e libera la mente dai pensieri della professione per dedicarsi con più passione all'artigianato.
Inizia così a frequentare un negozio di Milano specializzato nel traforo: qui compra materiali, attrezzi, bozzetti, manuali e pian piano si specializza.
Calesse, monumenti noti (torre di Pisa, mole antonelliana,...), volti scolpiti nel legno, crocifissi, portavasi, quadri, case per le bambole con tutto l'arredo sono alcune delle realizzazioni che Giuseppe mostra con orgoglio nella sua abitazione.
Ma la vera specialità del cernuschese doc sono le meridiane, gli orologi del tempo che si regolano con una bacchetta e la sua ombra proiettata sul muro.
Sono piccole opere di ingegno, dove dietro ci sono studio, misure, conteggi, angolazioni tutt'altro che semplici e che Giuseppe ha imparato sui libri, sulle riviste, con l'osservazione e navigando in internet.
"L'importante - ci ha raccontato cercando di sintetizzare alcune regole per la costruzione della meridiana - è la declinazione in gradi della parete est-ovest. In base ai risultati si fa il tracciato, si calcolano le angolazioni e i punti dove posizionare le ore. A mezzogiorno il sole è oltre Trieste e ci impiega 22 minuti per arrivare qui da noi. Bisogna tenere conti di tutto questo per il disegno e poi la posa sulla parete".
Una vera e propria arte che Giuseppe ha imparato, affinato e ora fatto sua mettendoci una parte di sé che rende ogni sua opera unica.
S.V.