Olgiate: è morto Carlo Ippolito Gola, 56 anni, presidente della fondazione Serbelloni, figlio del dr. Emilio, nipote del pittore
Si è spento all'età di 56 anni Carlo Ippolito Gola, per tutti Carlippo figlio del conte Emilio, noto cardiologo dell'ospedale Mandic di Merate ora in pensione, e della contessa Elisabetta di Staglieno.
L'uomo, padre di tre figli, era presidente della fondazione Serbelloni di Milano, e si occupava dell'organizzazione di eventi di alto livello nonché di sfilate di moda ma il suo cuore era a Olgiate Molgora, nella villa di famiglia "Il buttero". "Carlippo adorava questo luogo" ha spiegato il papà Emilio "e ha chiesto di trascorrere gli ultimi attimi della sua esistenza proprio qui, nella casa che per tutti noi è sempre stata un po' come un rifugio".
La grande passione di Carlippo, che coltivava con il fratello Andrea, erano i cavalli. Ogni anno organizzava nei grandi prati attorno alla villa di Olgiate, proprietà della famiglia dalla fine del Settecento, una corsa a ostacoli in mezzo alla natura, dove l'obiettivo del cavaliere era quello di superare siepi, fossati, tronchi nel minor tempo possibile coniugando la velocità a una andatura perfetta del quadrupede. In suo ricordo a settembre la corsa di cross sarà dedicata a lui.
A Olgiate Carlippo ha vissuto tutta la giovinezza, trascorrendo i momenti più belli e spensierati, trasferendosi nel capoluogo lombardo dopo il matrimonio e per lavoro ma tornando a ritemprarsi non appena poteva in mezzo alla natura, con i suoi cavalli, e respirando l'aria che ne aveva forgiato le tempra fin da bambino.
Carlippo era nipote del noto pittore Emilio, esponente della scapigliatura milanese.
La camera ardente resterà aperta nella giornata di oggi, fino alle ore 19. Poi il corpo di Carlippo sarà cremato e le sue ceneri riposeranno nella cappella di famiglia.
L'uomo, padre di tre figli, era presidente della fondazione Serbelloni di Milano, e si occupava dell'organizzazione di eventi di alto livello nonché di sfilate di moda ma il suo cuore era a Olgiate Molgora, nella villa di famiglia "Il buttero". "Carlippo adorava questo luogo" ha spiegato il papà Emilio "e ha chiesto di trascorrere gli ultimi attimi della sua esistenza proprio qui, nella casa che per tutti noi è sempre stata un po' come un rifugio".
La grande passione di Carlippo, che coltivava con il fratello Andrea, erano i cavalli. Ogni anno organizzava nei grandi prati attorno alla villa di Olgiate, proprietà della famiglia dalla fine del Settecento, una corsa a ostacoli in mezzo alla natura, dove l'obiettivo del cavaliere era quello di superare siepi, fossati, tronchi nel minor tempo possibile coniugando la velocità a una andatura perfetta del quadrupede. In suo ricordo a settembre la corsa di cross sarà dedicata a lui.
Carlippo durante una delle gare di cross in villa
A Olgiate Carlippo ha vissuto tutta la giovinezza, trascorrendo i momenti più belli e spensierati, trasferendosi nel capoluogo lombardo dopo il matrimonio e per lavoro ma tornando a ritemprarsi non appena poteva in mezzo alla natura, con i suoi cavalli, e respirando l'aria che ne aveva forgiato le tempra fin da bambino.
Carlippo era nipote del noto pittore Emilio, esponente della scapigliatura milanese.
La camera ardente resterà aperta nella giornata di oggi, fino alle ore 19. Poi il corpo di Carlippo sarà cremato e le sue ceneri riposeranno nella cappella di famiglia.