Merate: è morto Angelo Re, aveva 63 anni. Era un campione dell'atletica Cernuschese
Fisico asciutto, gambe atletiche e occhi concentrati sulla pista davanti a sè.
Angelo Re ha macinato chilometri in Italia e per il mondo, ha tenuto alto i colori della sua società storica, la Polisportiva Cernuschese, con la tenacia e la grinta tipica dei corridori instancabili, di quelli che la fatica la sentono ma la trasformano in adrenalina e voglia di vincere e superarsi.
Ma il suo corpo debilitato dalla malattia, nonostante il trapianto e dopo un periodo in cui sembrava che le cose stessero andando meglio, non ce l'ha fatta e il decesso è avvenuto oggi a Bergamo dove era ricoverato.
Classe 1952, nativo di Licata trasferitosi in Brianza da giovane, Angelo aveva iniziato a correre fin da ragazzo, per un breve periodo nell'AS Merate e poi ininterrottamente alla Polisportiva Cernuschese che con affetto ne ricorda i meriti umani e sportivi. Vestendo i colori bianco rossi della società faceva coppia fissa con l'altro podista benemerito Aurelio Moscato, raggiungendo grandi risultati e portandosi a casa trofei e medaglie di tutto rispetto. Esperto di corsa su pista ma anche su e giù per i dislivelli della Brianza o in giro per l'Europa, Angelo lo si vedeva sfrecciare con il suo completo da running, il volto teso e concentrato nel dare il massimo di sé e, in gara, nel portare a casa la vittoria.
Ma Angelo Re era anche un artista. Si cimentava infatti nella scultura e diverse sono state le mostre e le esposizioni in collaborazione con altri appassionati, allestite sul territorio. Da citare "Il profumo della terra", "L'indissolubile rapporto tra l'uomo e la terra" nelle quali esprimeva il suo amore per la vita e a bellezza.
I funerali si svolgeranno lunedì nella parrocchia di Merate e poi la salma sarà tumulata nel cimitero di Novate dove già riposano i genitori.
Angelo Re ha macinato chilometri in Italia e per il mondo, ha tenuto alto i colori della sua società storica, la Polisportiva Cernuschese, con la tenacia e la grinta tipica dei corridori instancabili, di quelli che la fatica la sentono ma la trasformano in adrenalina e voglia di vincere e superarsi.
Angelo Re (a destra) con l'amico Aurelio Moscato
Ma il suo corpo debilitato dalla malattia, nonostante il trapianto e dopo un periodo in cui sembrava che le cose stessero andando meglio, non ce l'ha fatta e il decesso è avvenuto oggi a Bergamo dove era ricoverato.
Classe 1952, nativo di Licata trasferitosi in Brianza da giovane, Angelo aveva iniziato a correre fin da ragazzo, per un breve periodo nell'AS Merate e poi ininterrottamente alla Polisportiva Cernuschese che con affetto ne ricorda i meriti umani e sportivi. Vestendo i colori bianco rossi della società faceva coppia fissa con l'altro podista benemerito Aurelio Moscato, raggiungendo grandi risultati e portandosi a casa trofei e medaglie di tutto rispetto. Esperto di corsa su pista ma anche su e giù per i dislivelli della Brianza o in giro per l'Europa, Angelo lo si vedeva sfrecciare con il suo completo da running, il volto teso e concentrato nel dare il massimo di sé e, in gara, nel portare a casa la vittoria.
Angelo Re al centro durante una mostra a Robbiate
Ma Angelo Re era anche un artista. Si cimentava infatti nella scultura e diverse sono state le mostre e le esposizioni in collaborazione con altri appassionati, allestite sul territorio. Da citare "Il profumo della terra", "L'indissolubile rapporto tra l'uomo e la terra" nelle quali esprimeva il suo amore per la vita e a bellezza.
I funerali si svolgeranno lunedì nella parrocchia di Merate e poi la salma sarà tumulata nel cimitero di Novate dove già riposano i genitori.
S.V.