Elezioni: da Colico fino Olgiate e Brivio, il PD perde terreno. Tante sono le conferme

Che non potesse essere la tornata elettorale dei grandi scossoni a livello politico locale lo si sapeva fin da subito: del resto la chiamata alla urne ha interessato solo i cittadini di 21 degli 88 comuni lecchesi, un po’ troppo pochi per rivoluzionare lo scacchiere provinciale. Eppure anche questo “turno-sfasato” ha riservato qualche passaggio di mano anche di peso a cominciare da Colico, il paese più popoloso tra quelli interessati dal rinnovo dell’amministrazione: a Raffaele Grega – sindaco di centrosinistra, pesantemente sconfitto tanto da chiudere al quarto posto tra quattro candidati alla poltrona – è succeduta Monica Gilardi alla testa della lista “Noi per Colico” che ha nottetempo ricevuto i complimenti del segretario provinciale della Lega Nord Flavio Nogara pronto a mettere il cappello sulla sua elezione così come sulla riconferma di Dante De Capitani a Pescate, la staffetta tra Carlo Signorelli e Fernando De Giambattista a Perledo nonché l’investitura di Giovanni Battista Bernocco a Olgiate Molgora, nella cui compagine civica – “Olginate Rinasce” – figurano tra gli altri anche esponenti del Carroccio locale oltre che a rappresentati di altre “correnti” politiche di un secondo paese “perso” dal Partito Democratico e consegnato nelle mani di un esponente della società civile alla sua prima esperienza amministrativa. Non è invece nuovo alle aule del consiglio comunale Federico Airoldi di Brivio. Ma dopo 5 anni sui banchi dell’opposizione per il prossimo quinquennio il seggiolone del primo cittadino – mestamente abbandonato da Ugo Panzeri, senza tentare il bis seppure alla suo primo mandato e senza nemmeno lanciare nella corsa un nuovo cavallo del partito – sarà suo e della sua “Brivio Rinasce”, formazione civica tra le cui file si contano esponenti chiaramente orientati verso il centrodestra. Sempre per restare nel meratese, nessuna sorpresa da Cernusco con la rielezione di Giovanna De Capitani (centrosinistra), da Montevecchia con Cristina Penati (centrodestra) sconfitta per una manciata di voti da Franco Carminati, erede dell’uscente Sandro Capra e di una lunga tradizione risalente ai tempi della DC e da Santa Maria Hoè dove Efrem Brambilla (già vice di Carmelo La Mancusa) si è imposto con il 76%, ottenendo così il lasciapassare per un altro lustro targato “Una Speranza”, altra lista che ha ricevuto l’applauso di Nogara seppur non direttamente appoggiata dalla Lega così come le civiche di Crandola, Cremeno e Bellano, con quest’ultimo comune che, con il già consigliere di minoranza Antonio Rusconi ha anch’esso cambiato orientamento lungo l’asse sinistra-destra. Completano il quadro del panorama lecchese Varenna con l’elezione di Mauro Manzoni, nuovo alla carica; le riconferme di Giuseppe Conti a Garlate, Antonella Invernizzi a Morterone e Pier Luigi Invernizzi a Cremeno nonché i passaggi di testimone tutti interni alle squadre già al governo tra Rocco Briganti e Marco Passoni a Olginate e tra Pito Tabuli e Monica Cantini a Sueglio.
Da ultimo, il circondario casatese. A cinque anni di distanza dalla precedente chiamata alle urne nulla è cambiato. A Nibionno e Sirtori – comuni con una sola lista in campo – rieletti Claudio Usuelli (centrodestra) e Davide Maggioni (centrosinistra). Ma anche dove è stata sfida vera, tutto è rimasto invariato: “Il sindaco di tutti” vince a Viganò con Fabio Bertarini che subentra a Renato Ghezzi, Giancarlo Aldeghi sconfigge la Lega a Barzanò e Eugenio Galli è sindaco bis a Cesana.
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