Merate: le malattie digestive chiudono il ciclo di incontri per la cultura della salute
Le malattie digestive sono state il tema dell'ultimo appuntamento per la "Cultura della Salute" organizzato presso l'ospedale di Merate. A fare da relatore il dottor Stefano Bargiggia che ha spiegato come per la provincia di Lecco il 34% di casi di malattie digestive riguardino il colon irritabile, il 24% siano afferenti al problema del reflusso gastro-esofageo e il 15% alla dispepsia, mentre il resto sia da ricondurre ad altre patologie.
«Il reflusso gastro-esofageo si ha quando il contenuto dello stomaco refluisce nell'esofago - ha esordito lo specialista - Le sindromi possono essere esofagee quali il bruciore con o senza lesioni, oppure extra esofagee come la tosse, la laringite, le erosioni dentali e il dolore toracico». Questa malattia digestiva si manifesta in persone di ogni età ed è incrementata negli ultimi vent'anni anche in correlazione alla diffusione dell'obesità.
Il medico ha poi affrontato la terapia per il reflusso gastro-esofageo e la dieta consigliata: si sono riscontrate correlazioni tra il disturbo e l'assunzione di cibi grassi, fritti, salati, caffeina, tè, cacao mentre gli agrumi e i pomodori non hanno influenza. Ai pazienti si raccomanda di attendere tre ore dopo il pasto prima di coricarsi.
Il dottor Bargiggia ha così affrontato la dispepsia, ovvero una sindrome cronica alla bocca dello stomaco con dolore, bruciore e una sensazione di sazietà precoce durante il pasto. «Le cause della dispepsia possono essere il reflusso gastro-esofageo, l'ulcera peptica, i calcoli alla colecisti, le malattie di fegato e pancreas, la cardiopatia ischemica e le condizioni socio - ambientali stressanti. Oltre a queste si aggiungono le cause dietetiche ovvero le intolleranze alimentari» ha illustrato il relatore, suddividendo tra le tossinfezioni, le intolleranze farmacologiche come le reazioni all'istamina, le immunologiche come la celiachia, passando poi per le metaboliche, le fisiologiche, le psicologiche e le idiosincratiche.
«Il colon irritabile si può presentare come un dolore sotto-ombelicale, il meteorismo o l'irregolarità dell'alvo e riguarda il 12% delle donne e il 7% degli uomini italiani». Per le tre varianti di stipsi, diarrea e alvo irregolare si è consigliato soprattutto il rispetto dell'orario dei pasti e l'abitudine a un'abbondante colazione. Il medico ha poi affrontato le categorie di cibo sconsigliate per chi soffre di dispepsia o di colon irritabile, ovvero i FODMAP. Questo acronimo è composto dalle parole inglesi per "fermentabili" "oligosaccaridi", "disaccaridi", "monosaccaridi" e "polioli".
«Tra il 1995 e il 2005 il cancro al colon retto è stato la seconda causa di morte per cancro nella provincia di Lecco, subito dopo il tumore al polmone. Da questi dati ha preso avvio l'importantissimo programma di screening che, nel territorio provinciale, parte dalla ricerca di sangue occulto nelle feci di persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni» ha spiegato il dottor Bargiggia, sottolineando che solo in caso di riscontro positivo si viene invitati ad eseguire una colonscopia. Le statistiche sono però molto positive: «la popolazione della Provincia è tra le più responsabili nel sottoporsi allo screening, con delle percentuali sempre al di sopra della media. Circa il 92% delle persone richiamate per procedere con la colonscopia, che è invasiva, risponde positivamente e questo è molto importante. Confrontando i dati del 2005/2007 e 2007/2009 si è visto che, tra quanti hanno proceduto con l'esame, la percentuale di tumore è scesa dal 4.6 al 3% perché si può intervenire quando eventuali polipi sono a uno stato iniziale» ha concluso il dottor Bargiggia.
Il relatore ha quindi dedicato attenzione ai tanti presenti che hanno chiesto delucidazioni o consigli in merito alle malattie digestive.
«Il reflusso gastro-esofageo si ha quando il contenuto dello stomaco refluisce nell'esofago - ha esordito lo specialista - Le sindromi possono essere esofagee quali il bruciore con o senza lesioni, oppure extra esofagee come la tosse, la laringite, le erosioni dentali e il dolore toracico». Questa malattia digestiva si manifesta in persone di ogni età ed è incrementata negli ultimi vent'anni anche in correlazione alla diffusione dell'obesità.
Il medico ha poi affrontato la terapia per il reflusso gastro-esofageo e la dieta consigliata: si sono riscontrate correlazioni tra il disturbo e l'assunzione di cibi grassi, fritti, salati, caffeina, tè, cacao mentre gli agrumi e i pomodori non hanno influenza. Ai pazienti si raccomanda di attendere tre ore dopo il pasto prima di coricarsi.
Il dottor Bargiggia ha così affrontato la dispepsia, ovvero una sindrome cronica alla bocca dello stomaco con dolore, bruciore e una sensazione di sazietà precoce durante il pasto. «Le cause della dispepsia possono essere il reflusso gastro-esofageo, l'ulcera peptica, i calcoli alla colecisti, le malattie di fegato e pancreas, la cardiopatia ischemica e le condizioni socio - ambientali stressanti. Oltre a queste si aggiungono le cause dietetiche ovvero le intolleranze alimentari» ha illustrato il relatore, suddividendo tra le tossinfezioni, le intolleranze farmacologiche come le reazioni all'istamina, le immunologiche come la celiachia, passando poi per le metaboliche, le fisiologiche, le psicologiche e le idiosincratiche.
«Il colon irritabile si può presentare come un dolore sotto-ombelicale, il meteorismo o l'irregolarità dell'alvo e riguarda il 12% delle donne e il 7% degli uomini italiani». Per le tre varianti di stipsi, diarrea e alvo irregolare si è consigliato soprattutto il rispetto dell'orario dei pasti e l'abitudine a un'abbondante colazione. Il medico ha poi affrontato le categorie di cibo sconsigliate per chi soffre di dispepsia o di colon irritabile, ovvero i FODMAP. Questo acronimo è composto dalle parole inglesi per "fermentabili" "oligosaccaridi", "disaccaridi", "monosaccaridi" e "polioli".
Il dottor Stefano Bargiggia
«Tra il 1995 e il 2005 il cancro al colon retto è stato la seconda causa di morte per cancro nella provincia di Lecco, subito dopo il tumore al polmone. Da questi dati ha preso avvio l'importantissimo programma di screening che, nel territorio provinciale, parte dalla ricerca di sangue occulto nelle feci di persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni» ha spiegato il dottor Bargiggia, sottolineando che solo in caso di riscontro positivo si viene invitati ad eseguire una colonscopia. Le statistiche sono però molto positive: «la popolazione della Provincia è tra le più responsabili nel sottoporsi allo screening, con delle percentuali sempre al di sopra della media. Circa il 92% delle persone richiamate per procedere con la colonscopia, che è invasiva, risponde positivamente e questo è molto importante. Confrontando i dati del 2005/2007 e 2007/2009 si è visto che, tra quanti hanno proceduto con l'esame, la percentuale di tumore è scesa dal 4.6 al 3% perché si può intervenire quando eventuali polipi sono a uno stato iniziale» ha concluso il dottor Bargiggia.
Il relatore ha quindi dedicato attenzione ai tanti presenti che hanno chiesto delucidazioni o consigli in merito alle malattie digestive.
Federica Conti