Brivio, Riva: Progetto Civico è morto per 'cause naturali', spero ancora in una lista

Marino Riva
"Lo spero!"
Entro sabato i giochi dovranno essere fatti. La scadenza è ormai imminente. Ma a Brivio, come era facilmente immaginabile, attorno al "cadavere" di Progetto Civico c'è ancora fermento. Del resto, dopo aver governato ininterrottamente per 15 anni il paese - "e a mio giudizio abbiamo fatto bene" - per personaggi come Marino Riva - sostenitore del gruppo prima direttamente in amministrazione poi nelle retrovie - stare fuori dalla corsa elettorale è un qualcosa di difficilmente digeribile, è l'abdicare ad una missione propria alla compagine di centrosinistra fin dalla sua creazione sotto l'egida di Stefano Motta: partecipare per vincere.
"La morte di Progetto civico è stata un qualcosa di naturale" commenta l'ex assessore all'ecologia, rappresentante locale di Rifondazione comunista punzecchiato sulla fine infausta di quella che almeno all'apparenza sembrava una corazzata. "Non spetta a me spiegarne i motivi ma ci sono state delle incomprensioni che hanno portato l'altra sera a prendere la decisione di non presentare una lista". Eppure la macchina organizzativa nonostante la brusca battuta d'arresto non sembrerebbe essersi del tutto paralizzata, anche perché "non esserci vuol dire lasciare il paese in mano a chissà chi".
"La mia è più che altro una speranza. Quella di trovare davvero persone valide perché se la lista la facciamo poi si vince". L'importante è partecipare non sembra infatti essere contemplato e le manovre più o meno reali e più o meno sotterranee sembrerebbe proseguire in questa direzione. E per riconfermarsi alla guida del paese, oltre ai cavalli da schierare, si deve ritrovare unità. Riva lo sa benissimo e respinge con convinzioni le voci circa la creazione di una formazione tutta a sinistra. "Se si farà qualcosa, si farà tutti insieme, come Progetto Civico" afferma con convinzione, assicurando di non aver in mente per la sfida con Scaccabarozzi e Airoldi una lista di rosso vestita.
