Paracadutisti: uomini proiettili. 1° italiano il meratese Bonfanti

C'è anche un italiano, ed è uno proprio dei "nostri", nel senso che è meratese e collaboratore di Mol, tra i dieci "uomini proiettile" o "uomini falco" più veloci del mondo, non motorizzati. E' Simone Bonfanti, 28 anni, paracadutista e primo degli italiani nella "folle" gara denominata "Speed", che consiste nel lanciarsi a testa in giù dal velivolo e battere il record di velocità in discesa. Dei tre italiani in gara Bonfanti è l'unico classificato nei primi dieci pur essendo anche relativamente giovane nell'attività di paracadutista con "soli" 346 lanci. Il parà meratese è sceso alla velocità media di 369,19 chilometri/ora.
 

Secondo da sinistra verso destra, con la maglia gialla Simone Bonfanti

La Speed è una disciplina del paracadutismo diffusa a livello internazionale, dove le velocità raggiungono punte da brivido, come i 557,57 chilometri orari raggiunti dallo svizzero Marco Wiederkehr al record del mondo 2015.
Dopo un buon esordio in Italia nel 2002 (record del mondo femminile dell'italiana Lucia Bottari con una media di 432,12 km/h), la disciplina è stata finalmente rilanciata dalla scuola di paracadutismo Skydive Fano.


I migliori atleti provenienti da vari Paesi, 14 in tutto di cui 3 italiani, si sono sfidati in caduta libera, posizione head down - a testa in giù - per la prima tappa del circuito promosso dall'International Speed Skydiving Association (ISSA), articolato su tre tappe: le prossime si svolgeranno in Germania e Svezia. Podio tutto austriaco con in testa Alexander Diem e una media personale di 466,85 km/h. Primo degli italiani, come dicevamo, il 28enne Simone Bonfanti, giovanissimo anche rispetto all'attività paracadutistica (ha 346 lanci all'attivo), alla sua prima esperienza di Speed si è classificato decimo con 369,19 km/h di media. Dodicesimo il rappresentante della scuola fanese Teodor Ionescu con 339,30 km/h.


Un'occasione importante, al di là dei risultati e dei numeri ragguardevoli, perché sono stati formati negli stessi giorni i giudici nazionali che potranno dal 2017 valutare la specialità e assegnare il titolo italiano.


Appuntamento quindi alla prossima primavera sempre nei cieli fanesi con i proiettili del cielo versione tricolore.

Notizie e foto tratte da:
www.oltrefano.it
www.viverefano.com
www.fanoinforma.it
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