Merate: è scomparsa Fernanda Consonni tra le fondatrici del 'centro aiuto alla vita'
Si svolgeranno domani a Novate, alle ore 16, i funerali di Fernanda Consonni, ex maestra d'asilo e tra le promotrici e fondatrici del Centro Aiuto alla Vita che ha sede proprio in frazione.
Ricoverata da qualche tempo all'Hospice di Airuno è deceduta nel tardo pomeriggio di martedì 19 aprile.
Classe 1937 nativa di Merate, per tanti anni era stata una maestra d'asilo proprio a Novate e qui aveva operato fino a quando poi aveva deciso di affiancare il marito Vittorio Arrigoni, insegnante di musica non vedente presso le scuole medie Manzoni, durante le ore di lezione.
Ogni giorno a bordo della loro Volkswagen bianca arrivano nel cortile della scuola: il prof. Vittorio accompagnato dal cane guida entrava in classe, si sedeva al pianoforte e iniziava la sua lezione, spesso alternata dalle note del flauto. Seduta in cattedra la moglie che, come intuibile, aveva il compito di vigilare sugli scolari per i quali la presenza del professore non vedente era sinonimo di possibilità di fare baraonda.
Residente a Brugarolo con il figlio Gian Andrea, era una donna di grande fede tanto che per anni si era data da fare per sostenere la campagna della vita contro l'aborto, fino ad arrivare alla fondazione del CAV per il sostegno mamme prima e dopo la gravidanza.
Con i sacerdoti di allora si era battuta per avere uno spazio dove seppellire i feti abortiti, nel cimitero di Pagnano e ogni anno nella giornata della vita era in prima linea per le varie iniziative, tra cui la vendita delle primule.
In servizio fino al 2009 era una delle volontarie addette all'accoglienza delle mamme, dandosi anche da fare per reperire fondi, cibo, vestiti e accessori per i bambini.
Ricoverata da qualche tempo all'Hospice di Airuno è deceduta nel tardo pomeriggio di martedì 19 aprile.
Fernanda con il marito Vittorio
Classe 1937 nativa di Merate, per tanti anni era stata una maestra d'asilo proprio a Novate e qui aveva operato fino a quando poi aveva deciso di affiancare il marito Vittorio Arrigoni, insegnante di musica non vedente presso le scuole medie Manzoni, durante le ore di lezione.
Ogni giorno a bordo della loro Volkswagen bianca arrivano nel cortile della scuola: il prof. Vittorio accompagnato dal cane guida entrava in classe, si sedeva al pianoforte e iniziava la sua lezione, spesso alternata dalle note del flauto. Seduta in cattedra la moglie che, come intuibile, aveva il compito di vigilare sugli scolari per i quali la presenza del professore non vedente era sinonimo di possibilità di fare baraonda.
Residente a Brugarolo con il figlio Gian Andrea, era una donna di grande fede tanto che per anni si era data da fare per sostenere la campagna della vita contro l'aborto, fino ad arrivare alla fondazione del CAV per il sostegno mamme prima e dopo la gravidanza.
Con i sacerdoti di allora si era battuta per avere uno spazio dove seppellire i feti abortiti, nel cimitero di Pagnano e ogni anno nella giornata della vita era in prima linea per le varie iniziative, tra cui la vendita delle primule.
In servizio fino al 2009 era una delle volontarie addette all'accoglienza delle mamme, dandosi anche da fare per reperire fondi, cibo, vestiti e accessori per i bambini.