Brivio, elezioni: Scaccabarozzi presenta ''Ascoltare per fare''. Il candidato sindaco, 'Massironi-Airoldi? Unione per la sedia'

Marco Scaccabarozzi
Ma con quale orientamento?
“E’ una formazione trasversale, con membri che hanno sempre votato e sostenuto il centro-destra così come da membri che si sono sempre sentiti rappresentati dal centro-sinistra, questo nonostante io sia un candidato sindaco militante della Lega. Non faccio ancora nomi ma la lista è ormai definitiva o quasi: abbiamo da decidere solo gli ultimi uno-due posti, per dare per quanto possibile una maggiore diffusione. Nei prossimi giorni presenteremo il nostro logo poi dalla settimana successiva avremo delle riunioni, aperte ai soli sostenitori, per costruire o meglio sviluppare il programma i cui punti essenziali sono già fermi e attorno al quale ci sono dettagli da definire e smussare”.
Quindi bisognerà aspettare ancora un po’ per il primo incontro pubblico?
“Abbiamo deciso di “pilotare” in questo modo le uscite. Prima il nome della lista, poi il logo, poi le riunioni al nostro interno e infine la presentazione dei candidati”
E’ pronto a quella che si preannuncia come una sfida a due con il già sindaco Fernando Massironi affiancato dall’ex “oppositore” Federico Airoldi?
“Dopo cinque si torna all’idea iniziale, al sospetto iniziale, che la lista di Federico Airoldi del 2011 fosse stata creata per rubare voti al centro-destra per far vincere Ugo Panzeri”.
Una supposizione un po’ fantascientifica questa, visto un quinquennio di battaglie. Non crede?
“L’ho detto apposta per far dire a lei che altrimenti si sono messi insieme adesso solo per la seggiola… E in ogni caso vedremo cosa farà ora la sinistra. Solo Stefano Motta era riuscito a radunare tutti in Progetto Civico, adesso via lui, via il suo delfino Ugo Panzeri vedremo quello che succederà con l’ingresso di Federico Airoldi e con Massironi, non certamente ben visto dall’ala più estrema, dai temi della Dc…”.
Per essere alle sue prime battute, la campagna elettorale rivierasca, come a tutti i “giri”, si preannuncia già all’ultimo colpo. Almeno a parole.
A. M.