Retesalute: bando per le famiglie affidatarie (tot. 228mila €). Al via un progetto sperimentale con un ''affido di sollievo''

Per il 2016 il buono sociale per la famiglie affidatarie del distretto di Merate sarà aumentato del 10% così da essere allineato ai valori degli ambiti di Bellano e Lecco. L'approvazione del bando è stata fatta nel corso dell'assemblea di Retesalute durante la quale Flavio Donina, coordinatore Ufficio di Piano, ha relazionato sulla situazione e sulle caratteristiche dell'intervento. L'importo erogato alla famiglia si differenzia in base alle tipologie dell'affido: tempo pieno o part-time, modalità consensuale o giudiziale, buoni sociali integrativi o di appoggio. Attualmente le famiglie affidatarie sono una quarantina.


Entro il 31 marzo dovrà giungere la domanda da parte di tutte le famiglie, nuove o già affidatarie, che vogliono accedere a questa forma di sostegno economico che si aggira, per un tempo pieno, attorno ai 500 euro al mese. Lo stanziamento da parte del distretto per il 2016 ammonta a 228.885 mentre nel 2015 era stato di 224.392. "Il buono sociale si propone l'obiettivo di evitare o ritardare la istituzionalizzazione del minore facilitando i compiti di accoglienza, accudimento, educativi, di istruzione e di cura da parte di parenti o altra famiglia" e l'erogazione è incompatibile con il ricovero in struttura residenziale (salvo casi di disabilità o di criticità grave).


Da quest'anno partirà poi una sperimentazione chiamata "affido di sollievo". Trattandosi di situazione critiche, dove la stessa famiglia affidataria viene messa alla prova avendo a che fare con uno o più minori compromessi, si è pensato a un nucleo di appoggio che possa dare, in determinati momenti dell'anno, una sorta di "boccata di ossigeno".

Flavio Donina e Simona Milani

La famiglia affidataria sa così di poter contare su un'altra collocazione, temporanea, magari di pochi giorni per il minore, così da riprendere fiato ed energie. "Ci sono situazioni davvero difficili e pesanti" ha spiegato la dottoressa Simona Milani, direttrice di Retesalute "dove la famiglia affidataria è sul punto di gettare la spugna. Il nucleo di sollievo serve proprio a sperimentare una risorsa in più nel momento di bisogno di chi accoglie, dando uno spazio per rilassarsi e ritrovare la carica, fosse anche per una sola settimana". Alla famiglia di appoggio, in base a quanto stabilito dal bando, verrà riconosciuto un buono sociale mensile pari a 120 euro e per il 2016 è prevista l'attivazione di un massimo di 5 progetti.

S.V.
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