Cernusco: la donna nell'astronomia e nelle scienze. Un percorso di successi...in salita

"Un telescopio tutto per sé. Quando l'astronomia è donna": ecco il titolo dell'incontro di ieri sera che si è tenuto presso la biblioteca comunale di Cernusco, organizzato dalle consulte giovani e cultura, sport e tempo libero in collaborazione con l'INAF (Istituto nazionale di astrofisica) - osservatorio astronomico di Brera.

Ilaria Arosio

Ospite della serata, nonché relatrice dell'intera conferenza, è stata l'astrofisica Ilaria Arosio, che quotidianamente si occupa di didattica e divulgazione della materia, presso appunto la sede dell'Osservatorio. "Il titolo è ripreso da un'opera di Virginia Wolf: 'una stanza tutta per sè' che sottolinea come una donna per scrivere abbia bisogno solo di 500 sterline e di una stanza tutta sua". La studiosa ha raccontato la storia dell'astronomia con una particolare attenzione ai meriti riconosciuti, e non, alle astronome donne. "Tante donne hanno contribuito a questi studi ma la maggior parte sono rimaste sconosciute perché in passato l'accesso alla cultura da parte del sesso femminile  era seriamente compromesso. Nell'800 l'università venne aperta sia agli uomini che alle donne, ma con il fascismo sono stati riapplicati seri limiti alla cultura di quest'ultime, privandole di rivestire diverse cariche o di intraprendere innumerevoli tipologie di studi. Con il 1946, come sappiamo bene, è arrivato anche in Italia il diritto di voto per le donne e da lì in poi molte cose sono cambiate e un esempio di questa rivoluzione lo abbiamo avuto nel 1981 quando furono registrate più diplomate che diplomati. Nonostante tutto ciò, dal 1901 al 2015, sono stati assegnati solamente 49 premi Nobel alle donne, di cui 18 scientifici, e con un rapido calcolo possiamo accorgerci che questo corrisponde a una percentuale del 5,8 %... E ho arrotondato per eccesso!".


L'astrofisica ha spiegato come la situazione sia dovuta allo status di tutela a cui è stata sottomessa la donna fino al 1975, che dipendeva totalmente dal padre, dal marito e addirittura dal fratello. L'ospite è poi passata ad enunciare nei particolari gli studiosi e le studiose più importanti della storia della materia scientifica: Galileo, Newton, Herschel, Rubin e moltissimi altri, fortunatamente.


Tantissime galassie, stelle, comete, materie, catalogazioni e altri corpi che da sempre "si spostano e riposano" sopra le nostre teste, sono state scoperte da studiose donne; peccato che molti dei loro meriti se li siano presi degli uomini. "Con questa presentazione ho voluto celebrare il lavoro di tutte quelle persone, non solamente delle donne, di cui viene ignorato il merito e l'impegno. Tra queste voglio menzionare anche tutti i membri di Emergency che giorno dopo giorno si impegnano in progetti umanitari e hanno bisogno anche di noi".


La serata si è conclusa con una toccante poesia di Jorge Luis Borges:

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo
Chiara Commito
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