Metastasi: riconosciuta l'associazione a delinquere di stampo mafioso. 12 anni a Trovato e 2 a Rusconi per ''turbativa d'asta''

Il giudice Enrico Manzi,
presidente del collegio giudicante
Il 17 aprile del 2015 - un anno e 13 giorni dopo l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare che ha reso di dominio pubblico l'inchiesta Metastasi e i suoi primi risvolti penali, poi "rimpolpati" con il fascicolo bis rimasto però, tutto sommato, "snello" in considerazione dell'originale attenzione rivolta ad almeno un centinaio di lecchesi - il gup del Tribunale di Milano Roberto Arnaldi condannava a 6 anni e 8 mesi - pena finale già scontata secondo quanto prevede il rito abbreviato - l'ex consigliere comunale Ernesto Palermo e, rispettivamente a 4 anni e 6 mesi e 3 anni e 4 mesi Alessandro Nania e l'imprenditore Claudio Bongarzone, sollevando il terzetto dall'accusa più pesante, non ritenendo sussistente l'associazione per delinquere di stampo mafioso e facendo dunque così cadere il 416 bis e la relativa aggravante.
Quest'oggi, martedì 1 marzo 2016, dopo oltre tre ore di camera di consiglio, il collegio giudicante del Tribunale di Lecco, presieduto dal dr. Enrico Manzi con a latere i colleghi Salvatore Catalano e Maria Chiara Arrighi, ha ribadito il medesimo convincimento: all'esito del procedimento penale iniziato il 6 novembre 2014 presso il Palazzo di Giustizia di Milano, poi "migrato" nell'aula bunker di via Ucelli di Nemi e infine approdato "su quel ramo del Lago di Como", ha stabilito l'esistenza della presunta Locale ‘ndraghetista portata alla luce dagli inquirenti nel corso dell'inchiesta: Mario Trovato, Antonello Redaelli, Massimo Nasatti e Antonino Romeo sono- al giudizio dei giudici lecchesi - ''mafiosi''. Assolto invece da tale capo d'imputazione, Salvatore Lilliu.

Mario Trovato

La pena più pesante è stata irrogata nei confronti di Mario Trovato - indicato quale ipotizzato promotore dell'associazione per delinquere di stampo mafioso. L'uomo, originario di Marceduza (CZ), classe 1949, è stato condannato - complessivamente - a 12 anni di reclusione e ad una multa di 11.500 euro, in quanto ritenuto colpevole anche di estorsione (in concorso, ai danni dei coniugi Concetta Scarfo e Fabio Conti), tentata estorsione (in concorso con Palermo, per la vicenda dell'Old Wild West),
Marco Rusconi
 porto illegale d'arma da fuoco e turbativa d'asta (in concorso, per la vicenda del Pratone).
10 anni sono stati irrogati nei confronti del taxista valmadrerese Antonello Redaelli, 2 anni per il ferraiolo con origini sarde Saverio Lilliu, 8 anni per il pregiudicato Antonio Romeo e 8 anni per Massimo Nasatti, il più giovane del supposto sodalizio, tutti gravati di più capi d'imputazione oltre all'associazione.
Condannato anche Marco Rusconi, al tempo dei fatti che lo hanno portato a processo 33enne sindaco di Valmadrera, al suo primo mandato elettorale. L'ingegnere, esponente del Pd locale, è stato riconosciuto colpevole di turbativa d'asta per l'ormai arcinota questione del bando per l'aggiudicazione della gestione del rettangolo verde a lago, a Parè. Otto gli anni che il pubblico ministero Bruna Albertini aveva chiesto per lui. 2 anni oltre al pagamento di 1000 euro di multa la condanna (pena sospesa e non menzione). Assolto invece dal reato di corruzione.
Completa la lista degli imputati per il filone principale dell'inchiesta, l'imprenditore pescate Claudio Crotta riconosciuto colpevole di corruzione per aver corrisposto del denaro al fine di far stralciare dal piano del governo del territorio una strada prevista su un proprio terreno ad Acquate, nei pressi del santuario della Madonna di Lourdes: 2 anni e 3 msi la pena inflitta nei suoi confronti.
Egli era chiamato a rispondere anche di riciclaggio nell'ambito del filone bis del processo così altri soggetti.

Per quanto attiene tale "capitolo" e le presunte intestazioni fittizie di attività queste le decisioni del giudici:

- 2 anni e 8 mesi per Stefania Shanna Trovato

- 2 anni e 8 mesi per Giacomo Trovato

- 2 anni e 8 mesi per Franco Trovato

- 3 anni per Rolando Trovato

- assolti Claudio Bongarzone, la brasiliana Gilvana Goncalves (intestataria del Dous Loucos di Valmadrera), il geometra oggionese Alessio Ghislanzoni (ipotizzato socio occulto della Rinnovo Immboliare) e il pensionato lecchese, tecnico nel settore delle macchinette Gaetano Mauri (presunto socio occulto della DBM Electronics).

- condanna a 2 anni per il barista valmadrerese Gian Guido Mazza (supposto prestanome per la gestione del Night milanese Margot)
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