Merate: installato il magnete per la Risonanza del Mandic
Arrivato in mattinata e immediatamente scaricato, per il posizionamento presso lo spazio dedicato all’installazione dell’impianto, il magnete della nuova Risonanza Magnetica Nucleare dell’Ospedale Mandic.
Concluse tutte le opere strutturali e murarie, in seguito al ridisegno dell’area radiologica dell’Ospedale, si aspettava soltanto quest’ultimo passaggio per completare l’intervento che , tra poco, consentirà ai meratesi di avere a disposizione un ulteriore opportunità diagnostico-strumentale, attesa da tempo.
Ultimato l’allestimento dell’apparecchiatura si dovrà mettere in moto il necessario collaudo della strumentazione, previsto entro la fine di marzo, e avviare tutto l’iter amministrativo per l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni da parte dell’ATS. E’ molto probabile – se tutto procederà senza imprevisti – che le prime prestazioni diagnostiche potranno essere messe in campo già da metà aprile.
La nuova apparecchiatura del Mandic, è una RMN Philips da un 1,5 Tesla: rappresenta l’ultimo stadio dell’evoluzione tecnologica nel settore della diagnostica per immagini. Consente indagini di altissimo livello e un dettaglio informativo per qualsiasi parte del corpo. L’apparecchiatura è dotata di tutti i metodi di scansione disponibili, in grado di rispondere alle esigenze di diagnostica sia in campo neurologico che per applicazioni body, angiografiche, cardiache oltre che per studi ortopedici ad alta risoluzione. Questa tecnologia d’eccellenza offre al paziente comfort, una possibilità di posizionamento e velocità di esecuzione che, insieme, riducono una certa sensazione di claustrofobia.
“La new entry tecnologica – spiega Rodolfo Milani Capialbi , Direttore del Dipartimento Immagini e Terapia Radiante, nonché primario della Radiologia dell’Ospedale di Merate – è una grossa opportunità per il meratese, ma complessivamente , anche per tutta l’ASST. Il mio auspicio è che l’attività diagnostica della nuova apparecchiatura contribuisca in maniera determinante nel ridurre i tempi di attesta dei paziente degenti, ambulatoriali e per tutta l’utenza esterna, incrementando la competitività della nostra offerta”.
Concluse tutte le opere strutturali e murarie, in seguito al ridisegno dell’area radiologica dell’Ospedale, si aspettava soltanto quest’ultimo passaggio per completare l’intervento che , tra poco, consentirà ai meratesi di avere a disposizione un ulteriore opportunità diagnostico-strumentale, attesa da tempo.
Ultimato l’allestimento dell’apparecchiatura si dovrà mettere in moto il necessario collaudo della strumentazione, previsto entro la fine di marzo, e avviare tutto l’iter amministrativo per l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni da parte dell’ATS. E’ molto probabile – se tutto procederà senza imprevisti – che le prime prestazioni diagnostiche potranno essere messe in campo già da metà aprile.
La nuova apparecchiatura del Mandic, è una RMN Philips da un 1,5 Tesla: rappresenta l’ultimo stadio dell’evoluzione tecnologica nel settore della diagnostica per immagini. Consente indagini di altissimo livello e un dettaglio informativo per qualsiasi parte del corpo. L’apparecchiatura è dotata di tutti i metodi di scansione disponibili, in grado di rispondere alle esigenze di diagnostica sia in campo neurologico che per applicazioni body, angiografiche, cardiache oltre che per studi ortopedici ad alta risoluzione. Questa tecnologia d’eccellenza offre al paziente comfort, una possibilità di posizionamento e velocità di esecuzione che, insieme, riducono una certa sensazione di claustrofobia.
“La new entry tecnologica – spiega Rodolfo Milani Capialbi , Direttore del Dipartimento Immagini e Terapia Radiante, nonché primario della Radiologia dell’Ospedale di Merate – è una grossa opportunità per il meratese, ma complessivamente , anche per tutta l’ASST. Il mio auspicio è che l’attività diagnostica della nuova apparecchiatura contribuisca in maniera determinante nel ridurre i tempi di attesta dei paziente degenti, ambulatoriali e per tutta l’utenza esterna, incrementando la competitività della nostra offerta”.