Merate: una Messa ricordando Nikolajewka e i suoi caduti per dire ''Mai più la guerra''
Come ogni anno gli alpini della sezione meratese unitamente agli amici dell'intero territorio provinciale, hanno fatto memoria della grande battaglia di Nikolajewka dove a farla da padrone fu il freddo gelido della Russia che sterminò, unitamente ai colpi di arma da fuoco, migliaia di soldati.
L'appuntamento, rinnovato anche quest'anno nella cappella dell'oratorio di Merate, ha visto la partecipazione di tanti, tanti alpini, giovani e meno giovani, tutti orgogliosi di indossare la penna nera sul cappello verde, bordato di medaglie e di pregare per coloro che "sono passati avanti".
A celebrare la funzione sono stati il prevosto Don Luigi e il coadiutore Don Luca, mentre l'animazione della Messa è stata affidata al coro Stelutis di Brivio.
Dopo il ricordo della battaglia e di quei giorni drammatici, la parola è passata nell'omelia al prevosto che ha invitato tutti a "diventare persone sagge, che non fomentano la guerra. Colui che sa dire grazie in modo spontaneo ha sicuramente un cuore buono. Mai più la guerra e mai più violenza".
VIDEO
Presenti nelle prime file il sindaco Andrea Massironi, il consigliere alpino Massimo Panzeri e una rappresentanza delle forze militari.
L'appuntamento, rinnovato anche quest'anno nella cappella dell'oratorio di Merate, ha visto la partecipazione di tanti, tanti alpini, giovani e meno giovani, tutti orgogliosi di indossare la penna nera sul cappello verde, bordato di medaglie e di pregare per coloro che "sono passati avanti".
A celebrare la funzione sono stati il prevosto Don Luigi e il coadiutore Don Luca, mentre l'animazione della Messa è stata affidata al coro Stelutis di Brivio.
La reliquia del Beato Don Carlo Gnocchi
Dopo il ricordo della battaglia e di quei giorni drammatici, la parola è passata nell'omelia al prevosto che ha invitato tutti a "diventare persone sagge, che non fomentano la guerra. Colui che sa dire grazie in modo spontaneo ha sicuramente un cuore buono. Mai più la guerra e mai più violenza".
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Presenti nelle prime file il sindaco Andrea Massironi, il consigliere alpino Massimo Panzeri e una rappresentanza delle forze militari.