Brivio, il racconto dei proprietari dell'ex Barchetta: il locale diventato il 'covo' di 10-15 ragazzini

Hanno forzato - probabilmente semplicemente prendendola a spallate - la porta principale, in legno, richiudendola poi alle loro spalle con il chiavistello interno per evitare "visite indesiderate". Si arricchisce di particolari la vicenda dell'occupazione abusiva dei locali noti a Brivio come l'ex Pizzeria Barchetta, seppur l'attività sia passata di mano più volte, cambiando nome e gestori, fino alla completa dismissione.

Gli interni dell'ex pizzeria in due fotografie ricevute dai proprietari dopo il "blitz" di sabato scorso
Come si può vedere, all'interno dello stanzone, gli "occupanti" hanno anche mangiato e bevuto

E nel dettagliare l'accaduto, ci tocca passare dal singolare al plurale. Sembrerebbe infatti che all'interno del locale non sia stato "pizzicato" un solo soggetto bensì una "banda" di "10 - 15 ragazzini" come ci è stato raccontato dai proprietari dell'immobile preso di mira che hanno tenuto a sottolineare come, dalle informazioni fornite loro dalla forze dell'ordine e dai residenti della piazza su cui lo stabile si affaccia, "la cosa andava avanti da giorni: per entrare e uscire, dopo aver forzato la porta in legno, si sono serviti di una seconda porta, quella d'emergenza, con il maniglione antipanico. All'interno della pizzeria sicuramente qualcuno ha dormito: è stato trovato un sacco a pelo. Hanno anche tentato di accendere il forno delle pizze ma chiaramente, utilizzando solo della carta, non ci sono riusciti, optando poi per utilizzare una stufetta rimasta all'interno del locale dove l'allaccio elettrico è stato mantenuto. Serratura a parte, non sembrerebbe aver fatto altri danni, seppur sembrerebbe siano sparite delle cose: una poltrona e una stufa sicuramente. Dalla pizzeria sono inoltre passati anche in tutti gli altri appartamenti dei piani superiori, tutti sfitti e aperti in attesa della ristrutturazione dell'intero palazzo. Una signora la cui abitazione si affaccia sul nostro stabile ci ha raccontato di aver sentito degli schiamazzi nella nottata tra giovedì e venerdì scorsi ma di non aver ritenuto di fare una segnalazione. Noi siamo stati poi avvisati dai Carabinieri perché qualcun altro gli aveva informati del via - vai: sabato sera avevamo quindi appuntamento con loro, per procedere ad un sopralluogo. Prima dell'arrivo della pattuglia, ingenuamente, abbiamo però toccato la porta in legno: da dentro, sentito il rumore, sono scappati tutti velocemente passando dalla porta della cucina che immette sul retro: abbiamo visto correre via non una sola persona ma 10 - 15 ragazzini, alcuni dei quali probabilmente nemmeno maggiorenni ma non essendo noi del paese, non abbiamo avuto modo di riconoscerli. Uno però, nella fretta, ha dimenticato in pizzeria la giacchetta all'interno della quale i Carabinieri - che già lo conoscono - hanno trovato i documenti. Ci è stato detto essere un ragazzo di Brivio, senza però fissa dimora. Ci è perfino stato chiesto di restituirgli il sacco a pelo rimasto nel locale, trattandosi di un "bene di prima necessità" per lui. Per l'accaduto abbiamo sporto regolare denuncia. Speriamo ora che le telecamere della piazza possano aiutare a identificare anche gli altri".
A. M.
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