PM 10, dicembre: Merate più smog di Milano, Como e Lecco. Media più alta, 30 sconfinamenti ma nessun provvedimento
Ieri, 31 dicembre 2015, il quantitativo di polveri sottili nell'aria è rientrato sotto il valore limite di 50 microgrammi per metro cubo. E per Merate è stato l'unico giorno di questo drammatico dicembre. Oggi, capodanno le cose vanno meglio grazie alle correnti d'aria e domani, sabato, si attende un po' di neve che dovrebbe così porre fine, almeno per il momento, a questa situazione davvero grave per la salute di tutti ma in particolare di anziani e bambini. Si discuterà ancora per qualche giorno sulle modalità d'intervento poi, finita l'emergenza, tutto tornerà nel dimenticatoio. Fino alla prossima. Di fatto erano anni che non si registravano valori così elevati per un periodo tanto lungo.
E i dati che mostriamo nella tabella indicano che proprio Merate - e naturalmente tutto il circondario - risulta essere tra le città più inquinate di Lombardia. I dati del mese di dicembre sono implacabili: 30 sconfinamenti su 31 giorni; una media di 78,2 microgrammi per metro cubo contro i 75,7 di via Senato a Milano, uno dei quartieri più colpiti dallo smog. Media più alta ancora di quella registrata a Como centro, il 64% in più rispetto al nostro capoluogo, centralina di via Amendola. Dunque per Merate e hinterland una situazione disastrosa ma del tutto fuori dall'agenda dei nostri sindaci. Viene quasi il sospetto che questa agenda sia in realtà un'agendina composta da un paio di pagine, non di più a giudicare anche dalla scarsità di interesse verso la riforma sanitaria. Siamo ben lontani dalle iniziative, anche se a volte più di sensibilizzazione che di concretezza messe in campo dai vari Battista Albani, Marco Molgora, Paolo Strina, Alessandro Brambilla e altri primi cittadini del passato.
Il picco di PM10 nell'aria, nelle quattro città prese in esame si è registrato a Como il 1° dicembre con ben 130 microgrammi per mc. Sempre Como, causa la sua collocazione in una conca, ha segnato il secondo e il terzo picco con 122 e 117. Tre sconfinamenti per valori doppi - cioè sopra 100 - a Milano e due a Merate. Nessuno a Lecco. La prima settimana del trascorso mese di dicembre vede Como con la maglia nera con ben cinque sconfinamenti superiori a 100. Poi però la situazione migliora nell'ex capoluogo e peggiora a Merate che nella seconda settimana rileva la maglia nera da Como e la indossa per almeno sette giorni. Dalla seconda quindicina in avanti è quasi sempre Merate a guidare la pessima classifica con qualche occasionale sorpasso da parte di Milano e Como. Lecco si mantiene sempre in quarta posizione tanto che la sua media giornaliera risulterà a fine dicembre sotto la soglia limite per 22 giorni con una media finale di 50,1. Insomma dentro il parametro di legge.
Como è rientrata nel limite dal giorno 28, Milano e Merate solo il giorno 31 con indici medi pari rispettivamente a 34 e 42.
Nei prossimi giorni la situazione generale dovrebbe migliorare notevolmente. Ma mentre a Milano, Como e Lecco sono stati assunti provvedimenti di varia natura al fine di contrastare questo micidiale smog, Merate è rimasta a guardare. Neppure un dibattito. Neanche un'interrogazione. Anche i nostri ambientalisti sono andati in vacanza.
La media del mese di dicembre nelle centraline delle 4 città considerate
E i dati che mostriamo nella tabella indicano che proprio Merate - e naturalmente tutto il circondario - risulta essere tra le città più inquinate di Lombardia. I dati del mese di dicembre sono implacabili: 30 sconfinamenti su 31 giorni; una media di 78,2 microgrammi per metro cubo contro i 75,7 di via Senato a Milano, uno dei quartieri più colpiti dallo smog. Media più alta ancora di quella registrata a Como centro, il 64% in più rispetto al nostro capoluogo, centralina di via Amendola. Dunque per Merate e hinterland una situazione disastrosa ma del tutto fuori dall'agenda dei nostri sindaci. Viene quasi il sospetto che questa agenda sia in realtà un'agendina composta da un paio di pagine, non di più a giudicare anche dalla scarsità di interesse verso la riforma sanitaria. Siamo ben lontani dalle iniziative, anche se a volte più di sensibilizzazione che di concretezza messe in campo dai vari Battista Albani, Marco Molgora, Paolo Strina, Alessandro Brambilla e altri primi cittadini del passato.
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Il picco di PM10 nell'aria, nelle quattro città prese in esame si è registrato a Como il 1° dicembre con ben 130 microgrammi per mc. Sempre Como, causa la sua collocazione in una conca, ha segnato il secondo e il terzo picco con 122 e 117. Tre sconfinamenti per valori doppi - cioè sopra 100 - a Milano e due a Merate. Nessuno a Lecco. La prima settimana del trascorso mese di dicembre vede Como con la maglia nera con ben cinque sconfinamenti superiori a 100. Poi però la situazione migliora nell'ex capoluogo e peggiora a Merate che nella seconda settimana rileva la maglia nera da Como e la indossa per almeno sette giorni. Dalla seconda quindicina in avanti è quasi sempre Merate a guidare la pessima classifica con qualche occasionale sorpasso da parte di Milano e Como. Lecco si mantiene sempre in quarta posizione tanto che la sua media giornaliera risulterà a fine dicembre sotto la soglia limite per 22 giorni con una media finale di 50,1. Insomma dentro il parametro di legge.
Como è rientrata nel limite dal giorno 28, Milano e Merate solo il giorno 31 con indici medi pari rispettivamente a 34 e 42.
Nei prossimi giorni la situazione generale dovrebbe migliorare notevolmente. Ma mentre a Milano, Como e Lecco sono stati assunti provvedimenti di varia natura al fine di contrastare questo micidiale smog, Merate è rimasta a guardare. Neppure un dibattito. Neanche un'interrogazione. Anche i nostri ambientalisti sono andati in vacanza.