Polveri sottili: da gennaio più di 80 giorni oltre i limiti consentiti dalla norma a Merate

Se Milano, Roma, Torino, Pavia non stanno per nulla bene, optando per il blocco totale del traffico o le targhe alterne, di certo Merate non gode di miglior salute.
La centralina ARPA (Agenzia Regionale Protezione dell'Ambiente) posizionata in Via Santa Maria di Loreto, al confine con Cernusco, ha infatti registrato per la concentrazione di particolato nell'aria i dati peggiori di tutta la provincia sia come media di microgrammi su metro cubo che come numero di sforamenti.


Allo scadere dell'anno, Merate ha già toccato quota 83 giorni oltre la media dei 50µg/mc, sforando ampiamente il limite dei 35 sforamenti stabiliti dall' Europa da gennaio a dicembre. Resta nella media annuale di 40 µg/mc tollerata dalla UE, il valore registrato in questi primi 359 gg.
I momenti peggiori sono stati a febbraio e a dicembre quando la concentrazione di PM10 è andata oltre i 100 µg/mc.
Pur non potendo stilare una media sull'intero 2015, si può già vedere che il numero degli sforamenti è aumentato (siamo a quota 83 contro i 46 del 2014) e la media è di 10 punti superiore rispetto all'anno precedente quando era stata di 29,4 µg/mc.
Tra le stazioni lecchesi la "peggiore" è Valmadrera con 40 giorni oltre il limite dei 50 µg/mc e una media di 27,4 µg/mc. Lecco città per ora è rimasta ancora nei parametri previsti dalla normativa europea.

CLICCA SULL'IMMAGINE PER VISUALIZZARE TUTTI I DATI DA GENNAIO

Le condizioni meteorologiche e l'assenza di piogge sino almeno ai primi giorni dell'anno non portano a sperare a un miglioramento della salubrità dell'aria e a una riduzione della concentrazione di polveri.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.