Sanità: la Lega meratese incontra Maroni ''Il Mandic resterà un presidio di 1°livello''
Lo scorso Sabato , il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha radunato a Milano tutti gli amministratori leghisti lombardi per un incontro informativo in vista dell'imminente entrata in vigore della legge che riforma il sistema socio-sanitario regionale.
Maroni ha fatto di questa riforma il vero e proprio cavallo di battaglia della sua legislatura tant'è che, per assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto l'importante delega al welfare.
Ecco quali sono i principali punti emersi:
- entro il 23/12 è confermato che verranno nominati gli 8 direttori delle nuove ATS che sostituiranno le precedenti 15 ASL e si occuperanno di programmazione ed acquisti.
- a loro volta i nuovi direttori generali, che resteranno in carica 3 anni, nomineranno i rispettivi direttori socio-sanitari ed amministrativi entro la fine di Gennaio. Saranno queste le figure che gestiranno in concreto i vari presidi.
- la riforma che ha già ottenuto un placet formale sia dal punto di vista giuridico sia, si badi bene, da quello governativo, sarà, per i prossimi 3 anni, anche una sorta di laboratorio sperimentale per quella che sarà la futura sanità nazionale
- a pieno regime, si stima, che si risparmieranno a livello regionale più di 400 mil di € annui che, oltre a compensare i continui tagli lineari di risorse dal governo centrale, saranno comunque reimmessi nel sistema in termini di investimenti
- importante anzi fondamentale sarà il ruolo degli amministratori locali cui spetterà il compito, soprattutto nella prima fase, di rapportarsi con i nuovi direttori socio-sanitari, veri custodi delle casseforti locali, che dovranno essere supportati nell'equa distribuzione territoriale delle risorse loro assegnate. Spetterà proprio a loro il compito di segnalare, responsabilmente, eventuali mancanze o falle.
All'incontro erano, ovviamente, presenti anche i nostri rappresentati locali che hanno incalzato il governatore sul futuro del presidio di Merate palesando evidente preoccupazione a riguardo. Sia Maroni che il consigliere Rizzi, relatore della legge, ci hanno assicurato che non vi sarà alcun ridimensionamento del Mandic che, anzi, manterrà il ruolo di ospedale di primo livello dotato di adeguato personale ed infrastrutture.
La stretta di mano che ha concluso l'incontro, vale per noi come un contratto che non esiteremo a chiedere di far rispettare qualora le cose non dovessero andare nella direzione auspicata.
Abbiamo strappato, infine, l'impegno a partecipare entro la prima decade di Febbraio, ad un incontro pubblico che la nostra sezione intende organizzare a Merate per dibattere sul tema, approfittando con l'occasione per conoscere, magari, i nuovi dirigenti .
Maroni ha fatto di questa riforma il vero e proprio cavallo di battaglia della sua legislatura tant'è che, per assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto l'importante delega al welfare.
Ecco quali sono i principali punti emersi:
- entro il 23/12 è confermato che verranno nominati gli 8 direttori delle nuove ATS che sostituiranno le precedenti 15 ASL e si occuperanno di programmazione ed acquisti.
- a loro volta i nuovi direttori generali, che resteranno in carica 3 anni, nomineranno i rispettivi direttori socio-sanitari ed amministrativi entro la fine di Gennaio. Saranno queste le figure che gestiranno in concreto i vari presidi.
- la riforma che ha già ottenuto un placet formale sia dal punto di vista giuridico sia, si badi bene, da quello governativo, sarà, per i prossimi 3 anni, anche una sorta di laboratorio sperimentale per quella che sarà la futura sanità nazionale
- a pieno regime, si stima, che si risparmieranno a livello regionale più di 400 mil di € annui che, oltre a compensare i continui tagli lineari di risorse dal governo centrale, saranno comunque reimmessi nel sistema in termini di investimenti
- importante anzi fondamentale sarà il ruolo degli amministratori locali cui spetterà il compito, soprattutto nella prima fase, di rapportarsi con i nuovi direttori socio-sanitari, veri custodi delle casseforti locali, che dovranno essere supportati nell'equa distribuzione territoriale delle risorse loro assegnate. Spetterà proprio a loro il compito di segnalare, responsabilmente, eventuali mancanze o falle.
All'incontro erano, ovviamente, presenti anche i nostri rappresentati locali che hanno incalzato il governatore sul futuro del presidio di Merate palesando evidente preoccupazione a riguardo. Sia Maroni che il consigliere Rizzi, relatore della legge, ci hanno assicurato che non vi sarà alcun ridimensionamento del Mandic che, anzi, manterrà il ruolo di ospedale di primo livello dotato di adeguato personale ed infrastrutture.
La stretta di mano che ha concluso l'incontro, vale per noi come un contratto che non esiteremo a chiedere di far rispettare qualora le cose non dovessero andare nella direzione auspicata.
Abbiamo strappato, infine, l'impegno a partecipare entro la prima decade di Febbraio, ad un incontro pubblico che la nostra sezione intende organizzare a Merate per dibattere sul tema, approfittando con l'occasione per conoscere, magari, i nuovi dirigenti .
Lega Nord sez. Merate