Merate: il PD chiama a raccolta per parlare di sociosanitario Sindaci assenti. Il cons.Straniero illustra i punti della Riforma

All'interno dell'iniziativa "Parliamo di noi", il circolo PD di Merate ha organizzato una tavola rotonda per parlare di Sanità alla luce della legge regionale 11 agosto 2015 e successiva delibera di giunta n. X/4307 del 16 novembre.


Un momento di approfondimento e confronto che ha fatto confluire nella platea della sala civica di Merate una quarantina di addetti ai lavori, tra amministratori e operatori sanitari.

Il consigliere regionale Raffaele Straniero


Decisamente deludente la presenza degli stessi sindaci del PD di cui si contavano solo Adele Gatti di Airuno e Bruno Crippa di Missaglia.

Sul palco, introdotto da Canzio Dusi, il consigliere regionale Raffaele Straniero ha fornito una sintesi della legge regionale, oggetto di "un tavolo di confronto positivo tra maggioranza e minoranza e teso al dialogo" , che ha portato a 2.000 emendamenti presentati dal PD e da Patto Civico, 2.384 subemendamenti e 10.600 ordini del giorno.

Da sinistra Alessandro Salvioni, Raffaele Straniero, Canzio Dusi, Felice Baio, Andrea Massironi e Filippo Galbiati


Tra le proposte suggerite dalla minoranza, sette hanno trovato il favore della giunta a partire dallo stesso presidente Roberto Maroni che ha seguito di persona i lavori: ticket, scelta dei manager sanitari (non più in base a una discrezionalità assoluta), agenzia di controllo, remunerazioni, rimborsi e forfait, procedure online, distretti sociosanitari (che erano stati cancellati e con questa modifica re-introdotti).

L'integrazione tra i comparti del sanitario e del socio sanitario ha portato ad un momento unificante che si è tradotto in un nuovo assessorato unico al welfare e nella ripartizione in 8 ATS (Agenzie di Tutela della Salute finalizzate alla programmazione) e 27 ASST (Aziende Socio-Sanitarie Territoriali per l'erogazione dei servizi).


Oggi in aula al Pirellone è andato l'adeguamento della legge 23/2015 in base alle osservazioni formulate dal Ministero della Salute, sottolineando il carattere sperimentale di ATS e ASST. Un plauso è arrivato dal consigliere Straniero per il lavoro svolto sul territorio meratese e casatese per la tutela dei presidi, tramite anche la mozione territoriale presentata in consiglio il 24 novembre e approvata all'unanimità.

Tre i punti su cui ci si è soffermati nel corso della serata:
- la valorizzazione del rapporto tra territorio e ospedale con il Mandic a fare da motore
- il mantenimento dell'autonomia distrettuale
- l'integrazione tra ospedale e territorio e in particolare con i medici di base




A seguito della costituzione delle nuove Ats, le sedi sono:

Ats della montagna - Sondrio
Ats di Brescia - Brescia
Ats della Brianza - Monza
Ats della Val Padana - Mantova
Ats di Pavia - Pavia
Ats di Bergamo - Bergamo
Ats dell'Insubria - Varese
Ats Citta' Metropolitana di Milano - Milano.




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