Il pubblico: i sindaci abbiano un ruolo o saranno schiacciati

Tra il pubblico si sono contati sulle dita di una mano gli interventi.

"Mi chiedo come faremo ad andare avanti dal 1 gennaio 2016, pena pesanti sanzioni per l'azienda ospedaliera da parte dell'Europa, vista la normativa cui l'Italia è tenuta ad adeguarsi dal 25 novembre? Tanto per fare un esempio, gli screening stessi non possono continuare in queste condizioni" ha sbottato la dottoressa Silvia Villa, oncologa, nonché membro della minoranza consigliare di Merate, facendo riferimento all'inadeguatezza di personale dell'AO.

La dottoressa Silvia Villa


"Non dimentichiamo che la Regione non farà mai mettere le mani ai sindaci sulla spesa sanitaria" ha sbottato Gino Sala "se uno vuole risparmiare non deve farlo solo sugli ospedali pubblici ma anche su quelli privati. A fronte del taglio dei posti letto di medicina, io dico che o c'è una reazione quando accadono queste cose o non si farà che peggiorare. Mi chiedo: quanto vigila l'assessorato preposto sui propri direttori generali? Il Mandic è di primo livello e chi deve tagliare è Lecco con le superspecialità, spiace per loro. O i sindaci riescono a esprimere un ruolo o costoro ci passeranno sopra come dei carri armati".

Da sinistra Fabiola Dreossi, Gigliola Sironi, Ercole Redaelli e Ambrogio Sala

Aldo Castelli, Dario Perego e Alfonso Galbusera


"Questa riforma non può essere applicata se non si mantiene efficiente ed efficace il lavoro dell'ospedale" è stato invece il commento molto diretto di Gigliola Sironi "Il Mandic è stato il primo ospedale nel 1975 ad aprirsi al territorio. I sindaci il ruolo se lo devono prendere, altrimenti non glielo ridarà nessuno".

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