Accadeva 30 anni fa/33, 16-30 novembre: ''isola pedonale'' in centro Merate. Al via il progetto del Liceo in via dei Lodovichi

Gli ultimi giorni del mese di novembre del 1985 sono caratterizzati a Merate dall'intenso dibattito sulla chiusura o meno al traffico veicolare del centro storico. Andrea Colombo, assessore allo sport e Giovanni Battista Albani assessore ai lavori pubblici e vice sindaco sono schieratissimi sull'ipotesi di chiudere nei fine settimana via Manzoni e anche le due piazze principali, Prinetti e degli Eroi lasciando solo il traffico che scorre sull'asse via Cornaggia-via Lombardia e viceversa. Le idee su come realizzare questa sorta di "isola pedonale" sono diverse, anche suggestive: una ad esempio si basa sull'installazione di un semaforo in via Trento in modo che il traffico in salita e discesa sia regolato a senso alterno. Va detto che allora anche via Lombardia era interamente percorribile, come via Donato Frisia, divenute successivamente a senso unico. Bisognerà però aspettare la metà degli anni '90 per vedere il grande intervento di risistemazione del centro storico che da allora diventerà tutti i giorni un'isola pedonale.

 

Giovanni Battista Albani e Andrea Colombo

 

Piazza Prinetti con le auto

Sempre in tema viabilità c'è da registrare il no secco delle amministrazioni interessate al progetto di una bretella tra Usmate e Nibionno, una nuova strada che in realtà avrebbe potuto rivelarsi strategica per togliere il traffico diretto a Como dall'asse 36 dello Spluga che attraversava tutti i paesi fino a Calco. Allora la tangenziale Est si fermava a Vimercate pur essendoci in bozza il progetto di allungamento fino alla camionabile con un grande svincolo all'altezza di Cascina Corrada a Usmate.
 

Giliola Sironi, assessore provinciale all'istruzione  rilancia il progetto di un liceo a Merate ad affiancare all'istituto tecnico Viganò. Fino a quel momento a Merate funziona un biennio del Grassi di Lecco presso le scuole elementari di Sartirana. Ma la capienza è modesta e le domande tantissime. Il Comune mette a disposizione 9mila mq. di terreno proprio vicino al Viganò. Tocca alla Provincia reperire le risorse per realizzare il polo scolastico superiore con l'avvio del quinquennio di Liceo.

 

Gigliola Sironi e il polo di Via dei Lodovichi
 

Brutte notizie invece dal fronte occupazionale. La crisi di "cinquantini" ha colpito anche due marchi storici lecchesi, la Fantic Motor di Barzago e l'Agrati Garelli di Monticello. I due stabilimenti dichiarano un surplus di addetti. La mitica "Fantic" con l'altrettanto mitico "Caballero 50" che ha vissuto 20 anni da leone sfornando modelli su modelli al punto da fare concorrenza alla Malaguti è ormai in crisi irreversibile e presso il tribunale di Lecco giace la richiesta di concordato preventivo. In quei giorni anche un'altra azienda storica viene ammessa alla procedura concordataria, la "Briantea" di Casatenovo.

Il mitico Caballero 50
 

La Giunta cittadina propone, e il Consiglio approva all'unanimità, l'acquisto di un vecchio edificio in via Sant'Ambrogio di proprietà di Elena e Filippo Baslini, per 250 milioni di lire. L'intenzione è di trasformare l'edificio in casa per gli anziani con diversi minialloggi. Il fabbricato, risalente al 1720, era già stato sede del primo presidio ospedaliero cittadino, poi della Pretura, quindi delle carceri e infine del circolino di ispirazione democristiana. Accolta in Aula la proposta di Giuseppe Zerbi (Pci) di creare all'interno anche uno spazio comune per socializzare; respinta invece quella di Giorgio Maternini (Pri) di destinare qualche alloggio anche alle giovani coppie.

Giorgio Maternini


Il fabbricato di Via Sant'Ambrogio


Il conte Dal Verme, scomparso a Milano nella sua casa di via Puccini, viene sepolto nella cappella di famiglia del cimitero cittadino. Lomagna festeggia l'ingresso del nuovo parroco, don Lodovico Cazzaniga. Imbersago si prepara per la festa del 1° dicembre quando in paese farà il suo ingresso ufficiale il parroco don Luigi Brambilla.

Don Lodovico e don Luigi


 
Sul fronte della "nera" ci sono da registrare la rapina alle poste di Besana, bottino 3 milioni di lire e i furti alle scuole e al municipio di Perego. Una 42enne decide di farla finita gettandosi nelle gelide acque del fiume Adda. In via Parini, nel pub ormai chiuso da moltissimi anni, entrano due giovani già vistosamente alticci. Si accendono diverbi con i clienti e la proprietaria, fino a quando arriva un giovane che si spaccia per un carabiniere in borghese, accompagnato da altri compagni. Inevitabile la scazzottata. Vola di tutto nel pub, botte da orbi. Finalmente arrivano i carabinieri veri ma il sedicente militare e gli amici sono fuggiti. I due ubriachi dopo la visita al Ps finiscono in cella e il giorno successivo sono condannati a 4 mesi e 20 giorni. Un'ora dopo la sentenza l'auto della titolare prende fuoco. Incendio doloso diranno gli investigatori. A Sirtori, infine, singolare rapina: due giovani a bordo di una Golf speronano l'auto di una donna, poi quando scendono per scambiarsi i dati delle rispettive assicurazioni uno dei due estrae la pistola e rapina la poveretta di pelliccia collier braccialetti e anelli. Bottino almeno 5 milioni di lire.
 

Mario Gallina


A Merate è ancora la Dc a tenere banco. Ricordate gli attacchi di immobilismo rivolti allo scudocrociato comunale retto da Giacomo Romerio a opera del Pci? Ebbene il partito sotto la guida di Mario Gallina si era ritirato a Sabbioncello per una giornata di meditazione. Da quel ritiro è uscito un programma quinquennale da far tremare i polsi. Basta citare le opere pubbliche previste: un bocciodromo sull'area ex Catenificio (mai realizzato), il campo di calcio a Cassina, la palestra a Pagnano e la nuova sede dei vigili del fuoco, una pista di atletica e la piscina scoperta in via Matteotti. Nel tempo quasi tutto si riuscirà a realizzare.

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