Caro direttore, c’è una figura di bianco vestita che nei reparti del Mandic racconta di segreti accordi tra Azienda e Municipio e...
Caro direttore
Da qualche giorno una figura di bianco vestita, più simile a san Giovanni Battista che a un direttore sanitario, si aggira tra le corsie del San Leopoldo Mandic diffondendo la buona novella: "Amici cari, colleghi tutti, lo so, stiamo attraversando un momentaccio: ci tagliano i posti letto, si sottraggono il personale che poi impiegano a Lecco per le pulizie al nuovo reparto di riabilitazione, ci fottono i macchinari e persino carrelli e mobiletti. L'erba cresce, la manutenzione cala, la sicurezza è a zero. Insomma, cari amici e colleghi tutti siamo nella merda, ma guardate avanti, non all'oggi e neanche al domani; diciamo al dopodomani e abbiate fede. Il futuro del San Leopoldo Mandic è fulgido e quel che abbiamo perso - e perderemo - ci sarà ricompensato non nel regno dei cieli ma già su questa terra, quando l'algida commissaria straordinaria sarà nominata direttore generale dell'Asst di Lecco. Da quel momento i nostri guai saranno finiti e inizierà un periodo fecondo e ricco di soddisfazioni per tutti. Come posso esserne certo? Perché so di un vertice segreto tra la nostra Commissaria e il Sindaco di Merate, assistito dal suo assessore di punta. I tre si sono accordati per la mossa in due fasi. La prima consiste nello smantellamento progressivo del Mandic senza che si levino strepiti e proteste; la seconda nel ri-potenziamento del nostro ospedale come ricompensa per il silenzio durante lo spiumaggio. C'è da crederci? Perché no, se i meratesi hanno votati quei due vuol dire che sono scafati e meritevoli di fiducia. Non si faranno infinocchiare da un'algida signora spesso di rosso vestita".
Da qualche giorno una figura di bianco vestita, più simile a san Giovanni Battista che a un direttore sanitario, si aggira tra le corsie del San Leopoldo Mandic diffondendo la buona novella: "Amici cari, colleghi tutti, lo so, stiamo attraversando un momentaccio: ci tagliano i posti letto, si sottraggono il personale che poi impiegano a Lecco per le pulizie al nuovo reparto di riabilitazione, ci fottono i macchinari e persino carrelli e mobiletti. L'erba cresce, la manutenzione cala, la sicurezza è a zero. Insomma, cari amici e colleghi tutti siamo nella merda, ma guardate avanti, non all'oggi e neanche al domani; diciamo al dopodomani e abbiate fede. Il futuro del San Leopoldo Mandic è fulgido e quel che abbiamo perso - e perderemo - ci sarà ricompensato non nel regno dei cieli ma già su questa terra, quando l'algida commissaria straordinaria sarà nominata direttore generale dell'Asst di Lecco. Da quel momento i nostri guai saranno finiti e inizierà un periodo fecondo e ricco di soddisfazioni per tutti. Come posso esserne certo? Perché so di un vertice segreto tra la nostra Commissaria e il Sindaco di Merate, assistito dal suo assessore di punta. I tre si sono accordati per la mossa in due fasi. La prima consiste nello smantellamento progressivo del Mandic senza che si levino strepiti e proteste; la seconda nel ri-potenziamento del nostro ospedale come ricompensa per il silenzio durante lo spiumaggio. C'è da crederci? Perché no, se i meratesi hanno votati quei due vuol dire che sono scafati e meritevoli di fiducia. Non si faranno infinocchiare da un'algida signora spesso di rosso vestita".
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