La Valletta: la Croce Rossa in cattedra con le manovre di disostruzione pediatrica
Un pubblico composto soprattutto da mamme e papà ha assistito, nel pomeriggio di sabato, alla dimostrazione dei volontari della Croce Rossa di Merate, del presidio di Olgiate Molgora, su come disostruire le vie aeree in età pediatrica e su come praticare la rianimazione cardio-polmonare.
L'iniziativa, che si è svolta a Perego al centro "Le Margherite, ha voluto cogliere l'occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, ricordando come quello alla salute faccia parte di quelli basilari.
"L'obiettivo principale della Croce Rossa è quello di migliorare la vita, specialmente dei più deboli", hanno spiegato i relatori dell'incontro, Mauro Sottocornola e Roberto Rozzino. "Cerchiamo di farlo anche formando nuovi istruttori e informando la popolazione con questi appuntamenti. Purtroppo nel nostro paese non c'è una legge che obblighi chi fa assistenza ai bambini, nelle mense delle scuole ad esempio, a formarsi sulla disostruzione delle vie aeree e sul massaggio cardiaco. Per questo motivo vogliamo essere più presenti possibile sul territorio, e nella nostra zona c'è molto riscontro e partecipazione".
Sono 4100 ogni anno i morti in età pediatrica negli Stati Uniti per l'ostruzione delle vie aeree, mentre in Italia il dato scende a 50 bambini. Statistiche, anche quelle del nostro paese, che fanno riflettere: ogni settimana una famiglia piange la morte di un bambino per un evento drammatico che con le giuste conoscenze può essere sicuramente evitato.
"Chi salva un bambino salva il mondo intero", hanno ricordato i volontari invitando i presenti a porre attenzione sugli oggetti più comuni che possono ostruire le vie aeree del bambino: nel 67% dei casi il cibo, nel 20% i giochi e nel 13% i cappucci delle penne.
"Nei bambini le vie aeree hanno forma conica, a differenza di quella degli adulti che è cilindrica, e per questo è più facile che vadano ad ostruirsi. È importante supervisionare i bambini quando mangiano e non permettere loro di guardare la tv o giocare nel frattempo", ha spiegato il volontario Mauro Sottocornola. "I due alimenti più ostruenti in assoluto sono la mozzarella e il prosciutto crudo, fate attenzione a dare il secondo boccone al bambino solo quando siete certi che abbia buttato giù il primo. Un altro aspetto su cui porre molta attenzione è non lasciare mai palloncini sgonfi, biglie,monete, palline, penne e batterie a portata dei più piccoli, perché la loro conoscenza del mondo, nei primi mesi di vita, passa attraverso la bocca e assaggeranno tutto ciò che troveranno in giro".
Fatta questa premessa i relatori sono passati ad illustrare i comportamenti corretti e quelli scorretti in caso di emergenza.
"Bisogna per prima cosa capire se l'ostruzione delle vie aeree è parziale o completa. Nel primo caso ci si deve limitare a incoraggiare la tosse, è importante non mettere mai le dita in bocca alla persona ostruita perché non faremmo altro che spingere il boccone più in profondità; anche dare pacche sulla schiena è sconsigliabile in caso di ostruzione parziale", sono state le indicazioni dei volontari. "Quando il bambino smette di respirare e diventa cianotico sono segni per riconoscere l'ostruzione completa. In questo caso passa pochissimo tempo, circa 1 minuto, prima dell'incoscienza e di gravi rischi per la vita e per le funzioni dell'encefalo. È quindi prioritario chiamare aiuto e, allo stesso tempo, effettuare subito le manovre di disostruzione".
Nonostante il sistema di emergenza del pronto soccorso sanitario nella nostra regione abbia un tempo di intervento medio di 7 - 8 minuti, potrebbe comunque essere troppo tardi. È quindi essenziale conoscere almeno i primi rudimenti per intervenire.
Nel caso dei lattanti, fino al primo anno di vita, l'indicazione del personale della Croce Rossa è quella di stendere il neonato sull'avambraccio, tenendolo saldamente con una "C" della mano sulla mascella, e eseguire 5 forti pacche interscapolari. Queste vanno alternate a 5 profonde decompressioni, una volta girato il bimbo, da praticare appena sotto la linea mammaria con le dita perpendicolari e scendendo fino a 4 centimetri di profondità.
Per quanto riguarda bambini di età superiore bisogna invece alternare le 5 pacche interscapolari, facendo chinare la persona soccorsa su un ginocchio, alla manovra di Heimlich, sempre per 5 volte.
"Secondo il Servizio Sanitario Nazionale alla 4 pacca interscapolare l'84% delle ostruzioni delle vie aeree si risolve. Se ciò non accade, purtroppo avviene la perdita di coscienza e bisogna intervenire per cercare di mantenere ossigenato il cervello: cuore, polmoni e encefalo sono infatti legati", hanno spiegato ancora i volontari. "È fondamentale agire in sicurezza per sé e per chi ha perso coscienza, valutato questo il protocollo di rianimazione cardio-polmonare prevede che se la persona soccorsa si trova in arresto cardiocircolatorio debba essere distesa con una leggera estensione del capo. A questo punto gli si praticano 3 cicli di 30 compressioni, premendo con forza sul torace sotto la linea mammaria, intervallati da 2 ventilazioni. Salvare la vita di una persona in arresto cardiaco è possibile, ma è necessario agire subito in attesa dei soccorsi", hanno concluso Mauro Sottocornola e Roberto Rozzino.
Prima di terminare l'incontro i relatori hanno fatto un accenno alla sindrome della morte improvvisa del lattante: una tragedia che colpisce ancora oggi 1 bambino su 2000 e di cui non si conoscono appieno le ragioni.
Per prevenirla sono state elencate regole preziose: far dormire i bambini a pancia in su, per impedire a eventuali rigurgiti di scendere in trachea; non fumare in gravidanza e in presenza del neonato; far dormire il lattante su materassi rigidi, senza cuscini, orsacchiotti, piumoni o coperte di lana; non far dormire il bambino nel letto dei genitori; non coprirlo eccessivamente; scoprirlo in caso di febbre; sospendere il ciuccio entro un anno e allattare il bambino al seno.
Queste indicazioni e le molte altre fornite durante l'incontro di sabato saranno approfondite, per chi volesse, al corso per esecutori di manovre di disostruzione in età pediatrica che la Croce Rossa organizzerà ad Olgiate Molgora a gennaio.
L'iniziativa, che si è svolta a Perego al centro "Le Margherite, ha voluto cogliere l'occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, ricordando come quello alla salute faccia parte di quelli basilari.
"L'obiettivo principale della Croce Rossa è quello di migliorare la vita, specialmente dei più deboli", hanno spiegato i relatori dell'incontro, Mauro Sottocornola e Roberto Rozzino. "Cerchiamo di farlo anche formando nuovi istruttori e informando la popolazione con questi appuntamenti. Purtroppo nel nostro paese non c'è una legge che obblighi chi fa assistenza ai bambini, nelle mense delle scuole ad esempio, a formarsi sulla disostruzione delle vie aeree e sul massaggio cardiaco. Per questo motivo vogliamo essere più presenti possibile sul territorio, e nella nostra zona c'è molto riscontro e partecipazione".
Sono 4100 ogni anno i morti in età pediatrica negli Stati Uniti per l'ostruzione delle vie aeree, mentre in Italia il dato scende a 50 bambini. Statistiche, anche quelle del nostro paese, che fanno riflettere: ogni settimana una famiglia piange la morte di un bambino per un evento drammatico che con le giuste conoscenze può essere sicuramente evitato.
"Chi salva un bambino salva il mondo intero", hanno ricordato i volontari invitando i presenti a porre attenzione sugli oggetti più comuni che possono ostruire le vie aeree del bambino: nel 67% dei casi il cibo, nel 20% i giochi e nel 13% i cappucci delle penne.
"Nei bambini le vie aeree hanno forma conica, a differenza di quella degli adulti che è cilindrica, e per questo è più facile che vadano ad ostruirsi. È importante supervisionare i bambini quando mangiano e non permettere loro di guardare la tv o giocare nel frattempo", ha spiegato il volontario Mauro Sottocornola. "I due alimenti più ostruenti in assoluto sono la mozzarella e il prosciutto crudo, fate attenzione a dare il secondo boccone al bambino solo quando siete certi che abbia buttato giù il primo. Un altro aspetto su cui porre molta attenzione è non lasciare mai palloncini sgonfi, biglie,monete, palline, penne e batterie a portata dei più piccoli, perché la loro conoscenza del mondo, nei primi mesi di vita, passa attraverso la bocca e assaggeranno tutto ciò che troveranno in giro".
Mauro Sottocornola e Roberto Rozzino
Fatta questa premessa i relatori sono passati ad illustrare i comportamenti corretti e quelli scorretti in caso di emergenza.
"Bisogna per prima cosa capire se l'ostruzione delle vie aeree è parziale o completa. Nel primo caso ci si deve limitare a incoraggiare la tosse, è importante non mettere mai le dita in bocca alla persona ostruita perché non faremmo altro che spingere il boccone più in profondità; anche dare pacche sulla schiena è sconsigliabile in caso di ostruzione parziale", sono state le indicazioni dei volontari. "Quando il bambino smette di respirare e diventa cianotico sono segni per riconoscere l'ostruzione completa. In questo caso passa pochissimo tempo, circa 1 minuto, prima dell'incoscienza e di gravi rischi per la vita e per le funzioni dell'encefalo. È quindi prioritario chiamare aiuto e, allo stesso tempo, effettuare subito le manovre di disostruzione".
Nonostante il sistema di emergenza del pronto soccorso sanitario nella nostra regione abbia un tempo di intervento medio di 7 - 8 minuti, potrebbe comunque essere troppo tardi. È quindi essenziale conoscere almeno i primi rudimenti per intervenire.
Nel caso dei lattanti, fino al primo anno di vita, l'indicazione del personale della Croce Rossa è quella di stendere il neonato sull'avambraccio, tenendolo saldamente con una "C" della mano sulla mascella, e eseguire 5 forti pacche interscapolari. Queste vanno alternate a 5 profonde decompressioni, una volta girato il bimbo, da praticare appena sotto la linea mammaria con le dita perpendicolari e scendendo fino a 4 centimetri di profondità.
Per quanto riguarda bambini di età superiore bisogna invece alternare le 5 pacche interscapolari, facendo chinare la persona soccorsa su un ginocchio, alla manovra di Heimlich, sempre per 5 volte.
"Secondo il Servizio Sanitario Nazionale alla 4 pacca interscapolare l'84% delle ostruzioni delle vie aeree si risolve. Se ciò non accade, purtroppo avviene la perdita di coscienza e bisogna intervenire per cercare di mantenere ossigenato il cervello: cuore, polmoni e encefalo sono infatti legati", hanno spiegato ancora i volontari. "È fondamentale agire in sicurezza per sé e per chi ha perso coscienza, valutato questo il protocollo di rianimazione cardio-polmonare prevede che se la persona soccorsa si trova in arresto cardiocircolatorio debba essere distesa con una leggera estensione del capo. A questo punto gli si praticano 3 cicli di 30 compressioni, premendo con forza sul torace sotto la linea mammaria, intervallati da 2 ventilazioni. Salvare la vita di una persona in arresto cardiaco è possibile, ma è necessario agire subito in attesa dei soccorsi", hanno concluso Mauro Sottocornola e Roberto Rozzino.
Prima di terminare l'incontro i relatori hanno fatto un accenno alla sindrome della morte improvvisa del lattante: una tragedia che colpisce ancora oggi 1 bambino su 2000 e di cui non si conoscono appieno le ragioni.
Per prevenirla sono state elencate regole preziose: far dormire i bambini a pancia in su, per impedire a eventuali rigurgiti di scendere in trachea; non fumare in gravidanza e in presenza del neonato; far dormire il lattante su materassi rigidi, senza cuscini, orsacchiotti, piumoni o coperte di lana; non far dormire il bambino nel letto dei genitori; non coprirlo eccessivamente; scoprirlo in caso di febbre; sospendere il ciuccio entro un anno e allattare il bambino al seno.
Queste indicazioni e le molte altre fornite durante l'incontro di sabato saranno approfondite, per chi volesse, al corso per esecutori di manovre di disostruzione in età pediatrica che la Croce Rossa organizzerà ad Olgiate Molgora a gennaio.
M.F.