Mandic: il bilancio dei volontari AIPA. Ora manca solo uno ''sportello'' nella hall

Ora per coronare al meglio la loro presenza e il loro servizio in ospedale manca solo un desk, dove collocare materiale informativo per l'utenza e fornire le informazioni richieste non appoggiati a uno scaffale di fortuna ma in uno spazio più consono e "decoroso".

I volontari AIPA (associazione italiana pazienti anticoagulati) non si danno per vinti e, nonostante le lungaggini burocratiche che da mesi li vedono ormai presenza fissa, in piedi, vicino al termosifone, a pochi metri dall'area per gli esami, non demordono continuando nella loro opera di sensibilizzazione all'utenza e aiuto.

Luigi Cantù, Celestino Brambilla, la dottoressa Daniela Caprioli e Mario Abbà

A loro si rivolgono sia pazienti già in terapia per avere ragguagli o indicazioni sul cammino intrapreso oppure persone che da poco sono state inserite nel programma della TAO (terapia anticoagulante orale) e che quindi si trovano ad affrontare una serie di novità.

In questi due anni di attività la strada percorsa è stata tanta, così come le soddisfazioni.

E' stato anzitutto istituito lo sportello psicologico, coordinato dalla dottoressa Daniela Caprioli, che si affianca sia al paziente che alla famiglia, costruendo un percorso interattivo finalizzato all'ascolto e alla motivazione, nella consapevolezza che "il malato non è una malattia ma la possiede".

Un momento molto importante è stato quello segnato dal convegno "Presente e futuro per la sorveglianza del paziente anticoagulato" con la partecipazione di numerosi esperti del settore e del dr. Fabio Pricolo, presidente regionale Feder Aipa, che ha illustrato gli impegni dell'associazione nel difendere i diritti dei soci, sia a livello locale che sovracomunale, anche dal punto di vista del cambiamento. Durante il convegno ha preso la parola anche l'infermiera professionale Manuela Anghileri che ha focalizzato l'attenzione sul lavoro della sua "categoria" nei centri TAO, nell'ottica della collaborazione con il medico e dell'informazione al paziente. Durante il convegno il presidente dimissionario Luigi Corsetti ha lasciato il posto al successore Antonio Alvaro.

Non sono mancati i momenti più leggeri come il tradizionale pranzo dei soci al ristorante "La cantina del Prufesur" di Montevecchia, la lotteria a premi, il soggiorno marino a Milano Marittima.

La sezione lecchse ha poi aderito all'iniziativa di una catena di supermercati per incrementare la raccolta fondi per il poligrafo, sensibilizzando anche i soci e i frequentatori dell'ospedale sull'argomento.

"Il nostro impegno attuale e futuro" hanno spiegato i referenti meratesi "è dare e ricevere una piena collaborazione con la direzione dell'ospedale, anche nel risolvere in tempi brevi le varie problematiche che abbiamo in sospeso. Alla sezione di Lecco chiediamo dettami ancora più incisivi per dare risposte esaustive ai soci del nostro distretto".

La presenza costante al Mandic dei volontari, il martedì e il giovedì nella hall dalle 10 alle 13, è però ad ampio raggio con la collaborazione con i membri del punto accoglienza nel fornire ragguagli e informazioni all'utenza generica dell'ospedale.

Gli amici AIPA ci sono sempre, cordiali e premurosi.
Con un bancone e una sistemazione un po' più stabile sarebbe tutto perfetto.

S.V.
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