Lomagna ricorda in una mostra 80 soldati partiti per il fronte e 41 mai più tornati
Un consistente numero di cittadini ha partecipato alle celebrazioni per la festa del IV novembre a Lomagna. Domenica mattina gli Alpini della sezione locale con i volontari della Protezione Civile, il corpo musicale Osnago - Lomagna e i rappresentanti dell'amministrazione comunale hanno composto un corteo che dalla chiesa parrocchiale si è diretto al monumento ai Caduti. Il capogruppo delle penne nere Loris Pirovano ha sottolineto l'importanza di «non dimenticare il passato e quanti con spirito di sacrificio hanno lottato per un Paese libero e democratico ispirandosi al senso del dovere, all'onore, al coraggio e all'amore per la patria», valori che è necessario trasmettere alle nuove generazioni.
Anche il sindaco Stefano Fumagalli ha omaggiato i Caduti, ricordando che la festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è stata istituita a un anno dalla fine della Grande Guerra, nel 1919. «Solo con il vivo ricordo non si ripeteranno gli errori del passato - ha commentato il primo cittadino - Il IV novembre è l'occasione per capire i motivi e gli ideali di chi si è sacrificato per darci un futuro migliore e noi non possiamo alimentare atteggiamenti di divisione, odio o egoismo ma dobbiamo metterci in gioco nella vita della comunità ed essere protagonisti della crescita. Dobbiamo ritrovare gli ideali di onestà, rispetto per la vita umana e per il prossimo, ricordandoci che senza il dialogo si va verso un percorso di inumane tragedie».
Accompagnato dalla banda, il corteo si è diretto verso l'auditorium comunale di via Roma per l'inaugurazione della mostra "Il prezzo dell'Arcobaleno 2", voluta per commemorare i Caduti della Grande Guerra come ricordato dall'assessore alla cultura Marianna Crippa che ha ringraziato il professor Liborio per la ricerca, le signore Ernesta e Valentina Colombo e Massimina Manganini per aver contributo mettendo a disposizione alcuni cimeli.
«I lavori per questa esposizione sono iniziati a novembre 2014 - ha aggiunto la storica Francesca Sanna - Il primo passo è stato reperire i nomi dei caduti del comune di Lomagna grazie alla lapide collocata al cimitero comunale, e cercare di verificare l'esattezza delle informazioni. In qualche caso le date sono imprecise e chi si è trasferito a Lomagna da altri comuni non figura nell'elenco perché non inserito nei registri anagrafici di nascita. Tutti i fenomeni storici sono legati tra loro e anche la Grande Guerra, spesso dimenticata, è essenziale per capire chi siamo oggi».
I partecipanti hanno così potuto apprezzare i risultati dell'attività di ricerca grazie alle didascalie e alle informazioni collocate sui pannelli lungo le pareti dell'auditorium e molti cittadini si sono soffermati ad ammirare preziosi oggetti storici che testimoniano la Grande Guerra: dai riconoscimenti militari e illustrazioni dell'epoca alle munizioni. Il primo conflitto mondiale ha segnato profondamente il comune di Lomagna, allora popolato da un migliaio di persone di cui 80 partiti come combattenti e 41 morti sul campo, spesso giovanissimi di età compresa tra i 20 e i 25 anni.
All'esterno della biblioteca, presso il municipio e il cimitero sono state collocate tre differenti installazioni e la mostra sarà visitabile ogni fine settimana fino al 22 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Anche il sindaco Stefano Fumagalli ha omaggiato i Caduti, ricordando che la festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è stata istituita a un anno dalla fine della Grande Guerra, nel 1919. «Solo con il vivo ricordo non si ripeteranno gli errori del passato - ha commentato il primo cittadino - Il IV novembre è l'occasione per capire i motivi e gli ideali di chi si è sacrificato per darci un futuro migliore e noi non possiamo alimentare atteggiamenti di divisione, odio o egoismo ma dobbiamo metterci in gioco nella vita della comunità ed essere protagonisti della crescita. Dobbiamo ritrovare gli ideali di onestà, rispetto per la vita umana e per il prossimo, ricordandoci che senza il dialogo si va verso un percorso di inumane tragedie».
Il capogruppo degli alpini Loris Pirovano
Accompagnato dalla banda, il corteo si è diretto verso l'auditorium comunale di via Roma per l'inaugurazione della mostra "Il prezzo dell'Arcobaleno 2", voluta per commemorare i Caduti della Grande Guerra come ricordato dall'assessore alla cultura Marianna Crippa che ha ringraziato il professor Liborio per la ricerca, le signore Ernesta e Valentina Colombo e Massimina Manganini per aver contributo mettendo a disposizione alcuni cimeli.
L'assessore alla cultura Marianna Crippa e la storica Francesca Sanna
«I lavori per questa esposizione sono iniziati a novembre 2014 - ha aggiunto la storica Francesca Sanna - Il primo passo è stato reperire i nomi dei caduti del comune di Lomagna grazie alla lapide collocata al cimitero comunale, e cercare di verificare l'esattezza delle informazioni. In qualche caso le date sono imprecise e chi si è trasferito a Lomagna da altri comuni non figura nell'elenco perché non inserito nei registri anagrafici di nascita. Tutti i fenomeni storici sono legati tra loro e anche la Grande Guerra, spesso dimenticata, è essenziale per capire chi siamo oggi».
I partecipanti hanno così potuto apprezzare i risultati dell'attività di ricerca grazie alle didascalie e alle informazioni collocate sui pannelli lungo le pareti dell'auditorium e molti cittadini si sono soffermati ad ammirare preziosi oggetti storici che testimoniano la Grande Guerra: dai riconoscimenti militari e illustrazioni dell'epoca alle munizioni. Il primo conflitto mondiale ha segnato profondamente il comune di Lomagna, allora popolato da un migliaio di persone di cui 80 partiti come combattenti e 41 morti sul campo, spesso giovanissimi di età compresa tra i 20 e i 25 anni.
All'esterno della biblioteca, presso il municipio e il cimitero sono state collocate tre differenti installazioni e la mostra sarà visitabile ogni fine settimana fino al 22 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
F.C.