Accadeva 30 anni fa/31, 16-30 ottobre: rapine in villa e poste. A Merate alloggi per anziani, il Municipio in Villa Confalonieri

La Brianza è scossa per i continui assalti della malavita. Si dirà, nulla di nuovo ma allora almeno c'era come attenuante che i presidi dell'Arma erano rappresentati solo da piccole stazioni, compresa quella di via Verdi a Merate che non contava più di una quindicina di effettivi. Con un blitz in tarda serata tre individui travisati con passamontagna e armati di pistola si introducono in una villa a Paderno e tengono in ostaggio mamma e figlio di un notissimo industriale finché la donna non apre la cassaforte consegnando ai banditi anche oggetti preziosi sparsi per la casa. Al suo ritorno in villa l'industriale dirà che restare a Paderno è ormai troppo pericoloso. Bottino almeno una cinquantina di milioni di lire. Il 15 ottobre (1985), due giorni dopo una rapina violenta, l'ufficio postale di Lomagna viene nuovamente assaltato. Sotto choc direttore e impiegati, due rapine in quattro giorni sono troppe per chiunque.

Trent'anni fa, quindi, non c'era da stare allegri. Come oggi, del resto. Il nostro viaggio a ritroso nel tempo incontra però anche tanti spunti positivi. Il dottor Luigi Rusca, grande benefattore dell'ospedale di circolo di Merate presenta il progetto della nuova Radiologia, messo a punto dall'architetto Donadelli di Lecco con la consulenza del primario del reparto professore Bruno Guareschi. Il dottor Rusca ha già messo a disposizione 2 miliardi e ne ha ottenuti dalla Regione altri due e mezzo. Espletate le procedure burocratiche ("oggi sono troppo lunghe", dirà il benefattore "ai miei tempi bastava avere le risorse e la buona volontà di fare..") i lavori potranno partire per dotare il presidio di una Radiologia di assoluta avanguardia.

L'ing. Luigi Zappa


Anche la vertenza tra il comune di Merate e la Fondazione Confalonieri per risolvere la vicenda esproprio dell'edificio sembra trovare una soluzione. Antonio Padoa Schioppa presidente della Fondazione incontra Luigi Zappa sindaco di Merate. Il Comune ha già versato 350 milioni di lire che la Fondazione però non ha ritirato in attesa dei pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato. Ma la strada appare in discesa. La sede municipale è dal 1973 in Villa Confalonieri, ora però si deve risolvere il problema della proprietà.

Palazzo Tettamanti


Villa Confalonieri
 

L'Amministrazione comunale di Merate mette in campo il progetto di trasformare la vecchia caserma, con annesse camere di sicurezza dei carabinieri di via Sant'Ambrogio in alloggi per anziani. L'edificio, 2.500 mq. circa, era stato in origine la prima sede dell'ospedale fondato dalla famiglia Cerri, poi sede della Pretura circondariale, quindi carcere e, dal 1947 ritrovo sotto l'insegna "Circolo Aurora", il cosiddetto "circolino" animato da democristiani e comunque da clienti di chiara ispirazione cattolica, in contrapposizione al "circolone", quartier generale della sinistra cittadina, oggi occupato dalla pizzeria-ristorante La Torre. Il progetto prevede la realizzazione di una trentina di mini-alloggi comunali destinati a anziani e giovani coppie. L'immobile è di proprietà della famiglia Baslini e la compravendita si disse fu regolata per una somma di circa 300 milioni di lire.

Via Sant'Ambrogio

Viene invece deciso di demolire il forno inceneritore di Brugarolo. Era stato costruito, non senza una notevole lugimiranza, nel 1979 ma già due anni dopo veniva spento a seguito delle analisi sui fumi ritenuti fortemente inquinanti. Dotare l'impianto di filtri e depuratori a norma di legge era troppo costoso. L'architetto Dario Ronchi, tecnico comunale, aveva indicato in una trentina di milioni di lire il costo di demolizione e livellamento dell'area vasta circa 11mila mq. in parte da coprire con la vendita delle 13 tonnellate di ferro dell'impianto.

Muore all'età di 75 anni padre Luca tranquillo Airoldi, da tempo ricoverato nell'infermeria del convento dei frati minori di Sabbioncello. Il religioso era stato internato per due anni nel campo di sterminio di Zeithain dove aveva assistito alla morte di moltissime persone. Scampato miracolosamente alla mattanza aveva scritto un libro, tra i primissimi, per raccontare le atrocità naziste.

Padre Luca

Intanto all'ospedale arriva da Morbegno il dottor Walter Manenti come primario di Chirurgia in sostituzione del dimissionario per raggiunti limiti di età Arturo Sartori.

In tema di viabilità si registrano due notizie di segno opposto: corrono voci che le ferrovie intendano sopprimere la linea Monza-Lecco via Molteno, mentre la tangenziale Est avanza verso Usmate. Sul fronte ferroviario c'è subito la levata di scudi dei sindaci dei comuni attraversati dalla linea guidati dal primo cittadino di Besana che ospita lo scalo merci più trafficato. Il nastro d'asfalto invece è già giunto a Vimercate, sono stati realizzati i due tunnel sotto il vecchio asse stradale con i relativi svincoli e ora i lavori proseguono verso Usmate per andare ad agganciarsi a quella che allora era ancora qualificata con strada statale 36 dello Spluga.

Al teatro Manzoni di via papa Giovanni XXIII, i Righeira provano il loro prossimo tour. Fuori dall'oratorio stazionano in pianta stabile frotte di ragazzine in attesa di vedere gli idoli del momento. Con qualche confusione organizzativa, comunque, i due torinesi terranno uno spettacolo-prova proprio sul palcoscenico del cinema dell'oratorio. Per la gioia dei fans numerosissimi.

I Righeira

A Casatenovo si progetta un nuovo grande poliambulatorio con il potenziamento anche dell'Inrca grazie a un accordo tra l'Istituto anconetano e l'Ussl. Il presidio di via Monteregio è da poco stato dotato di una moderna impiantistica radiologica e di un laboratorio analisi. L'Ussl di Merate tenta di assicurare al bacino costituito da 20mila persone circa servizi adeguati soprattutto perché appare sempre più certa la chiusura del Viarana di Besana, definito da sempre "l'ospedale di Casatenovo". Anni di difficile confronto tra chi voleva potenziare l'ospedale di Merate e chi invece intendeva rilanciare il Viarana di Besana. Alla fine prevalse la prima opzione.

 
31/continua

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