Verderio: la sfida di Gianluigi Panzeri, 165 km di corsa endurance nel deserto dell’Oman
È stato uno sportivo fin da ragazzo ma da qualche anno il verderese Gianluigi Panzeri si sta confrontando con sfide sempre più proibitive. 48 anni compiuti, responsabile presso l'azienda di trasporti Tipes di Olgiate Molgora, nella serata di sabato "Gigi" partirà per l'Oman, nel sud della penisola arabica, insieme ad altri 15 runner italiani per partecipare alla terza "maratona del deserto": 165 chilometri in 6 tappe in autosufficienza attraverso le oasi e le più alte dune della zona arida seguendo le tracce delle antiche carovane. Per 6 giorni dovrà razionare l'acqua e il cibo, dormire in tenda in mezzo alla sabbia, stare attento ai serpenti e, soprattutto, correre per chilometri e chilometri nel deserto.
Una prova che intimorirebbe chiunque ma che il corridore di Verderio ha trasformato, insieme a molte altre, nella sua passione: "Ho iniziato a correre nel 2007 partecipando alla mia prima Monza-Resegone - racconta Gianluigi - e da allora non mi sono più fermato. In questi anni ho avuto la fortuna di conoscere tanti appassionati di questo sport che mi hanno introdotto nel mondo delle corse endurance e, con "I Muscoli del Lario", il gruppo a cui sono iscritto, cerco di mettermi alla prova in competizioni sempre nuove".
Quella che raggiungerà venerdì dopo un lungo volo in aereo non è però la prima maratona nel deserto a cui partecipa. Negli anni scorsi Gigi Panzeri si è infatti confrontato con i 250 chilometri della Marathon des Sables in Marocco e con una 100 chilometri in Tunisia.
"In Marocco ho ottenuto il mio miglior piazzamento, classificandomi circa 300esimo tra più di mille partecipanti", ha continuato Panzeri. "Il mio è un livello amatoriale che comunque mi impegna, a ridosso delle gare, in allenamenti almeno 4 volte a settimana. La sera, dopo il lavoro, corro per una decina di chilometri nelle nostre zone: nel parco del Curone, nella riserva di Sartirana o sul San Genesio; mentre il fine settimana vado a fare un allenamento più probante in Grigna. Per me è un modo per scaricare la tensione lavorativa e anche un'occasione di vedere posti bellissimi in mezzo alla natura".
A partire dalla mattinata di sabato, Gigi potrà contare solo sulle sue forze: "L'organizzazione ci fornisce 10 litri d'acqua al giorno - ha spiegato - per tutto il resto dobbiamo essere autonomi. Chi partecipa alla competizione deve portarsi dietro l'essenziale: cibo razionato per 6 giorni e un kit sanitario tra cui la pompetta per estrarre il veleno dei serpenti. Mi è capitato di trovarmi in difficoltà durante le mie prime maratone, ad esempio sul Monte Bianco, ma ormai sono preparato a queste sfide".
Un altro ostacolo non indifferente da superare è il costo economico di queste gare. L'iscrizione alla Oman Desert Marathon è infatti di 1.200 euro.
"Molti corridori si possono permettere di partecipare grazie agli sponsor che li seguono. Io ne ho soltanto uno che mi ha fornito l'attrezzatura ed è stato un bell'aiuto, per il resto sono cifre che spendo volentieri per coltivare questa grande passione", ha concluso il corridore.
Gianluigi Panzeri tornerà a Verderio il 14 novembre, l'augurio è ovviamente quello che possa riportare in Brianza il piazzamento migliore possibile.
Una prova che intimorirebbe chiunque ma che il corridore di Verderio ha trasformato, insieme a molte altre, nella sua passione: "Ho iniziato a correre nel 2007 partecipando alla mia prima Monza-Resegone - racconta Gianluigi - e da allora non mi sono più fermato. In questi anni ho avuto la fortuna di conoscere tanti appassionati di questo sport che mi hanno introdotto nel mondo delle corse endurance e, con "I Muscoli del Lario", il gruppo a cui sono iscritto, cerco di mettermi alla prova in competizioni sempre nuove".
Quella che raggiungerà venerdì dopo un lungo volo in aereo non è però la prima maratona nel deserto a cui partecipa. Negli anni scorsi Gigi Panzeri si è infatti confrontato con i 250 chilometri della Marathon des Sables in Marocco e con una 100 chilometri in Tunisia.
"In Marocco ho ottenuto il mio miglior piazzamento, classificandomi circa 300esimo tra più di mille partecipanti", ha continuato Panzeri. "Il mio è un livello amatoriale che comunque mi impegna, a ridosso delle gare, in allenamenti almeno 4 volte a settimana. La sera, dopo il lavoro, corro per una decina di chilometri nelle nostre zone: nel parco del Curone, nella riserva di Sartirana o sul San Genesio; mentre il fine settimana vado a fare un allenamento più probante in Grigna. Per me è un modo per scaricare la tensione lavorativa e anche un'occasione di vedere posti bellissimi in mezzo alla natura".
A partire dalla mattinata di sabato, Gigi potrà contare solo sulle sue forze: "L'organizzazione ci fornisce 10 litri d'acqua al giorno - ha spiegato - per tutto il resto dobbiamo essere autonomi. Chi partecipa alla competizione deve portarsi dietro l'essenziale: cibo razionato per 6 giorni e un kit sanitario tra cui la pompetta per estrarre il veleno dei serpenti. Mi è capitato di trovarmi in difficoltà durante le mie prime maratone, ad esempio sul Monte Bianco, ma ormai sono preparato a queste sfide".
Un altro ostacolo non indifferente da superare è il costo economico di queste gare. L'iscrizione alla Oman Desert Marathon è infatti di 1.200 euro.
"Molti corridori si possono permettere di partecipare grazie agli sponsor che li seguono. Io ne ho soltanto uno che mi ha fornito l'attrezzatura ed è stato un bell'aiuto, per il resto sono cifre che spendo volentieri per coltivare questa grande passione", ha concluso il corridore.
Gianluigi Panzeri tornerà a Verderio il 14 novembre, l'augurio è ovviamente quello che possa riportare in Brianza il piazzamento migliore possibile.
M.F.