Acqua, L.N.: la tesi del revisore di Verderio. le bugie del PD e l’intervento di Riva (M5S)
Flavio Nogara
Il parere del Revisore dei Conti di Verderio. Leggendo il testo dei due pareri da voi pubblicati emerge quanto segue: 1) La Corte dei Conti si è espressa chiaramente sulle modalità di affidamento del SII: prima si acquisiscono i requisiti, poi si riceve l’affidamento. Un revisore dei conti -che magari anche condividesse la linea intrapresa dalla maggioranza dei comuni lecchesi- non lo poteva avallare positivamente: tecnicamente non regge. 2) Il codice civile prevede che la modifica statutaria direttamente afferente l’oggetto sociale, può essere causa di recesso da parte del socio dissenziente. Ora, delle due l’una: se è vero che il SII è prevalente come si sostiene, allora il diritto di recesso è sacrosanto. Se invece il SII non è prevalente allora si stanno raccontando cose quanto meno inesatte. Dato che il diritto di recesso imporrebbe la liquidazione del socio dissenziente, possiamo immaginare quale ghiotta occasione per i soci della provincia di Como di uscire dall’azionariato di LRH SpA con un gruzzolo NON vincolato dal patto di stabilità. Ritengo in questo caso che, il revisore di Verderio, abbia inteso salvaguardare gli equilibri patrimoniali-finanziari del suo Comune che sarebbero stati indirettamente coinvolti da una liquidazione dei soci di LRH. 3) La Dottoressa Molinari richiama nel suo secondo parere, la necessità di esaminare gli atti prodromici alla richiesta di rilascio del medesimo parere (scusate il gioco di parole) e rinvia alla nota Comunicazione di Cantone il merito alla ineleggibilità di un amministratore già nominato in una società “In house” ed alle potenziali conseguenze. 4) Il parere del revisore, come dicevo, è assolutamente privo di commenti di natura personale: si è meramente attenuto alla norma (ed oserei dire al buon senso).
Le mezze verità (o bugie) del PD lecchese. Veniamo al comunicato stampa del PD che tenta di rintuzzare l’attacco di Riva gettando fumo negli occhi ai Sindaci ed alla gente comune. 1) Se è vero che la richiesta di scongiurare l’ingresso di capitali privati era pleonastica rispetto alla complessiva impostazione del nuovo statuto non c’era nessun problema ad approvarla, giusto? 2) “riguardo la richiesta di innalzamento della maggioranza per variazioni statutarie, quale altro Comune avrebbe votato uno statuto che con la maggioranza a quattro quinti consegnerebbe il diritto di veto al Comune di Lecco?” Ma come? Proprio il Comune capoluogo –a maggioranza PD- potrebbe essere il garante della legalità e del rispetto della normativa e si tira indietro? 3) Il PD mente sapendo di mentire perché: a) le tariffe le calcola l’ATO, b) esse vengono trasmesse all’authority per l’approvazione, c) nel caso si verifichi a posteriori che la tariffa sia porti utili rispetto alle necessità di copertura del costo è possibile ridurla nell’anno successivo, anche dirottando parte dell’eccedenza al fondo investimenti per la infrastruttura. In sostanza la tariffa dell' Autorità è la tariffa massima e viene applicata nella misura deliberata dalla conferenza dei Sindaci. Nulla vieta che attraverso il controllo analogo, eventuali utili vengano utilizzati per ridurre o non aumentare la tariffa negli anni .
Inoltre, per quanto invece riguarda gli accantonamenti di utili da investire sulle infrastrutture, decide SOLO l’assemblea di LRH dove la maggioranza dei voti la detiene … il PD. Quindi, di cosa stiamo parlando?
La posizione del M5S sull’acqua. Siamo felici che finalmente la Lega Nord non sia più sola a fare battaglia sull’acqua, ma anche il movimento 5 Stelle abbia assunto una posizione forte, riteniamo che condividere certi valori ribaditi da un referendum sia cosa importante e questa battaglia debba essere combattuta assieme nell’interesse della gente comune. Del resto anche il nostro Candidato Sindaco Negrini lo aveva dichiarato nella scorsa campagna elettorale, e continueremo con forza su questa linea. Linea tracciata proprio dalla Lega già anni fa, unica a contrastare da sempre la volontà degli emissari del Pd collocati a capo delle aziende pubbliche che hanno sempre fatto dell’acqua, e non solo, un business a scapito delle tasche dei cittadini! Comuni che hanno utilizzato le società pubbliche per alzare di fatto indirettamente l’imposizione ai cittadini (sotto forma di tariffe), quindi senza responsabilità dirette, che non sarebbero elettoralmente appaganti, permettendo infatti l’aumento dell’acqua, del gas, dei rifiuti…. le società generavano utili che venivano ridistribuiti ai comuni sotto forma di dividendi, dopo averci pagato sopra le tasse destinate a Roma. Se la politica avesse voluto fare gli interessi della gente, avrebbe contenuto le tariffe al minimo, lasciando più soldi nelle tasche degli utenti, non generando utili, mandando inoltre a Roma meno tasse possibili. Se ai comuni servivano maggiori risorse i sindaci avrebbero dovuto assumersi le proprie responsabilità chiedendo quanto necessario ai cittadini che alle successive votazioni avrebbero giudicato le amministrazioni riconfermandole o meno a seconda della propria condotta.
Ma la Lega Nord guarda avanti! Lavoriamo per mandare a casa la sinistra, ovunque, e per ridare le redini della politica al centrodestra, che con il motore trainante della Lega Nord, riporterà la normalità e la semplicità nella politica, non vedremo più queste mal gestioni, perché le cose ovvie non possono essere ribaltate per interessi di qualcuno e a scapito delle tasche di tutti noi!
Il Segretario Provinciale di Lecco Lega Nord – Lega Lombarda Flavio Nogara