Merate: la comunità abbraccia Suor Carla Zagato che ricorda i 50 anni di professione religiosa. ''La missione è un dono che rende felici''

Domenica 18 ottobre, nella chiesa parrocchiale di Merate, si sono tenuti i festeggiamenti per il 50° di consacrazione religiosa di Suor Carla Zagato, missionaria in Brasile dal 1969. Alle Santa Messa delle 11, tantissimi fedeli si sono riuniti per stringersi attorno alla concittadina nel rinnovo dell'impegno missionario.


A presenziare il rito Don Luigi Peraboni che ha lanciato alla comunità un chiaro e importante messaggio: "Cinquanta anni sono testimonianza di vera e propria fedeltà a Dio, alla chiamata e allo stesso tempo al popolo, alla gente che Dio ci dona nel cammino della nostra vita. La vocazione svanisce quando viene meno una di queste due fedeltà. Noi di che cosa siamo fatti? Di cielo e di terra. E la felicità la conquistiamo quando sappiamo dosare bene questi due elementi nella nostra vita".


La parola è poi passata a Suor Carla "Ringrazio Don Luigi perché mi ha accolto e fatto sentire a casa; allo stesso modo ringrazio Don Luca, il gruppo missionario e tutte le persone che stanno preparando il pranzo in oratorio. Per noi missionari questo è molto importante. Ricordo che in un suo messaggio, Papa Benedetto XVI scriveva che Dio è la prima casa per ogni essere umano. Io sono entrata in casa di Dio proprio qui in questa parrocchia. Qui sono cresciuta e ho ricevuto i sacramenti, fino al 1961 quando dopo la Messa sono partita per Parma. Nel 1969 sono finalmente andata nella mia missione in Brasile. Lì ho svolto, e porto tutt'ora il mio operato, nelle periferie di San Paolo e nello stato del Paranã.

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Per un istinto vocazionale ho sempre operato nella periferia: questa parola mi commuove perché là ho fatto le esperienze missionarie più profonde e che porto nel cuore. Quelle persone ti aiutano a convertirti, ad essere più del Signore. Di periferie oggi ce ne sono ovunque e il mio è un invito a crescere in questa "missionarietà" e fare queste esperienze. Papa Francesco nella giornata missionaria mondiale ricorda di andare verso le grandi periferie.
Egli ci dice di non lasciarci rubare il sogno di una missione vera che implica il dono totale di sè. Un percorso difficile ma alla fine del quale si è contenti. Rinnovo questo augurio perché la nostra Parrocchia continui a percorrere questa via missionaria, terreno fertile per far germogliare nuove vocazioni. Quando sono partita nel' 61 siamo usciti in 7 da questa parrocchia. I tempi sono cambiati ma una o due possono sorgere ancora".

Suor Carla con il missionario meratese Antonio Soffientini e Don Luigi Peraboni

A celebrazione conclusa, i festeggiamenti sono proseguiti direttamente sulle tavolate dell'oratorio, dove un ottimo "gruppo cucina" è riuscito a deliziare i palati di tutti gli ospiti che hanno pranzato insieme a Suor Carla ricordando il passato ma sempre con un occhio al presente e soprattutto al futuro. Durante questo frangente è stato possibile acquistare il libro "Frammenti di 50 anni di vita missionaria tra Italia e Brasile", una raccolta dei momenti più importanti vissuti da Suor Carla. Tutto il ricavato del pranzo è stato destinato alle attività missionarie di Jaguapitã, città del Paranã dove opera attualmente la religiosa. Una giornata di festa ma anche di affetto e ricordi per ringraziare colei che "dalla periferia è arrivata al cuore della gente".
Chiara Commito
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