Appalti pubblici: chiuse le indagini su 250 milioni di opere con riscontri irregolari per 1.5 milioni, 22 avvisi di garanzia, sotto la lente alcuni lavori al Mandic. Operazione di Finanza e Forestale
Il Mandic di Merate
250 milioni il valore complessivo degli appalti controllati dalla Guardia di Finanza di Sondrio, con gli operanti della tenenza di Chiavenna primi ad aprire le indagini supportati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato e il coordinamento iniziale del locale Procuratore Capo dr. Napoleone e del suo braccio destro dr. Latorre. Con l'allargarsi dell'attività investigativa, la competenza è poi passata a Milano con il fascicolo affidato al dr. Filippini firmatario nella giornata di ieri dell'avviso di conclusione delle indagini e contestuale avviso di garanzia nei confronti di 20 soggetti e di 2 società, queste ultime nella persona dei legali rappresentanti.
1,5 milioni di euro, il valore complessivo - invece - degli appalti irregolari, secondo gli inquirenti.
210.000 circa le intercettazioni - ambientali, telefoniche nonché tramite gps e trascrizione degli sms - a disposizione per supportare con riprese video e tracce audio il quadro accusatorio (attraverso una di queste - dettagli curioso - sarebbe stato anche individuato il responsabile del danneggiamento subito dalla Madonnina posta a Palazzo Lombardia). Le classiche "mazzette" erano affiancate a regalie quale cellulari di ultimo modello o strumentazione elettronica di valore e auto a noleggio. Così - comprando di fatto i pubblici ufficiali - il sodalizio riusciva a aggiudicarsi gli appalti o comunque a far sì che gli interventi venissero poi caricati di costi fittizi pagati dunque con soldi pubblici. Ma non solo: scoperto infatti anche un vasto giro di fatture falsificate ad arte per un valore totale - tra emesse e annotate fittiziamente - di 60milioni di euro.
Nello specifico - per tale secondo aspetto - l'attenzione dei baschi verdi si è focalizzata sulle associazioni temporanee di imprese: sembrerebbe essere infatti emerso che in alcuni casi, appalti vinti da raggruppamenti di aziende, fossero in realtà poi nelle mani di una sola azienda la quale per vedersi riconoscere i pagamenti, anche in fase di avanzamento dei lavori, necessitava però di "taroccare" ad arte la relativa documentazione per ottenere così giustificazione a livello contabile con la compiacenza ovviamente delle altre coinvolte, in una partita di giro tra il dare e l'avere.