Alla "Monza Resegone" un ottimo piazzamento dei meratesi. La storica maratona è dedicata ad Aldo Mantovani di Osnago
Un dislivello che, oltre alla fatica per i chilometri, spezza letteralmente le gambe degli atleti. Dei 604 iscritti alla meta ne sono arrivati 534.
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Il primo gruppo a passare alle 22.20 dalla rotonda del Ceppo di Viale Verdi è stato quello con la campionessa missagliese Monica Casiraghi che ha poi conquistato il podio nella categoria donne.
Nella classifica assoluta all'undicesimo posto su 178 gruppi, si sono classificati i "Fuma&Barbun" di Cicognola di Merate con Diego Brigatti, Francesco Mapelli e Mauro Riva. Un risultato eccezionale che è stato festeggiato alla capanna dall'osnaghese Mario Mantovani, fratello di Aldo. La controparte femminile dei "Fuma&Barbun" con Giana Marcella, Orsenigo Roberta, Serafini Susanna è arrivata seconda nella classifica di categoria e al 18° in quella assoluta.
I meratesi e le meratesi
La storia (tratta dal sito della SAM società alpinisti monzesi)
Il 9 novembre 1924 sul percorso Monza - Calolzio - Erve - Capanna Alpinisiti Monzesi al Resegone (mt 1220 s.m.) ebbe luogo la "Prima Gara Turistica Autunnale", evento sportivo organizzato allo scopo di collegare idealmente la Sede Sociale della S.A.M., ubicata nel cuore della città,con la Capanna sul Resegone.
Singolare la formula usata dai Soci fondatori e dai sopraggiunti per tale manifestazione. Una GARA, quindi con tutte le caratteristiche che la parola stessa impone (lottare con uno sforzo per vincere o superare un avversario), ma, al tempo stesso, anche TURISTICA in quanto ricreativa, istruttiva ed a scopo di svago.
A destra Giovanni Storti
L'abbigliamento degli atleti era in sintonia con gli usi e i costumi dell'epoca: scarponi da montagna chiodati, fasce avvolte attorno alla gamba dalla scarpa fin sopra il ginocchio, pantalone alla zuava, maglione e, buon ultimo, uno zaino in spalla che doveva contenere generi di prima necessità (successivamente sostituiti da semplice paglia per rendere meno gravoso il fardello).
Le strade percorse erano assiepate di spettatori che, nonostante l'ora tarda, dimostravano grande interesse e coinvolgimento alla gara applaudendo e incitando i concorrenti che, sul fare del mattino, arrivavano alla Capanna.
Alla prima edizione del 1924 seguirono altre due manifestazioni (1925, 1926). Poi, a seguito della fusione della Società Alpinisti Monzesi con il C.A.I. per motivi politici, la manifestazione fu sospesa.
Nel 1947, al termine degli eventi bellici, avvenne la rifondazione della Società Alpinisti Monzesi e, con essa, riprese la Monza - Resegone che continuò ininterrottamente fino al 1955, cioè per altri nove anni.
La nuova sospensione, questa volta, determinata da eventi di natura diversa che crediamo di potere individuare nel benessere sopraggiunto nel Paese e dalla conseguente attrazione per forme di divertimento fisicamente meno faticose e impegnative.
Un ritrovato amore per la natura e la riscoperta dell'agonismo sportivo come momento esaltante dell'io ed aggregante con i consimili, riporta al gusto per le corse e, conseguentemente, la Monza - Resegone, come l'Araba Fenice, nel 1973 risorge più bella e splendente di prima.
Tra gli intraprendenti fautori di questa ripresa ci fu anche Aldo Mantovani, allora presidente della SAM. Classe 1943, nativo di Osnago da sempre Aldo era stato un appassionato di sport e di montagna. Nel 1983 alla Monza Resegone non era riuscito a strappare un risultato vincente. Il destino, tuttavia, qualche mese dopo con lui fu infausto. Mentre praticava free climbing su una parete della montagna a Barzio, nel mese di ottobre del 1983, un piede messo in fallo lo fece precipitare. Ad essergli fatale fu il laccetto del casco che gli recise la carotide.
Per ricordare la scomparsa dell'amico e presidente, dal 1984 la sezione alpini di Monza gli ha dedicato la massacrante corsa.
S.V.